Capitolo 27 -Chloe-

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«Non lo so Noah, non so chi mi piace. Penso nessuno» ed ero stata sincera, lui se ne stette in silenzio e aspettammo il pullman.

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1 mese dopo

Era passato anche il mio compleanno, ora avevo 18 anni, ciò significava -niente più fratelli sulle scatole- doveva significare questo? Bhe Ve la do io una risposta.

Assolutamente no.

«Chloe, potrai andare a quella festa solo se ci prometti che-» ecco adesso avrebbe fatto una lista infinita.

«Non bevi, non fumi e poi fai come ti pare» disse Willie entrando in cucina facendomi sorridere.

«In realtà no-» fece per dire Cole
«Ma cosa no! Lasciala in pace Cole, ha 18 anni ormai» Willie mi fece indossare il cappotto e poi mi spinse fuori dalla porta di casa.

«Divertiti sorellina» e mi chiuse la porta alle spalle.

Penny mi stava aspettando vicino al cancello.

«Ciao Penny» dissi raggiungendola.

«Ciao Chloe!» ci abbracciammo e poi salutai gli altri.

«Bene, allora visto che siamo tutti qui, possiamo anche andare» avevo le mani sudate.

E se alla festa ci sarebbero stati anche i submit? Ma sicuramente...

«Bene, vieni Chloe» Penny mi prese per la mano e iniziò a correre.

CORRERE?! CON I TACCHI CHE MI STAVANO AMMAZZANDO I PIEDI?

«Penny...Penny frena un attimo!» eravamo praticamente quasi arrivate ed io già stavo morendo, mi sarei seduta per terra a costo di togliermi questi tacchi del cavolo.

«Che hai?» anche Penny li portava ma, COME FACEVA?

«Come fai a correre se porti i tacchi?» domandai e lei rise
«Bhe, ci sono abituata» aggrottai la fronte.

Dopo un po' arrivammo alla festa, senza correre, ed entrammo.

«Ma quante persone ci sono» dissi deglutendo il vuoto.

«Che succede?» Penny mi strinse la mano e mi sorrise.

Io volevo andarmene.

«Vieni con me, andiamo sulla terrazza, lì non c'è mai nessuno» mi disse lei.

Mi sentivo in colpa, per colpa mia non poteva stare insieme agli altri.

«Ragazze, mi raccomando non bevete quello che vi offrono, neanche se state morendo di sete. È pieno di droga qui dentro» PURE?

«Ricevuto Patrick, mica siamo delle bambine» disse Penny e poi mi portò di sopra.

Uscimmo sulla terrazza e proprio come aveva detto lei, non c'era nessuno.

«Va meglio?» come faceva a saperlo?
« Si grazie, ma tu puoi andare anche con gli altri,Penny» lei si accese una sigaretta.

«Non voglio, perché poi dovrei lasciarti da sola qui sopra nel bel mezzo di una festa? Qualcuno se ne potrebbe approfittare» disse scuotendo la testa in segno negativo.

Ci appoggiamo con le braccia sulla ringhiera.

Che bel panorama che c'era da la sopra.

«Posso farti una domanda?» mi chiese ed io annuii.

«Cosa è successo tra te ed Ethan?» non volevo proprio aprire questo discorso, ma sapevo che prima o poi me lo avrebbe chiesto.

«In realtà le cose tra me ed Ethan non sono mai andate bene» Penny sospirò.

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