«Ma cosa sta succedendo?» per fortuna uscirono alcuni uomini e gli spiegai quello che stava accadendo.
Andarono subito nell'appartamento, a quanto pare conoscevano Taylor e il comportamento della madre nei suoi confronti.
«Hai chiamato la polizia vero?» mi disse uno di loro ed io annuii.
Buttarono giù la porta della stanza.
«Oddio Taylor...» corsi verso di lei non curandomi della madre.
«Ti fa male?»
«Nha, non preoccuparti» l'aveva colpita al braccio, per fortuna non una parte troppo sensibile.«Perchè non sei uscita con me, maledizione» dissi mentre gli premevo la mano sopra per bloccare l'emorragia, dato che non avevamo nulla.
«Perchè altrimenti se la sarebbe presa anche con te» le lacrime mi rigarono il viso e Taylor rise.
«Che hai da ridere!» dissi cercando di asciugarmi le lacrime
«Nulla nulla, comunque sei stata brava lo sai?» feci un debole sorriso poi mi girai.Era arrivata la polizia.
«LASCIATEMI!» urlò quella donna e Taylor portò la mia testa sul suo petto tappandomi le orecchie.
La portarono via.
«Ragazze, state bene?» alzai la testa.
«No, lei è stata colpita al braccio» e tolsi la mano per fargli vedere.
«Vi accompagnamo in ospedale, quanti anni avete?» ci chiese l'agente.
«18» rispondemmo all'unisono.
«D'accordo, sei stata colpita da altre parti o solo al braccio?» domandò poi lui a Taylor.
«Solo al braccio» disse e poi ci alzammo.
Arrivammo in ospedale dove fecero entrare subito Taylor.
Era maggiorenne quindi a me non fecero entrare, dissero che poteva stare anche da sola.
Dannati...
Uscii dopo poco.
«Taylor» andai verso di lei e la strinsi a me.
«Sto bene» disse ed io la guardai.
Gli avevano fasciato il braccio e glielo avevano immobilizzato con una fascia che andava fino e dietro al collo.
«Perchè non me lo hai mai detto?» chiesi e lei abbassò il capo.
«Non ha importanza adesso» scossi la testa
«Ti hanno curato anche i tagli?»
«Me li hanno disinfettati e mi hanno fasciato il braccio, stai tranquilla» scoppiai a piangere e l'abbracciai facendo attenzione.«Ma che cazzo è successo?!» mi voltai di scatto.
I submit, che ci facevano lì a quest'ora?
«Taylor, porca puttana, stai bene?!» Emily corse verso di lei.
«E tu che ci fai qui?» mi chiese Ethan.
«Non sono affari che ti riguardano» dissi guardandolo negli occhi.
«Sto bene, niente di grave» disse Taylor e poi mi guardarono tutti.
Oh cavolo, avevo solamente una felpa che mi arrivava alle ginocchia, le scarpe indossate completamente a caso e nello stesso stato era anche Taylor, cosa che fece sorgere parecchi dubbi anche agli altri.
«Che cosa significa, si può sapere?» feci per rispondere ma Taylor mi precedette.
«Io e Chloe stiamo insieme, da un mese» mi guardarono tutti sbigottiti, ed Emily, ero sicura che mi volesse uccidere.
Ethan non disse una parola e girò la testa dall'altra parte per non guardarmi.
• • • •
Pov -Ethan-
• • • •Se era quello che voleva lei allora... Bene.
Il mio capitolo oggi, si sarebbe chiuso qui.
Avevo commesso un errore e adesso ne stavo subendo le conseguenze.
Avevo sempre detto che di lei non m'importava niente, ma qualcuno mi aveva mai creduto? Io ci provavo.
In realtà m'importava fin troppo.
«Taylor» dissi e andai verso di lei.
Guardai la fasciatura al braccio.
Se solo l'avessi potuta aiutare io...
«Ti è andata bene, ma dovevi dircelo subito» dissi.
«Sapevi cosa stavo aspettando, che compissi 18 anni così che non avrei più dovuto vivere con quella donna, ora sono indipendente però...» gli mancava, sotto sotto.
Era normale, era pur sempre sua madre dopotutto.
La piccoletta arrivò dietro di lei mettendo una mano sulla sua spalla.
«Andiamo a casa mia? Dovresti riposare adesso» disse e non mi degnò neanche di un'occhiata.
Mi avevano tenuto tutto nascosto, io non potevo farci niente.
«Si, d'accordo» Taylor ci salutò e se ne andarono.
Elias si offrì per accompagnarle.
Notai Emily.
«Che hai?» le chiesi.
«Io a quella stupida ragazzina l'ammazzo» ed ecco qua, di nuovo.
«Perchè?» Emily mi guardò più nervosa di prima.
«Come può a Taylor piacere una come lei? Cioè, cazzo, andiamo!» lo sapevo.
Stava con Elias ma provava ancora qualcosa per Taylor.
«Emily rassegnati, Taylor non la lascerà mai, sai com'è fatta. Poi non è corretto questo tuo comportamento nei confronti di Elias, se non ti piace, lascialo» disse Brian nervoso.
Emily si accese una sigaretta e feci la stessa cosa anch'io.
Ovviamente una volta usciti fuori.
«A me non piace Taylor, ma cambierà. Chloe la cambierà»
«Forse è meglio» dissi senza volerlo e loro due si girarono per guardarmi.«Ho detto la verità. Avete mai visto qualcuno trattare bene Taylor? Bhe sì forse tu Emily. Ma nessuno l'ha mai fatta sentire... Bene? Desiderata forse. Lei tutto quello che aveva bisogno era un po' di affetto, tutto qui e forse la piccoletta può darglielo» buttai tutto fuori e poi inspirai il fumo.
«Wow, la conosci così bene Ethan» disse Brian ironico.
«La conoscete anche voi, è meglio che si allontani da quello che gli fa male» dissi
«Noi?» disse Emily ed io la guardai ma non risposi.Non risposi perché non sapevo se noi gli facevamo male.
«La conoscete bene anche voi, Brian» dissi evitando la domanda di Emily.
«Forse con Chloe è persino un'altra persona...» disse Emily appoggiandosi al muro mentre fissava il vuoto.
Già sapevo come sarebbe andata a finire.
«Niente droga stasera, intesi Emily?» dissi nevoso e lei mi guardò.
«Lasciami stare Ethan porca puttana, fatti i cazzi tuoi» disse e girò il capo continuando a fumare.
No e no, non l'avrei permesso assolutamente.
Emily poteva sembrare una stronza menefreghista ma per le persone a cui teneva, faceva cazzate.
«Io torno a casa, ci si vede» disse e se ne andò.
«A te piace Chloe, vero?» mi chiese Brian una volta rimasti da soli.
«E ora che c'entra?» dissi gettando la sigaretta a terra.
«Si, ti piace. Te la sei fatta sfuggire Ethan».
Già, ora ero ufficialmente un capitolo chiuso.
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Nothing is impossible
Random«Se fai finta di essere buono, il mondo ti prende molto seriamente. Se fai finta di essere malvagio, il mondo non ci crede. È sbalorditiva la stupidità dell'ottimismo» [Oscar Wilde] • • • • La storia è consigliata ad un pubblico +18⚠️ Non sono scen...