Il mio sogno giunge al termine e mi riporta alla realtà. Sento gli uccellini cinguettare, è giorno. Sollevo le palpebre e tanto per cambiare sono bloccata. Il principe di Roseto degli Abruzzi mi tiene saldamente, quasi come se avesse paura di una mia fuga.
Non lo farei mai, ora che abbiamo il rapporto giusto. Con attenzione e lentamente lo sposto così da alzarmi. Si rannicchia come un gatto, nel sonno, e stringe un cuscino.
È così bello da farmi tremare, da farmi emozionare, da farmi innamorare sempre più. Localizzo la sua t-shirt sulla poltrona, l'afferro così da indossarla. A piedi nudi corro verso la cucina e mi metto all'opera. Pancakes, waffles tutto fatto a mano. Taglio la frutta e la sistemo nei piatti, caffè, succo e poi vado a chiamarlo. È tutto perfetto per una colazione romantica con il ragazzo che amo.
Entro in camera, sta dormendo ancora. Sorrido imbarazzata, è ancora tutto strano. Sono passate solamente 3 settimane ed in lui vedo e sento ancora il mio migliore amico, il più importante, il solo.
Mi inginocchio sul letto e comincio ad accarezzargli i capelli.
<< Giangi, sveglia. Giangi >> mi chino in avanti e comincio a coprire di bacini il suo volto.
<< devo ammettere che preferisco il modo in cui mi sveglia Azzurra la mia fidanzata che come mi svegliava Azzurra la mia migliore amica >> confessa con la voce ancora impastata dal sonno.
<< non mi dire >> commento sarcastica.
Apre gli occhi e solleva la testa.
<< quella è la mia maglietta >>
<< mhm, hai spirito di osservazione. Mi piace, sta meglio a me >> lo provoco.
<< la rivoglio >> ammette.
Mi alzo.
<< beh, vieni a prendertela >>
<< ah sì, la metti così >> risponde mentre si alza. Sale in piedi sul letto poi salta giù ed io scappo in cucina. Mi fermo dietro al tavolo rotondo. Appena la tavola imbandita entra nel suo radar si ferma, sorride e si sistema i boxer bianchi a righe grigie.
<< amore mio >> sussurra.
<< tutto questo è per me? >>
<< no, è per il tuo vicino figo >> rispondo sarcastica mentre mi afferra.
<< sei troppo cinica per i miei approcci romantici >> giudica.
Avvolgo le mie braccia attorno al suo collo.
<< semplicemente perché fai domande ovvie. Giangi? >>
<< sì?>>
<< grazie >>
<< per cosa? >>
<< di esistere, se non fossi in questo mondo io non potrei mai essere felice ed ora che sto con te lo sono immensamente >>
<< è lo stesso per me con te >>
Sorrido.
<< mi hai preparato la colazione, sono emozionato >>
<< non è la prima volta Gian >> gli faccio notare.
<< lo so ma ora lo fai come la mia fidanzata. C'è differenza >>
<< a dir la verità sei il più importante, lo sei sempre stato e sempre lo sarai >> non aggiungo altro sento le guance pulsare, sono in profondo imbarazzo. Per natura mi risulta difficile dichiarare cosa provo. Sorride nel notare l'imbarazzo dipinto sui miei zigomi, ci poggia le labbra.
<< lasciati andare, siamo noi. E noi insieme sarà per sempre >>
[...]
<< ripetimi perché stiamo andando a Montepagano in treno?, ci spettano minimo un miliardo di cambi >>
Sentenzio sedendomi al mio posto nel vagone. Il treno comincia a partire.
<< perché è romantico e poi dobbiamo decidere come informare le nostre famiglie. Non riserverò la sala eventi di Franchino. L'ha fatto il tuo ex >>
<< tu credi ci sia bisogno di informarli?. E' stato papà a portarmi in aeroporto per raggiungerti a Madrid >>
<< ma tu non sei mai stata in grado di confessare i tuoi sentimenti, per loro è più facile credere che ti sei tenuta dentro tutto ed hai recitato la parte della migliore amica >>
<< io non recitavo >> ribatto mettendo il muso. Lancia un sorriso malizioso e mi attira a sé.
<< oh sì che recitavi. Io ti amavo e tu mi amavi. Ecco come stavano le cose >>
<< ma quando mai, ti consideravo mio fratello >>
<< amore mio, vorrei rinfrescare la tua memoria... >> lascia la frase in sospeso, sposta una ciocca di capelli dall'orecchio poi ci poggia le labbra.
<< questa notte abbiamo fatto l'amore in un modo così profondo ed intimo che di fraterno non c'era proprio nulla >>
La signora anziana seduta di fronte a noi ci punta gli occhi addosso. Mi viene da ridere ma evito. Mi schiarisco la voce.
<< touchè >> affermo incassando il colpo.
Non accenna a muoversi.
<< abbiamo una spettatrice >> mi fa notare l'ovvio, sottovoce.
<< eh sì >> dichiaro.
<< ci divertiamo? >> sussurra.
<< Giangi >> lo rimprovero sorridendo.
<< questo è un sì, ti conosco >>
Mi avvolge con le sue braccia e comincia a baciarmi. Stiamo praticamente giocando ma è molto eccitante. Bocca su bocca, lingue che scivolano all'esterno quasi visibili. Ci scambiamo sorrisi, ci mordiamo reciprocamente le labbra. Ovviamente manteniamo un certo profilo, non sforiamo nel volgare. Non siamo persone maleducate. La signora ci sta letteralmente fissando, me ne rendo conto perché al momento Giangi si sta dedicando al mio collo poi fa scivolare una mano sulle mie gambe.
La signora quasi indignata dalle nostre effusioni raccoglie i suoi effetti personali ed abbandona il vagone.
La fuga tempestosa scatena le nostre risate.
Nota autrice: buonasera, sono molto contenta questa sera. Ci voleva una diretta periscope di Piero. Fatemi sapere se il capitolo vi piace. Buona serata.
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Il Volo Shore:
FanfictionC'è un confine sottile tra amicizia ed amore ed a volte basta SOLO un bacio per oltrepassarlo e rendere tutto perfetto. Ma se non si ha il coraggio di ammettere i proprio sentimenti cosa potrebbe succedere????