Toc toc.
<< avanti >> grido alla persona al di là della porta chiusa. Mi sto specchiando, controllo i dettagli. Indosso un abitino molto semplice. È carino ma non mi convince. È una serata speciale, è il mio anniversario con Gianluca. Mi sto innervosendo. La porta si spalanca.
<< Azz scusa ma dove sono le patatine? >>
<< ah scusa, le ho lasciate nello sgabuzzino. Troverai tutto >>
<< grazie, cos'hai? >>
<< questo vestito m'ingrassa vero? >>
<< ma sei pazza?, assolutamente no >>
<< avvicinati. Guarda che seno enorme. Sembro sul punto di esplodere. Sono un bisonte. Metto una tuta >> ringhio.
<< oh mamma mia >> dichiara in preda alla gioia mentre mi abbraccia.
<< ma Erni? >>
<< complimenti al mio fratellone >>
<< ma che succede? >>
<< sono un ragazzo fortunato >>
<< di che parli? >>
<< tu sei incinta, di nuovo. Che bravi siete. Io amo te e Gian ma soprattutto Ale. Sì sì sì >> inizia a ballare come un forsennato.
<< frena, io non sono incinta >>
<< piccola, saprò riconoscere i capolavori di mio fratello >>
<< già >>
<< sei sicura di non esserlo? >>
<< non sono sicura di nulla. In effetti... >>
<< in effetti? >>
<< un ritardo c'è ma è solamente un ritardo >>
<< un ritardo dopo essere stata con un Ginoble non è mai solamente un ritardo >>
<< beh in effetti Alessandro lo abbiamo concepito la primissima volta senza protezione >>
<< non mi stupisce >>
<< che faccio? >>
<< adesso te ne vai a cena con mio fratello ed io mi godo una bella serata con mio nipote, vi fermate in farmacia e quando rientrate fate il test >>
<< tu credi che... >>
<< ne sono certo >>
<< e va bene, metto un altro vestito >>
<< no, sei perfetta. Bellissima. Vi levate di torno??. Sta per iniziare "papà Castoro" io ed Ale non perdiamo mai un episodio >>
Dichiara spingendomi dalle spalle.
<< posso almeno prendere la borsa? >>
<< e sia, muoviti però >>
Afferro la borsa e di corsa scendiamo. Lasciamo zio e nipote da soli ed in ascensore raggiungiamo il pianterreno. La mia macchina è parcheggiata dall'altra parte della strada. Gian non ha ancora preso la patente e credo che di questo passo non la prenderà mai.
<< prima di attraversare aspetta, devo dirti una cosa >>
<< dimmi Azz >>
<< ecco, io.... >>
Lascia scivolare le sue mani sui miei fianchi.
<< dobbiamo andare in farmacia. Ho un ritardo e dobbiamo comprare un test >>
<< questo è il regalo d'anniversario più bello che potevamo farci >> ammette emozionato.
<< aspetta, accertiamocene prima. Se poi non lo sono? >>
<< se non lo sei faremo in modo di concepirlo >>
<< sì? >>
Annuisce, prendiamo un paio di test poi saliamo in macchina e guido fino al ristorante. Un posto di classe, sala privata, atmosfera giusta. Cena a base di carne. L'amiamo entrambi. Dolce e brindisi a base di champagne poi torniamo a casa.
<< scusa se ti ho messo fretta ma sono curioso >>
<< lo sono anche io >> ammetto mentre lui apre il portone del palazzo.
Corriamo a chiuderci in bagno, secondi che scorrono lenti come millenni. Il solo rumore percepibile è quello dei nostri cuori che sperano in una risposta positiva. Respiriamo profondamente, dita intrecciate e sguardi che si confortano poi d'improvviso il cellulare di Gian comincia a suonare. E' la sveglia, ok. Ora sapremo. Afferriamo il test, giaceva a testa in giù.
<< al 3 >> mi sussurra, annuisco poi inizia a contare. Al 3 lo voltiamo e poi saltiamo in aria. Mi stringe tra le sue braccia mentre piangiamo di gioia.
<< andiamo a fare l'amore >> mi implora ed io confermo semplicemente baciandolo. Lasciamo il bagno per dirigerci nella nostra camera da letto.
Questa notte è off limits. Alessandro ed Ernesto dormono profondamente, siamo sfrattati. Svegliarli non se ne parla, ci dispiace.
<< festeggiamo domani >> dichiaro.
<< dai andiamo a dormire sul divano >> lo esorto. Scuote la testa ed apre l'armadio comincia a sfilare un cuscino ed un asciugamano, me li passa poi afferra un piumone . Con un colpo di testa mi esorta a seguirlo, usciamo di nuovo. Prenota l'ascensore ed una volta entrati ammacca il tasto diretto alle terrazze, all'ultimo piano. Ci chiudiamo fuori, letteralmente e qui festeggiamo. Sì, lo facciamo sotto un cielo stellato incredibilmente vicino. Un venticello leggero a rendere piacevole la calda temperatura estiva. La luna che c'illumina quando basta per farci guardare negli occhi. I nostri cuori che battono a tempo creando una dolce malinconia.
Siamo un solo corpo ma d'improvviso interrompe un bacio.
<< Azz? >>
<< Giangi? >>
<< sposami! >> dichiara.
Resto a fissarlo diversi secondi.
<< amore? >> mi richiama. Inizio a piangere dalla gioia e sì, lo bacio ma soprattutto accetto. Sono questi i momenti chiave della vita, quando decidi inaspettatamente qualcosa di importante. È la nostra grande svolta, come quando corsi come una folle verso quell'aereo che stava per portarlo in sud America. Quando gli dissi che ricambiavo ampiamente i suoi sentimenti. E proprio qui ci dichiariamo amore eterno e niente come questo ci farà sentire vivi ed innamorati ogni giorno, per la vita che verrà.
Fine.
E così mandiamo in vacanza questa storia, forse ci sarà una seconda stagione. Intanto scatenatevi con i commenti. =)
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Il Volo Shore:
FanfictionC'è un confine sottile tra amicizia ed amore ed a volte basta SOLO un bacio per oltrepassarlo e rendere tutto perfetto. Ma se non si ha il coraggio di ammettere i proprio sentimenti cosa potrebbe succedere????