18° Capitolo:

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Siamo da Don Franchino, non abbiamo più bisogno di prenotare. Siamo di casa qui. In attesa delle pizze ci sparpagliamo per chiacchierare. Io e Giangi ci accomodiamo su uno dei divanetti, o meglio lui è sul divano io sulle sue ginocchia. Qui in disparte per baciarci. Più baci che parole. 

<< scusi Ginoble ma che intenzioni ha la sua mano? >> domando facendogli notare che mi sono accorta di avere la sua mano poggiata sulla mia gamba. 

<< ops, e come c'è finita lì?! >> ammette ridacchiando. 

<< spiritoso >> lo giudico mentre lui mi accarezza il naso con il suo. 

<< ti vedo distratta >> mi fa notare. 

Sì mi sto guardando intorno, avverto gli occhi degli altri commensali su di noi. Sono persone che praticamente conosciamo e ci stanno studiando. Sapevano che eravamo come fratelli. 

<< no è che ci fissano tutti >>

<< da quando sei così timida uhm?! >> dichiara tirando in fuori le labbra come se fosse paperino e mi dà un pizzicotto sulla guancia. 

<< no figurati è che chissà cosa pensano nel vederci qui così >>

<< che non riusciamo a smettere di baciarci >>

Accarezzo la sua bocca con l'indice. 

<< ed hanno ragione >> dichiaro per baciarlo cogliendolo alla sprovvista. Avvolge la mia schiena con un braccio e mi avvicina a sé ancor di più. Si sa qui da Don Franchino il divanetto è per le coppiette. Tante volte è venuto in questo ristorante-pizzeria con le sue ex o con quelle con cui ha avuto flirt più importanti ma non le ha mai portate sul divano. Ha sempre sostenuto che avrebbe baciato su questo divano solo la ragazza con cui avrebbe passato la vita. 

<< Giulietta e Romeo ecco le pizze >> c'interrompe il cameriere. 

Interrompo il bacio e sorrido a Marcello che tiene in mano i 2 piatti contenenti le nostre pizze. Giangi poggia la fronte sul mio petto, l'interruzione l'ha infastidito e non poco. Mi alzo e lo trascino in posizione eretta. Tossisce poi si sistema i pantaloni. 

<< tutto bene bellissimo?>> gli domando poggiando le mani sulle sue guance. 

<< sono un burattino nelle tue mani, ti diverti. Ora dovresti salvarmi >>

<< cioè? >> domando ridendo. Ho capito tutto, per questo rido. 

<< prima mi provochi e poi fai finta di nulla, indisciplinata mia. Scappo in bagno, coprimi >>

<< hai bisogno di una coperta? >> domando prendendolo in giro. 

<< dopo mi diverto io, prometto >>

<< che intenzioni hai? >> domando. 

<< lo so io >> e corre  chiudersi in bacio dopo avermi rubato un bacio a stampo. 

Mi accomodo accanto ad Ercole. 

<< dove andava? >>

<< sai la prostata, sta invecchiando >> lo informo. 

<< ci scambiamo uno sguardo poi scoppiamo a ridere >>

Afferro forchetta a coltello e con attenzione taglio a fette la pizza di Gianluca poi mi dedico alla mia. 

<< sogno o son desto? >> 

<< sei desto Erc >> 

<< non ci sono abituato. Di solito quando ceniamo qui ve ne combinate di tutti i colori ed ora gli tagli la pizza >>

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