3. Ocean eyes

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La luce dell'alba cominciò a filtrare lieve attraverso le piccole finestre dello chateau, era davvero una bella giornata.
Mi alzai di scatto dal letto portando una mano sulla fronte.
La testa mi scoppiava, forse avevo esagerato un po' troppo con l'alcol la sera prima.
Uscii dalla casetta in legno godendomi per l'ennesima volta quel magnifico posto.
"Dormito bene?" Mi chiese il biondino facendomi sobbalzare per lo spavento.
"Porca puttana Jj"
"Sì, ho dormito bene...grazie." Continuai sospirando. Jj invece portò una sigaretta alla bocca, accendendola.
"Gli altri?"
"Dormono ancora. Tu perché sei già sveglia? Non è presto?" Mi domandò avvicinandosi a me.
"Credo sia abitudine, non riesco a svegliarmi più tardi. Tu invece? Mi stolkeri?" Chiesi sorridendo.
"Avevo sentito dei rumori, e sono venuto a controllare"
"Mh, bene..."

In quei pochi minuti di silenzio, il vento cominciò ad alzarsi, scompigliando i miei capelli e di conseguenza anche quelli del biondino.
Era davvero bello.
La luce rifletteva dritta nei suoi occhi, mostrando quel colore azzurro simile a quello dell'oceano.
Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, sembravo quasi ipnotizzata.
"Tutto ok?" Chiese girandosi verso di me.
"Oh sisi, stavo solo...pensando"
"Pensando...Sembrava mi stessi scopando con gli occhi, Ellie" Scosse la testa accennando un sorrisetto.
"Che cosa?!"
"Buongiorno ragazzi, cosa confabulate?" Ci raggiunse John b sbadigliando.
"Oh niente di che in realtà." Borbottò Jj fissando il vuoto davanti a se.
"Ok, bene. Allora io vado a farmi un caffè"
"Aspetta. Sveglia anche gli altri, voglio andare a surfare"
"Ai suoi ordini" Concluse John b sparendo dietro le tendine attaccate sopra la porta.

Amavo troppo il rapporto che c'era fra di loro. Era un legame talmente bello, che sembravano come fratelli, uniti fin dalla nascita.
L'amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perché dà ricchezza, emozioni, complicità e perché è assolutamente gratuita.
Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità; si può camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti, pur essendo distanti.
Purtroppo io non ho mai avuto un'opportunità del genere a Charleston. Odiavo il mio stile di vita.
"Vado a mettermi il costume." Disse Jj spengendo la sigaretta.
"Io vado a chiedere a Kiara se ne ha uno in più per me."
Andai di corsa in camera della mia amica, trovandola già pronta.
"Ei Ellie! Come va?"
"Tutto bene Kie, ma adesso devi farmi un favore" Mi poggiai alla porta incrociando le braccia al petto.
"Spara"
"Hai un costume da prestarmi? Sinceramente non era previsto andare a fare surf e rimanere qua a dormire."
Kiara scoppió a ridere. "Certo che ce l'ho"
Cominciò a cercare nei cassetti buttando diversi capi per terra.
"Mhh vediamo... Questo!" Esclamò voltandosi velocemente nella mia direzione.
"No, non va bene. Neanche mia nonna userebbe un costume del genere." Si rispose da sola.
"Kiara mi serve un normalissimo costu-"
"Trovato!" Saltellò dalla gioia mostrandomelo.
"Vai a cambiarti, io e i ragazzi ti aspettiamo fuori."
Accennai un "sì" con la testa uscendo dalla camera. Mi cambiai velocemente, presi lo zaino e mi avvicinai al resto del gruppo.
"Bene, possiamo andare." Annunciò Pope lanciando le chiavi del Twinkie a John b.
"Cazzo si!" Esultò Jj entrando nel camioncino.
Durante il viaggio i ragazzi cominciarono a cantare a squarciagola, io feci lo stesso cercando di integrarmi il più possibile con loro.

"Signori e signore, siamo appena arrivati. Le onde ci aspettano."
Ci comunicò John b sfilando le chiavi dal camioncino.
Tutti scesero dal Twinkie prendendo la propria tavola da surf, tranne io.
Avevo bisogno di prendere un attimo d'aria e godermi questo momento.
"Tu non vieni?" Mi guardò dritta negli occhi.
"Si, arrivo"
"Vuoi che ti prenda la tavola da surf?"
"Posso farlo anche da sola, non credi?"
"È per caso successo qualcosa?" Chiese chinandosi verso di me.
"In realtà no, ho solamente detto che posso farcela anche da sola."
"Bene, accomodati allora" Fece segno con la mano per farmi proseguire.
Presi la mia tavola e lui fece lo stesso.
"Facciamo così, chi arriva prima alla riva vince una birra gratis dal perdente."
"Ci sto"
"Tre...Due..."
Cominciai a correre lasciandolo indietro di qualche metro.
"COSA? NO!" Urlò il biondino cercando di superarmi.
"La birra la voglio in vetro, non in lattina. Grazie." Sorrisi colpendolo sulla spalla.
"Ragazzi venite! Ci sono delle onde stupende."
Ci guardammo per un'ultima volta per poi cominciare a correre verso i nostri amici che già si trovavano in acqua.
"Ho un'altra sfida da proporti" Disse Jj mettendosi seduto sulla sua tavola.
"Vuoi perdere di nuovo?"
"Almeno fammi finire, no?"
"Va bene, Sono tutta orecchie" Lo sfidai mettendomi seduta a mia volta sopra la mia tavola.
"Facciamo a chi riesce a stare più in piedi." Mi propose.
"Solo questo?"
"In realtà no. Se vinco io, dovrai dormire con me. Se vinci tu...non lo farò. Ci stai?"
"Ci sto"
Appena le onde si fecero più alte, mi buttai. Cavalcandone una ad una cavandomela magnificamente.
La stessa cosa fece il biondino.
"Sei brava...ma non abbiamo ancora finito" Disse indicandomi l'onda che stava per travolgerci.
Riuscì a mettermi in piedi sulla tavola in tempo, Jj invece si sbilanciò cadendo in acqua.
"Quindi? Ho vinto io, di nuovo" Sorrisi tornando a riva.
"Non vale, e lo sai anche tu"
"Non riesci proprio ad accettare la sconfitta eh?" Chiesi distendendomi sul l'asciugamano. Sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso.
"Wow Ellie, sei fantastica!" Si complimentò Pope.
"Concordo, sei davvero brava" Cominciò ad applaudire John b seguito anche dagli altri.
"Jj, abbiamo finalmente trovato qualcuno in grado di batterti" Scherzò Kiara levandosi gli occhiali da sole.
"Molto divertente ragazzi, davvero" Esclamò lui.
"Cazzo, io devo andare" Dissi fra una risata e l'altra.
"Di già?" Domandò Kie.
"Devo tornare a casa"
"Va bene, stai tranquilla. Noi ci vediamo domani sera alla festa di mezza estate."
"La festa di mezza estate? Veramente la fanno ancora?" Chiese incuriosito Jj.
"Eh si"
"Ah, se vuoi possiamo prepararci insieme a casa mia."
"Certo!"
"Dai andiamo, ti accompagno a casa" Propose John b prendendo la sua tavola sottobraccio.

Una volta arrivata davanti casa notai parcheggiata una moto.
"Ci si vede!" Urlò il ragazzo allontanandosi.
Sorpassai lentamente la staccionata, ritrovandomi davanti ad essa.
"Ciao Ellie, da quanto tempo."disse sorridendo la figura potente davanti a me.
Che diavolo ci faceva davanti la mia porta d'ingresso?

Che diavolo ci faceva davanti la mia porta d'ingresso?

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