7. look what you done!

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ragazze scusatemi davvero tanto per questo ritardo, ma è stato un periodo abbastanza difficile. Tornerò più forte di prima e con molti più capitoli, ve lo prometto.
detto questo, spero vi piaccia❤️


Erano passati diversi giorni da quell'episodio,  ed io e i ragazzi eravamo al molo davanti Hayward per bere qualche birra fresca.
Il sole piano piano si accasciava, ciò significava che fra poche ore sarebbero apparse nel cielo strisce di colori intrecciate fra di loro.
"Ei ragazzi, mio padre vuole che lo aiuti con delle consegne. Vi va di venire con me? Salvatemi vi prego."Si inginocchiò Pope implorandoci.
"Ah amico...io devo vedermi con Sarah" Si giustificò John b facendo una faccia alquanto dispiaciuta.
"Io devo tornare dai miei genitori. Non metto piede in casa da più di tre giorni. Cristo, mi ammazzeranno."
"Lo avrebbero fatto a prescindere, Kiara." Disse Jj cominciando a rollarsi una delle sue solite canne.
"Pope, io ci sono." Concluse il biondino giocherellando con il suo accendino.
"Tu Ellie?" Domandò Pope avvicinandosi.
"Non vorrai lasciarmi da solo con questo idiota, vero?" Mi chiese sorridendo.
Mi alzai di scatto voltandomi verso i ragazzi.
"E va bene Pope, ci sto."
Poco dopo sentimmo strillare Hayward.
"POPE!!"
"Buon lavoro ragazzi, io vado" Disse John b allontanandosi.
"Ci vediamo stasera!"
"Jj, ma che piacere rivederti. Abbiamo un sacco di consegne da fare." Borbottò Hayward passando delle buste in mano al biondino.
"Ellie metti in moto, partiamo"
"Aspettatemi ragazzi, ho altra roba!" Urlò pope salendo sulla barca.
"Posso partire adesso?" Urlai mettendo in moto.
"Va bene, lo prendo come un si."
Arrivammo a Figure eight, proprio dove io e i ragazzi dovevamo rilasciare quel che Hayward ci aveva dato.
"Ellie, tu vieni con me. Jj, tu consegna quella roba...su questo biglietto c'è scritto il numero civico."
"Ricevuto" Disse Jj sfoggiando un sorrisetto, pope invece mi fece segno di andare.
Arrivammo vicino un bellissimo campo verde, pieno di fiori e piccole casette moderne che davano la faccia sul mare. Un vero e proprio paradiso, che solo i kooks potevano permettersi.
E così era, eravamo rifiniti proprio nel loro territorio.
"Ma guarda un po'."
Sentimmo dietro le nostre spalle. Mi voltai di scatto stringendo il pugno che teneva la busta di plastica.
"Ellie e Pope Hayward." Continuò Rafe passando la mano fra i suoi capelli.
"La scorsa settimana alla festa di mezza estate non ti è bastata?" Disse Pope parandosi verso di me, sembrava abbastanza agitato.
"Ei Rafe! Loro che ci fanno qua?" Disse correndo verso di noi Topper, l'ex di Sarah Cameron.
Il biondo cominciò ad avvicinarsi a passo lento, passando lentamente la lingua sul suo labbro.
"Sai che non è finita qua vero?." Mi chiese Rafe poggiando due dita sotto il mio mento, ritrovandomelo a pochi centimetri dalla mia faccia.
"Ne ho abbastanza." Urlò Pope tirando un pugno a Rafe.
Topper reagì subito venendo verso di me per tenermi ferma, così che i due potessero picchiarsi a sangue.
Rafe non aveva intenzione di fermarsi, tirava pugno dopo pugno e così fece anche Pope.
"RAFE! LASCIALO TI PREGO! LUI NON C'ENTRA UN CAZZO!" Continuavo ad urlare con le lacrime agli occhi.
Pope sembrava non reagire, era a terra con la fronte e il naso sanguinante.
Topper non ne voleva sapere di lasciarmi, così mi piegai tirandogli un calcio sul basso ventre facendo uscire dalla sua bocca un gemito di dolore.
"Rafe così è troppo, andiamo via."
"Ellie, prima che io vada...Non passare del tempo con loro. Sono pogues, non ti meritano." Disse prima di girare i tacchi e andarsene.
"Pope! Cazzo pope!" Mi buttai di corsa verso di lui per vedere come stava.
"Scusa è...è tutta colpa mia." Balbettai mentre diverse lacrime cominciarono a rigarmi il viso.
"È solo un graffio. Ora meglio andare, Jj ci sta sicuramente aspettando sulla barca." Sorrise abbracciandomi.
"Scusa..." Continuai a ripetere con la testa rinchiusa nell'incavo del suo collo.

Consegnammo il cibo e a testa bassa ci dirigemmo verso la barca dove il biondino ci stava aspettando.
Jj era seduto a prua con una birra bella fresca in mano e, una volta averci visti, ci venne incontro sorridendo.
"Cazzo, dovrei farlo più spesso. Ho guadagnato un sacco di soldi!" Disse euforico tirando un sorso alla sua lattina.
"Ragazzi, tutto ok? C'è un silenzio..."
Continuò lui scrutandoci da capo a piedi.
"Ei ei, aspetta. Cos'è questo?"
"Niente" Disse freddo pope cercando di coprire la ferita con il suo cappellino.
"Chi è stato?" Chiese lui levandoglielo dalla testa. Sembrava parecchio incazzato.
"Rafe e Topper" Dissi soffermandomi a contemplare il vuoto davanti a me.
"Cristo lo ammazzo, ne ho abbastanza!"
"Jj no, puoi usare quel cazzo di cervello? NON POSSIAMO CRISTO! " Urlai mettendomi le mani fra i capelli.
"Abbiamo già risposto con il fuoco una volta, e non lo farò per una seconda. Dobbiamo solamente stargli lontano." Conclusi.
"Quindi dobbiamo darla vinta a quei kooks del cazzo, non è così? Va bene, come vuoi...ma non me ne starò lì impalato." Disse Jj puntandomi il dito contro.
"Ora torniamo a casa." Sputai secca cercando di evitare quel discorso.
"Certo, torniamo a casa come se non fosse successo niente. Almeno tu ce l'hai, o sbaglio? Sei una kook Ellie, una kook cazzo. Tu hai una casa perfetta, una madre che ti aspetta.
Noi non abbiamo niente, siamo pogues."
Pope si girò verso di me facendomi segno con la testa di non dargli ascolto.
"Sai cosa? Non mi importa un cazzo di quello che mi hai appena detto, farò di testa mia.
Hanno spaccato il naso a Pope! Cristo Ellie ma non lo vedi?!"
"Amico..."
"È solo colpa tua se Rafe e i suoi amichetti del cazzo ci stanno alle calcagne."
Dopo quelle parole, credo che mi sia mancato il respiro per un lungo arco di tempo.
"Cosa dicevi Pope? Che non era colpa mia vero?." Balbettai cominciando a sentire gli occhi bruciare.
"Fermo." Dissi avvicinandomi a Jj che stava per tirare su l'ancora.
"Vado da sola." Presi il mio zainetto e scesi dalla barca.
"Grande testa di cazzo. Guarda cosa hai fatto!" Disse Pope cominciando a gironzolare agitato.
Jj non disse niente, abbassò la testa e si sistemò il cappellino cominciando a guidare.

Nothing is lost // JJ Maybank ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora