12. Is this love?

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tell me why, my heart burn this way...when i see your face

Sentivo le voci stridule ed ovattate dei miei amici, e per la troppa stanchezza cominciò a girarmi anche un po' la testa.
Eravamo ancora in viaggio sul twinkie, mancavano ancora pochi minuti e sarei arrivata a casa.
"Ei Ellie, siamo arrivati." Disse John b lasciando il volante per voltarsi verso di me e i ragazzi.
"Qualunque cosa chiama, ok?" Mi rassicurò Kie abbracciandomi.
Una volta salutati i ragazzi scesi dal camioncino sospirando.
"Ellie aspetta."  Sentii il rumore della ghiaia picchiettare a terra, segno che il biondino stava venendo verso di me a passo svelto.
"JJ? Devo andare altrimenti mia madre mi ucciderà."
"Stasera tieni aperta la tua finestra, va bene?"
"Che cazzo?" Domandai confusa.
"Tu fallo e basta." Disse lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia.
"ADESSO DEVO ANDARE! CI VEDIAMO!" Urlò iniziando a correre verso il twinkie.
"Salutami i ragazzi! Ci vediamo presto promesso!" Affermai notando JJ cascare ai piedi del camioncino. Tutti quanti i ragazzi all'interno ed io compresa scoppiammo a ridere. Poggiai una mano sulla fronte in segno di disperazione
"Che idiota." Borbottai fra me e me.

Una volta entrata in casa mi fiondai sotto la doccia. Sentire il getto dell'acqua calda scivolarmi addosso era un'emozione unica, soprattutto dopo aver passato una giornata del genere.
In quel preciso momento il mio corpo non ragionava più, mi sentivo come in un mondo parallelo.
Mi fiondai sul letto pensando a quanto fosse bello quel ragazzo dai capelli sempre fuori posto.
Non so se mi innamorai quel giorno stesso.
Ci si può innamorare di colpo, così
all'improvviso?
La risposta non ce l'ho, anche se non penso sia corretto definire quello che mi accadde quando lo vidi come un banale colpo di fulmine.
È stata piuttosto una reminiscenza.
Come se io avessi già memoria di lui,
e inaspettatamente si fosse rivelato. È stato come ritrovarlo dopo un lungo ed inconcludente vagare.

Ormai si erano fatte le undici di sera, la finestra di camera mia era aperta da un bel po' di tempo ormai.
"Non lo capisco." Affermai accostando la finestra.
"Dai Ellie, solo una settimana. Puoi farcela."
"No, non posso." Dissi facendo sprofondare la testa sul cuscino.
"Parli da sola?"
Quella voce. Avrei potuto riconoscerla fra mille.
"Non ci credo. Lo hai fatto davvero?!" Sorrisi saltandogli addosso. Lui mi prese stringendomi forte a se.
"Avevo bisogno di staccare un po'."
"Staccare da cosa? Oh..." La scarsa luce che la luna emetteva gli stava riflettendo in pieno volto, mostrando grandi lividi sparsi in tutta quanta la faccia.

"JJ..." Dissi con voce rotta.
"Non è niente." Affermò cercando di trattenere le lacrime.
"Posso sedermi?" Domandò indicando il mio letto. Io annuii.
Notai la sua espressione di dolore non appena lo sfiorai con la mano.
"JJ, la maglia."
"Uhh cara Ellie, chiedi troppo." Cominciò a ridere.
"J, sono seria." Constatai incrociando le braccia al petto. Lui fece scomparire quel magnifico sorriso dalle sue labbra levandosi la maglia come gli avevo appena ordinato.
"Ha scoperto del mio arresto e, soprattutto, che tua mamma ha pagato la cauzione. Si è solo un po' arrabbiato. "
Rimasi senza parole, e scioccata mi misi in piedi davanti a lui con la mano che mi copriva la bocca.
Aveva l'addome completamente pieno di segni violacei e tagli profondi, da alcuni ne si intravedeva ancora il sangue fresco.
"Non voglio tornare da mio padre... Almeno per stanotte."sussurrò mentre faceva l'ennesima smorfia di dolore.
"Infatti non lo farai." Divulgai avvicinandomi a lui per lasciargli un bacio sulla fronte.
"Vado a prendere un kit medico e qualcosa di pulito da metterti addosso, così puoi farti anche una doccia calda."dissi camminando verso la porta della mia stanza.
"Non posso accettare."
"Oh si che puoi, non posso vederti in questo stato." Conclusi uscendo dalla camera per trovare l'occorrente per curare le ferite.
Ero veramente sconvolta, e riuscivo a percepire il suo dolore nelle vene, nelle ossa, stavo così male per quel biondino che avrei fatto qualunque cosa affinché stesse di nuovo bene.

Una volta tornata in camera lo trovai completamente disteso sul mio letto con una mano che gli copriva gli occhi.
"Ho trovato un po' di roba." Dichiarai mettendomi seduta vicino a lui.
Presi un batuffolo di cotone e con del disinfettante cominciai a tamponargli il taglio sul labbro, poi quelli presenti sul petto e sull'addome.
"Perché lo fai?" Domandò sostenendosi sui gomiti.
I suoi occhioni azzurri e rossi per aver pianto troppo si posarono su i miei, aspettando una risposta.
"Perché tengo a te." Risposi riponendo il disinfettante al suo posto.

"Bene, adesso vai a farti una doccia. Ti aiuterà" Sorrisi passandogli una maglietta abbastanza larga nera e un pantalone della tuta.
"Vieni appoggiati a me, ti accompagno."
E così feci, lo accompagnai in bagno cercando di non svegliare mia madre.
"Lì c'è lo shampoo, lì il bagnoschiuma e lì hai-"
"Ellie, tranquilla." Disse poggiando entrambi le mani sulle mie guance.
"Dammi una decina di minuti e sono da te." aggiunse poi sospirando.
"Sentiti come a casa tua." Sorrisi poggiando le mie mani su i suoi polsi per rassicurarlo.
"Lo farò."annunciò il biondino.
Mi lasciò un altro bacio sulla fronte ed io uscii chiudendomi la porta del bagno alle spalle.
Cominciai a sentire l'acqua scorrere, il che mi fece tirare un respiro di sollievo. Sapevo che finalmente era al sicuro.

La porta della mia camera cominciò ad aprirsi lentamente, scorgendo la testa scompigliata del biondino.
"Cavolo, dieci minuti esatti."
"Visto? Sono di parola!" Sorrise mettendosi seduto sul letto.
"Sono stanco morto." Borbottò di punto in bianco. "A chi lo dici..." Sbadigliai.
"Sei sicura che a tua mamma vada bene che io rimanga qua a dormire?" Domandò voltandosi verso di me.
"Certo, ma solo finché non lo scopre."
"Rassicurante." Affermò, al che scoppiammo a ridere entrambi.
"Shh, o cosí manderemo all'aria tutto." Sorrisi poggiando il palmo della mia mano sulla sua bocca per zittirlo.
La tolsi subito dopo, notando lo sguardo del biondino bruciarmi addosso.
"Riguardo a quello che stava per succedere oggi pomeriggio..." Bisbigliò avvicinando il suo volto al mio.

Quando il suo sorriso si spense, le sue labbra sfiorarono lentamente le mie, ed è li che mi sentii come non ero mai stata prima.
Ci staccammo entrambi guardandoci dritti negli occhi, senza spiccicare parola.

Gli sorrisi e poi avvicinai le mie labbra alle sue accompagnandole con una carezza. Le nostre bocche si erano unite nuovamente, e questa volta mi sentii più sicura di me stessa.
Risentii di nuovo quel brivido percorrermi la spina dorsale.
Mossi la mia mano, anche se la mia mente non aveva mai ordinato di farlo.
Gli accarezzai la schiena e sentii il calore del suo corpo contro la mia mano.
Era fantastico sentire le nostre lingue sfiorarsi dolcemente, era come se tutto in quell' istante fosse dannatamente perfetto.
Come se noi, fossimo perfetti.

Come se noi, fossimo perfetti

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Nothing is lost // JJ Maybank ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora