4. Remember me?

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Non riuscivo ancora a connettere il mio intero corpo alla realtà, mi sentivo come fuori luogo.
Non poteva essere lui, non dopo così tanto tempo che non ci scambiavamo parola.
"Ciao Ellie...Da quanto tempo." Disse levandosi il casco dalla testa e poggiandolo sul manubrio della sua moto.
"Rafe che cazzo ci fai a casa mia? Non ricordi quello che ci siamo detti l'ultima volta?" domandai velocemente.
"Non voglio più vederti, non so se ti è chiaro." aggiunsi per poi sorpassarlo e sbattendo per sbaglio la mia spalla contro la sua.
"Non ci sperare più di tanto. Domani c'è la festa di mezza estate e come ben sai tutti i kooks saranno presenti..."disse lasciando la frase a mezz'aria.
Ma io sapevo già a che cosa voleva andare a parare.
"... Tutti compresa te Ellie. "aggiunse infatti lasciandomi col fiato sospeso.
Mi bloccai in quella posizione.

Rafe ed io uscivamo insieme circa sei mesi fa ed ero innamorata persa di lui.
Credo di essermi innamorata di lui fin dal primo momento a dir la verità.
Non saprei spiegare perché. Chi lo sa, a volte accade e basta.
So solo che quando gli occhi di una persona non si limitano a guardarti, ma ti assorbono, ti introducono in un tunnel dove puoi soltanto abbracciarti alla vertigine.
Ed io provavo esattamente questo nei suoi confronti.

"Va via." Pronunciai con voce rotta facendogli segno con la mano di andarsene.
"Va via, e non tornare più a casa mia. Abbiamo chiuso." Conclusi.
"Questo non è detto... Senti ho sbagliato, lo so. Voglio solamente aggiustare le cose fra di noi."
Lo guardai dritto negli occhi, provando un mix di emozioni che partivano dall'odio fino ad arrivare al disgusto.
"Vaffanculo." Sputai quella parola prima di sbattergli la porta in faccia.
Una volta entrata, mi ritrovai con le ginocchia al petto e la schiena poggiata allo stipite della porta.
"Tesoro."
"Mamma." Le risposi facendo scivolare velocemente la mia mano sulla guancia, asciugandomi una lacrima.
"Quello era Rafe?" Chiese confusa.
"Rafe Cameron?"domandò ancora.
"Giá. "
Mi alzai in piedi sistemandomi i pantaloncini di jeans.
"Aspetta aspetta, dove sei stata?"
"Fuori con i miei amici."
"E quando avevi intenzione di dirmi che avresti dormito fuori mh?" Poggiò le mani su i suoi fianchi assumendo un'espressione interrogativa.
"Scusami"
Mia madre non spiccicò parola, si limitò a sbuffare.
"Vai in camera tua."
"Vado..."

Corsi di fretta su per le scale ritrovandomi in men che non si dica sul mio comodissimo letto, rinchiusa in camera.
Presi il telefono e cominciai a cercare in rubrica il numero di Kiara.
"Pronto?"
"Kie! Kie! Cristo santo!"
"Ei calma principessina, cos'è che ti ha sconvolto così tanto?" Chiese in modo ironico lasciandosi scappare un sorrisetto.
"Rafe..."
"Che cazzo stai dicendo?"
"Kie sono più che seria porca puttana. Me lo sono ritrovato davanti casa."
"Mando John b a prenderti."
"Cosa? Sarà sicuramente appena arrivato allo chateau, non voglio-"
"Non mi interessa, allora vengo a prenderti io. È una questione importante."
"E va bene" Borbottai cominciando a contemplare il soffitto.
"Dammi dieci minuti e sono lì da te."

Con nonchalance mi alzai dal letto per andare allo specchio del  bagno.
Una volta aperto il rubinetto mi fiondai con la faccia sotto il getto d'acqua congelato.
L'acqua era talmente fredda che mi procurò un senso di bruciore infinito sulla pelle, quasi come se qualcuno mi avesse per sbaglio rovesciato una tazzina di caffè sulla faccia.
Mi asciugai con un piccolo asciugamano restando a guardare un'ultima volta la mia sagoma piantata all'interno dello specchio.

"Andrà a finire male" Dissi fra me e me.

Una volta arrivata davanti la porta, mia madre bloccò l'uscita.
"Mamma è urgente, ti prego. "
"Almeno dimmi dove vai. Non ti ho mai detto che non puoi uscire, solo...avvisarmi no?"
"Esco con Kiara, dobbiamo svolgere delle faccende." Cercai di inventarmi una scusa.
"Mh, va bene. Ma torna ad un orario decente."
Le sorrisi stampandole un bacio sulla guancia.
"Grazie!" Le urlai prima di uscire di corsa dalla porta.

"Andiamo allo chateau"
"Ma ci sono anche i ragazzi." Realizzai salendo nel jeep.
"Lo so, troveremo un posticino solo per noi. Magari nella stanza di John b. Adesso andiamo, voglio sapere tutto."
Poggiò il piede sul pedale e via, partimmo per lo Chateau.

"Eccoci arrivate" Disse un paio di minuti dopo prendendomi la mano.
"Forza, andiamo." Senza fare domande, seguii la mia amica.
"Ei Kiar- Ellie?" Chiese Jj confuso.
"Che è successo??" Aggiunse venendoci incontro.
"Niente che ti riguardi Maybank, me la puoi lasciare un secondo?"
"Umh credo di si..." Rispose facendo spallucce.

In men che non si dica ci ritrovammo in camera del nostro amico John b.
"Spara, che ti ha fatto quel bastardo?" Domandò la mia amica incrociando le braccia al petto.
"Non mi ha fatto niente, mi ha solo ricordato della festa di mezza estate."
"Va avanti"
"Quando gli ho chiesto di andarsene mi ha detto che voleva risolvere la questione fra di noi, che ha sbagliato e che non voleva trattarmi in quel modo... "
"Che maniaco pervertito del cazz-"inizio a sputare fuori prima che qualcuno la interrompesse.
"Aspetta...te la facevi con Rafe Cameron?"
Borbottò Jj entrando in stanza.
"Jj hai veramente origliato tutta la nostra conversazione?!" Urlò Kiara avvicinandosi a lui.
"Stavo solamente andando in bagno, e ho sentito il nome di quel bastardo. Tutto qua. " alzò le mani in aria.
"Stavi solamente andando in bagno...Certo."
"Senti, è una questione importante." Continuò la ragazza mettendosi le mani fra i capelli.

Mentre il biondino e Kie continuavano a litigare, sentivo il mio viso bagnarsi di volta in volta.
Non provavo niente in quel momento, ma le lacrime cominciarono a scendere comunque.
"Ellie..." Si avvicinó Jj chinandosi alla mia altezza e poggiando una mano sulla mia coscia.

Ora sì che qualcosa provavo.
Sentii una scossa percorrermi tutta quanta la spina dorsale.
Più che muoveva la mano su e giù per farmi tranquillizzare, più il mio stomaco si trasformava in un mare nel bel mezzo di una tempesta. Le mie guance stavano cominciando a prendere fuoco.
"Scusami, non volevo entrare. Con me il tuo segreto è al sicuro."
"Porca puttana Jj! Io non me la sono fatta con Rafe! Provavo solamente amore nei suoi confronti, e lui mi ha ferita!" Mi alzai di scatto liberando la mia coscia dal suo tocco. Avrei voluto rimanere così per sempre, lo ammetto.
Ma il mio ego non me lo permetteva.
"Vedremo domani che succede, ora riposati" Annunciò Kie accarezzandomi una guancia.
"Vieni Jj, lasciamola riposare."
Lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dalla stanza.
Io mi buttai sul letto, con la testa rivolta verso il cuscino. I miei occhi cominciarono a farsi pesanti, talmente tanto da farmi addormentare in men che non si dica. Ero esausta.

Nothing is lost // JJ Maybank ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora