5. Midsummer

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Dopo aver riposato un pochino, passai il resto del pomeriggio con i miei amici per poi tornare a casa ad un orario decente.
Ormai era mezzanotte passata e una volta entrata sotto le coperte, le immagini di Rafe cominciarono a prendere il sopravvento nella mia testa. Domani lo avrei sicuramente rivisto.

"Buongiorno" Sbadigliai versando del caffè nella mia tazza.
"Giorno tesoro, come stai?"
"Tutto bene grazie." La ringraziai iniziando a sorseggiare la bevanda calda.
"Mi raccomando per stasera..."
"Dio ti prego, non me lo ricordare. Al solo pensiero di dover andare lì e fingere, mi viene il voltastomaco." Replicai poggiando la testa sul tavolo, quasi sbattendola.
" Lo so, ma purtroppo dobbiamo andare." Affermò mia madre accendendo la tv.
"Oh, fra poco vado da Kiara. Ci prepariamo insieme."
"Va bene, non c'è problema."

Cominciai ad udire il rumore del Jeep di Kiara, così salutai mia madre e corsi fuori.
"Allora?" Le sorrisi battendole il cinque.
"come stai?" Continuai.
"No no, tu devi dirmi come stai. Io magnificamente bene, tranne per il fatto di dover andare a quella stupida festa."
"Mh si, posso dire di essermi un po' ripresa da ieri." Feci spallucce.
"Menomale ci sei anche tu, non so come farei senza di te." Disse per poi stringermi in un forte abbraccio.
"Le amiche servono a questo no?" Sorrisi.

Ormai erano le sei del pomeriggio passate, dovevamo cominciare a prepararci.
Kie si mise alla ricerca di qualche vestito nel suo armadio.
"Che ne dici di questo?" Mi propose la mia amica mostrando un vestito molto corto e aderente.
"Col cazzo che mi metto una cosa del genere." Dissi con una faccia alquanto disgustata.
"E questo?"
Gli occhi quasi mi si illuminarono. Era l'abito più bello che avessi mai visto in vita mia.
Abito semplice ed incrociato sulla schiena, che poteva benissimo accarezzare le curve del mio corpo fino in fondo ai piedi. Attillato ma non troppo. Era dannatamente perfetto.
"Cazzo sì! Approvato." Annunciò Kiara lanciandomelo contro.
"Dai preparati, non ci resta tanto tempo." Sorrisi cominciando a cambiarmi.
"Sai...Non oso immaginare la faccia di Jj se ti vedesse in questo preciso momento, Ellie."
"Jj? Cosa c'entra Jj?"
Gli tirai un colpetto sulla spalla facendole comparire un sorrisetto sulla faccia.
"Dobbiamo andare! Ci aspettano." Cambiò discorso trascinandomi fuori dalla porta.

Una volta arrivate notammo subito l'ammasso di kooks presenti alla festa. Il posto era davvero carino e addobbato bene, soprattutto la parte esterna piena di fiori e lucine colorate.
"Ei ma quello è Pope?" Chiesi confusa indicando il barbecue.
"Cazzo è proprio lui! Seguimi e reggimi il gioco" Rispose Kie camminando verso il ragazzo.
"Mh mh, vorrei dei gamberetti fritti grazie"
"Arrivano subi-" Alzò la testa incredulo verso di noi.
"Ellie? Kiara? Oddio siete voi!" Urlò dalla gioia vendendo ad abbracciarci.
"Purtroppo sì" Sorridemmo entrambe.
"Figliolo muoviti, serve altra roba da servire!"
"Ragazze, ci vediamo in giro più tardi va bene?"
"Senz'altro Pope" Lo rassicurò.

Cominciammo a camminare per esplorare il posto, e ad un certo punto intravedemmo tutti quanti i Cameron.
"Cazzo, Rafe. " Borbottai cominciando a torturarmi le dita. Kiara lo notò, così poggiò una sua mano sulla mia rassicurandomi.
"Andiamo a prendere da bere, vieni" Disse.
Nel seguire la mia amica, andai a sbattere accidentalmente contro una persona.
"Oddio mi scusi tanto"
"No no è stata colpa mia."
Alzai lo sguardo, non ci potevo credere.
"Ellie? Oddio Ellie, sei tu." Il biondino si avvicinò a me stringendomi forte a lui. Kie nel frattempo mi guardò sorridendo.
"Uh ragazzi, torno subito! vado a prendere da bere." Urlò facendoci l'occhiolino.
Non potevo crederci.
"Come stai? Ti giuro io ieri non volevo origliare, ho solo-" Cominciò a gesticolare.
"È tutto ok..." Lo rassicurai avvicinandomi di poco a lui.
"Posso?" Chiese aprendo le braccia.
Non ci pensai due volte a fiondarmici dentro, poggiando la testa contro il suo petto mentre inspiravo il suo dolce profumo e ascoltavo il delizioso battito del suo cuore. Mi sentivo al sicuro.
"Che ci fai tu qua? E soprattutto, perché sei vestito così elegante?" Chiesi confusa puntandogli il dito contro.
"Oh, consegna speciale per Sarah Cameron. Me lo ha chiesto John B, e quindi mi sono intrufolato alla festa."
"Wow, agente segreto?"chiesi con un sorrisetto.
"Una specie." Scoppiammo a ridere.

Notammo un signore anziano avvicinarsi verso di noi, sembrava abbastanza arrabbiato.
"Ei giovanotto! Dov'è la bibita che avevo chiesto?"
"Gliela porto subito, non si preoccupi"
L'uomo non disse niente, girò i tacchi e se ne andò via squadrandoci da capo a piedi.
"Ma guarda un po', Miller e Maybank."
"Umh Jj...dove sono gli antipasti?" Continuò Rafe, seguito dai suoi amici.
"Beh ecco sono proprio lì, se volete potete servirvi da soli." Indicò il tavolino dietro di loro.
"Sai che c'è? Ti seguiamo, così ci mostri le specialità del giorno."
Il biondino mi prese velocemente per mano riuscendo solamente a pronunciare un unica parola:
"Corri."
Cominciammo a correre all'interno della struttura il più veloce possibile. Quegli stronzi continuavano a starci attaccati al culo.
"ELLIE, JJ!" Urlò Kiara con i nostri alcolici in mano.
"Corri Ellie! Non ti fermare!" Strillò Jj stringendo ancora di più la mia mano.
"Maybank, che ci fai negli spogliatoi?" Borbottò Rafe facendo segno a Topper di bloccarlo.
"Cinque contro due Rafe? con quale coraggio"
"Okok, adesso devi stare fermo. Devo prendere la mira." Alzò il suo pugno mirandolo verso la sua faccia.
"Non pensarci nemmeno." Gli saltai addosso circondandogli il collo con un braccio.
"Mi hai rotto il cazzo tu. Topper, ragazzi...pensate a lui. Io ed Ellie dobbiamo un attimo discutere in privato."
"NO, NO!" Urlai cominciando a dimenarmi per riuscire a scappare dalla sua presa.
"Shh è tutto ok." Mi accarezzò i capelli tenendo una mano poggiata sulla mia bocca per farmi fare il meno casino possibile.
"Sei uno psicopatico pervertito del cazzo, Cameron!"
Si mise seduto su un divano, mettendomi a cavalcioni su di lui. Continuava a tenermi stretta, talmente tanto che non riuscivo a muovermi.
"Mia piccola Ellie..."
"Non chiamarmi così!"
Continuava a tenere lo sguardo fisso nei miei occhi senza spiccicare parola.
La sua mano cominciò a salire lentamente sulla mia coscia attraverso lo spacco del vestito.
"Rafe... Che stai facendo?" Balbettai andando nel panico.
Lui mi fece segno di stare zitta, e con una forza immensa cominciò a stringermi i polsi per non farmi scappare.
"Più ti muovi su di me, peggio è. Quindi ti consiglio di stare ferma."
I miei occhi cominciarono a farsi gonfi e rossi, segno che ero appena scoppiata in lacrime.
A lui non interessava, continuava a salire.
Una volta arrivato con le mani sui miei fianchi rivolti verso il suo bacino, buttò la testa all'indietro ansimando.
"FAI SCHIFO CRISTO! LASCIAMI!"
Non fu proprio il massimo iniziare a piangere in quel momento. Potevo solo sembrare debole davanti ai suoi occhi...ma si era spinto troppo oltre.
"Ti prego..." Lo supplicai facendo scivolare altrettante lacrime.
"Ellie tu sei solo mia! Quel Maybank potrebbe solo che morire, capito?!" Urlò stringendo la presa.
"Rafe ma io e Jj ci consociamo da solo-"
Boom, il vuoto.
"Jj...Jj!" Urlai.
Era lì, in piedi con una mazza da baseball e i capelli tutti disordinati.
Mi guardai i polsi ormai violacei alzandomi dal bacino di Rafe.
"Jj..."
Lui mi prese e mi abbracciò, accasciandosi a terra insieme a me. Continuava ad accarezzarmi capelli tenendo la mia testa poggiata al suo petto. Ed io desiderai di non dovermi staccare mai più da li.
"Oddio Ellie!" Arrivò Kiara seguita da Pope. Molto probabilmente aveva cercato aiuto.
"Ragazzi, andiamocene da qui. Avvisate John B, ci vediamo sulla spiaggia fra poco."
Annunciò il biondino senza lasciarmi un attimo. I ragazzi annuirono e corsero via.
"È tutto ok, è tutto ok..." Continuava a ripetere mentre mi asciugava le lacrime.
"R-Rafe..."
"Ei ei, è finita."
"JJ, RAFE!" Urlai spostandolo da lì.
Rafe si era rialzato, ma questa volta ne aveva davvero abbastanza.
"VIENI QUI TESTA DI CAZZO"
Un altro tonfo e poi il vuoto. Lo aveva colpito più e più volte.

 Lo aveva colpito più e più volte

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Nothing is lost // JJ Maybank ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora