La decisione

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Sala Grande - 20 novembre 1998

-Ne sei proprio sicura, Hermione? Non capisco perchè tu abbia preso una simile decisione- Sul volto di Ginny si poteva leggere sconcerto e delusione mentre, consumando la colazione, si rivolgeva alla propria amica.

-Ormai ho deciso, Ginny. Oggi andrò dalla Professoressa McGranitt per avviare l'iter-

-Secondo me stai facendo un grosso errore. Per quanto tu possa essere indubbiamente brava, credo sia complicato anche per te un simile progetto- gli occhi da cerbiatta della rossa si abbassarono tristemente sul proprio piatto. Così Hermione le sorrise confortante.

-Non essere triste. Non succederà domani!-

Ma Ginny non voleva saperne di tornare serena. Oltretutto aveva percepito qualcosa di strano da parte della propria migliore amica, dopo la festa di Halloween. Le aveva chiesto più volte spiegazioni, ma ciò che ottenne fu solo una descrizione grossolana della sua scampata espulsione. Il suo sesto senso però le continuava ad urlare che c'era dell'altro. Cosa fosse non le era dato sapere, ma era chiaro che era stata tenuta all'oscuro di qualcosa. Alzò furtivamente il proprio sguardo dal piatto, guardando la riccia, nella speranza di ottenere qualche indizio in più. Fu tutto, ovviamente, inutile. 


Studio della Professoressa McGranitt - 20 novembre 1998

-Signorina Granger!- esultò a mo' di saluto la capocasa Grifondoro, in quel momento intenta a correggere alcune pergamene del secondo anno di Tassorosso e Corvonero -Non credo di avere lezione con la sua classe, oggi-

-Infatti- iniziò Hermione, dopo averla salutata, guardandosi un po attorno per poi posare lo sguardo sulla Professoressa di Trasfigurazione -sono venuta per parlarle di una questione riservata- l'espressione seria della ragazza preoccupò non poco l'anziana strega, che appoggiò la propria piuma sulla cattedra e la invitò ad accomodarsi di fronte a lei.  


Presidenza - 20 novembre 1998

-Io non posso crederci!- Minerva era appena entrata nell'ufficio del Preside, sbottando incredula. A sottolineare il suo stato inquieto, vi erano alcune ciocche di capelli ribelli che, solitamente, risultavano ordinate. 

Severus, seduto dietro la scrivania e concentrato su alcune carte, rispose annoiato e a mo' di saluto -Minerva-

-Tu sapevi che la Signorina Granger ha deciso di andare a Ilvermorny?!- solo a quel punto Severus alzò lo sguardo sulla collega con fare pensieroso, mentre quest'ultima continuava la propria mafrina piagnucolosa su quanto di prezioso Hogwarts stesse perdendo. Minerva non aveva tutti i torti, ma di certo Severus non poteva sbilanciarsi in modo eccessivo nei confronti della giovane. 

-Credo, Minerva, che se la Signorina Granger ha deciso di intraprendere un percorso di studi diverso noi non possiamo in alcun modo interferire- 

Quanta verità era impressa in quelle parole? Quanto era infastidito al pensiero di provare in parte, dopo quella rivelazione di Minerva, una sensazione vicina al dispiacere? Per un attimo immaginò l'assenza della Granger tra i banchi di scuola, il silenzio dato dalla mancanza delle sue stridule e petulanti risate. Ma venne risvegliato dalle proprie disquisizioni interiori dalla voce della collega. 

-Quindi lasceresti andare facilmente un elemento prezioso come lei? Avrebbe una carriera sicura come Professoressa finiti gli studi e darebbe alla nostra scuola un livello di qualità maggiore-

-Chi ti dice che è la carriera che lei vuole intraprendere?-

-Me lo ha detto lei!-

-Non che mi interessi molto. Ad ogni modo sarà la Signorina Granger a decidere- fece capire a Minerva che quella discussione si poteva dire conclusa, ritornando alla propria attività. 

Sentì la porta dell'ufficio sbattere ed alzò lo sguardo verso il punto in cui, poco prima, era presente Minerva. Gettò la piuma sul pianale della scrivania, appoggiò la schiena alla sedia e si prese tra le dita la radice del naso, chiudendo gli occhi. 

"Razza di ragazzetta petulante dalle decisioni stupide e avventate" 

Stava, per l'ennesima volta, pensando a lei. Forse non era poi così sbagliata l'idea della Granger. Probabilmente la distanza sarebbe stata un toccasana per entrambi. Se aveva deciso di andare a Ilvermorny significava solo una cosa: uno scambio culturale. Ci sarebbe stato un sostituto della Granger, tra i banchi. Le possibilità erano infinite, avrebbero accolto un'ignorante testa di legno, come invece una mente fine e arguta simile alla Granger. Ma nonostante cercasse segretamente del conforto in quest'ultimo ragionamento, una parte di se non esultava affatto nel vedere la giovane Grifondoro andarsene da Hogwarts. 



Sala Grande - 20 novembre 1998

Ginny, Neville, Seamus ed Hermione erano seduto lungo la grande tavolata, attendendo la cena. Ginny, di fronte ad Hermione, discuteva con quest'ultima sulla scelta intrapresa da lei. 

-Quindi partirai il giorno dopo di Natale?-

-Esatto. Sarà uno scambio culturale, non so però chi sia il mio sostituto dall'America-

-Speriamo sia quanto meno simpatico- Ginny sollevò lo sguardo verso il soffitto della Sala Grande. 

-Si tratta solo di sei mesi, Ginny-

Intervenne Neville che, come sempre, aveva la voce appena tremula -Ma come affronterai i M.A.G.O.?-

-Il programma è lo stesso, solo che approfondirò una disciplina più di altre: pozioni-

Tutti i presenti sul tavolo strabuzzarono gli occhi e, dopo aver guardato la propria compagna, contemporaneamente virarono lo sguardo al tavolo insegnanti, dove un Piton dalla solita aria arcigna fissava la sala come un falco. Si rigirarono verso Hermione, più confusa che mai.

-Che c'è?- chiese guardando tutti

-Che c'è, Herm?- Ginny era sbalordita, incredula -C'è che hai avuto un gran coraggio a comunicargli che avresti preferito approfondire pozioni in un'altra scuola, che qui!- 

-Non capisco come non ti abbia lanciato una fattura- esordì Seamus

-E soprattutto esserne uscita viva- concluse Neville tremante

Hermione sbuffò -dovreste cercare di guardare oltre le apparenze- si alzò di scatto dal tavolo, attirando l'attenzione di più di qualche presente in sala -il Professor Piton non è cattivo- prese le proprie cose e se ne andò senza accorgersi che, il soggetto principale di quella discussione, aveva sentito lo sfogo della ragazza. Contro la propria volontà, rimase seduto al proprio posto, osservando ancora per qualche minuto il gruppetto agitato. Vide la Weasley alzarsi dal tavolo e correre verso l'uscita. 


Corridoi di Hogwarts - 20 novembre 1998

I corridoi isolati, per via dell'ora di cena, producevano un gran eco di passi sempre più diffuso, man mano che la ragazza procedeva. Hermione venne fermata dalla voce della sua amica. 

-Cosa è successo ad Halloween, Herm? Non fare la finta tonta, non con me. Hai preso una scelta troppo drastica, di andare a Ilvermorny, per essere solo frutto della tua voglia di studiare. C'è una causa dietro a tutto ciò ed è colui che hai difeso stasera, ma non capisco la tua scelta di andartene da qui- Ginny non aveva fatto nomi o cognomi, ma era piuttosto chiaro a chi si riferisse. 

Hermione non si girò, mentre ascoltava la domanda. Si decise poi nel rispondere e guardarla negli occhi, avvicinandosi a lei -Hai ragione Ginny, ma parliamone in dormitorio-

Emerge - a snamione story (Severus x Hermione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora