Partire per ricominciare

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Presidenza - 25 dicembre 1998

Hermione, dopo aver salutato Ginny la sera prima, aveva preparato i propri bagagli e rimpicciolito il tutto in formato tascabile attraverso un Incantesimo di Estensione Irriconoscibile. Una morsa al cuore la costrinse a fermarsi dalla propria attività, ripensando alla piccola Weasley in lacrime e al fatto che, per sei mesi, non avrebbe più rivisto la propria scuola.

Si era poi presentata il pomeriggio successivo in Presidenza senza portare, apparentemente, nulla. Tra il gruppetto animato di Professori, venuti per salutare la loro valida studentessa, vi fu infatti la McGranitt ad esporsi.

-Signorina Granger, ma i suoi bagagli?-

-Li ho in tasca, Incantesimo di Estensione Irriconoscibile-

Vide la McGranitt sorridere fiera della propria studentessa e in aria si levò un basso mormorio di elogi da parte di tutti gli altri, meno che Piton ovviamente. Era rimasto dietro al gruppetto dei propri colleghi, ma non aveva mai smesso di guardarla, chiuso nel proprio silenzio. La McGranitt si fece nuovamente avanti.

-Signorina Granger, ecco qui la sua passaporta- Hermione vide tra le mani della donna un semplice e piccolo stendardo Grifondoro -tra pochi minuti la sua passaporta si attiverà- 

Gli occhi dell'anziana strega si inumidirono pericolosamente e per la prima volta, in quei sette anni, Minerva McGranitt abbandonò le formalità, abbracciando la giovane strega e proferendo in preda ad una forte emozione -Buon viaggio, mia cara-

Fu un susseguirsi poi di auguri e saluti da parte dei presenti, finchè non rimasero soli lei e Piton, obbligato a presenziare all'attivazione della passaporta per assicurarsi fosse tutto in regola. 

Si guardarono negli occhi. Lui rimase immobile e, arricciando appena le labbra quasi in una sorta di sorrisetto, le disse -vedi di non combinare altri guai a Ilvermorny, Granger-

Hermione sorrise di rimando, in modo sincero. Ormai il sarcasmo del Professore non la faceva più mandare su tutte le furie, anzi, le provocava una strana allegria.

-Lei veda di non togliere eccessivamente punti alla mia casa, Professor Piton-

Il sorriso di Piton si accentuò lievemente -senza l'amica fedele di San Potter, prevedo enormi difficoltà nel decurtare centinaia di punti in un sol colpo- disse riferendosi alla sera precedente, fece una breve pausa e continuò -tuttavia vedrò di porre rimedio alla noia che mi si prospetta in futuro-

Hermione cominciò a percepire la sensazione di un uncino prenderle l'ombelico e tentare di strapparla da quel posto. Vide anche una luce fioca emanata dal piccolo stendardo che aveva tra le mani. Guardò poi il Preside e fu alquanto indecisa se rivelargli ciò che le stava passando per la testa o meno. Continuava a mordersi il labbro inferiore, incerta. Decise infine di parlare e fu per puro miracolo che riuscì a completare la frase, prima di sparire completamente.

-Mi mancherai, Severus- 

Lo disse flebile, ma che arrivò ben nitido alle orecchie del Mago.

E qualcosa si smosse, nel Potion Master.

Sentì il cuore battere a folle velocità. Ma non ebbe il coraggio di risponderle, fintanto che la vide ancora lì. 

Non appena la ragazza sparì, sussurrò appena un -anche tu, Granger-

Perchè era vera la teoria che si tende ad apprezzare le cose, le persone, solo quando si sente la loro effettiva mancanza. Ed ora anche il Potion Master provava ciò che la ragazza aveva provato e predetto qualche giorno prima: la tristezza.

Si avvicinò al punto in cui era presente la Granger fino a qualche minuto prima, pensieroso. Ma quel flusso di pensieri poco piacevoli vennero interrotti dall'arrivo della McGranitt. Con lei uno studente nuovo, probabilmente era il sostituto della Granger. 


Cortile di Ilvermorny - 25 dicembre 1998

Hermione era appena comparsa nel cortile silenzioso di Ilvermorny. Guardò il proprio orologio magico da polso, che le segnava le 10 di mattina. Appena si avvicinò alla scuola, vide la propria divisa di Hogwarts mutare: il maglioncino con lo stemma di Grifondoro fece spazio ad una comune divisa rosso-blu.

La preside Lithuania Mellville l'accolse nei pressi del cancello in ferro battuto. 

-Buongiorno Signorina Granger e benvenuta a Ilvermorny. Io sono la Preside Mellville- le disse cordiale.

-Buongiorno Preside Mellville-

Appena Hermione affiancò la Preside, quest'ultima continuò a parlare -Per prima cosa procederemo con lo smistamento delle case. Che non è propriamente uguale a ciò che accade nella vostra cerimonia-

-In che senso?- ma non fece ora ad ottenere risposta che si accorse solo in quel momento di essere in mezzo ad una sorta di sala circolare, sola. Guardando verso l'alto vide pochi studenti e alcuni presunti professori guardarla con non poca curiosità. Poi lo sguardo si abbassò fino alle sua scarpe, vedendo un nodo gordiano impresso sul pavimento. Le pareti della stanza erano divise in modo proporzionale in 4 settori, ogni settore aveva un intaglio. 

Hermione si era già informata a dovere, in merito a Ilvermorny. Sapeva che quei quattro intagli altri non erano che le quattro case in cui lo studente sarebbe stato smistato. 

Nel giro di pochi secondi il cristallo posto sulla fronte del Serpecorno si illuminò, decretandone il suo destino. Probabilmente il Serpecorno aveva percepito quanto Hermione fosse una gran studiosa, appassionata di libri ma, soprattutto, quanto usasse la propria testa. 

Vi furono degli applausi e, poco dopo, la Preside la portò nel proprio dormitorio, spiegandole a grandi spanne la disposizione delle aule e dei dormitori nel castello e su come orientarsi. Nonostante le mille novità e lo stravolgimento della propria routine Hermione, comunque, continuava a ripensare ad Hogwarts e forse Severus aveva ragione...la sua era stata una stupida e sconsiderata idea.


Hogwarts - 25 dicembre 1998

-Lei è..?- disse Piton con il sopracciglio destro alzato.

-Rowen Longwood-

-Bene Signor Longwood, penso le regole siano chiare- si girò per un momento verso Minerva, come a chiedere in modo scocciato se fosse stato informato in modo completo sulla loro scuola. 

-Il cappello parlante sembra averla smistata in Grifondoro- lo aveva analizzato, vedendo lo stemma di Godric sulla maglia del ragazzo -quindi domani mattina inizierà con Pozioni...ovviamente con il sottoscritto-

-Pozioni?- chiese dubbioso il ragazzo.

Entrambi i Professori rimasero interdetti.

-Ma non mi dire...- iniziò derisorio Piton -in quella sottospecie di scuola non vi insegnano Pozioni?-

-Severus!!- lo rimbeccò Minerva, contrariata dal tono con cui si era espresso nei confronti di Ilvermorny. 

-I..i..io- cominciò a balbettare Rowen -da..da noi si studia Tinture e Misture..-

-Ah- rispose quasi schifato il Potion Master -la chiamate ancora così...non oso immaginare quanto sia aggiornata la vostra materia...-

Ci fu un pesante minuto di silenzio, carichissimo di tensione. Secondo Severus questo ragazzo non sarebbe riuscito a superare i primi tre mesi di quello scambio culturale.

"Chissà che delusione per la Granger, non appena saprà quanto sono arretrati in quella scuola. Supplicherà in ginocchio di ritornare qui." La giornata di Severus Piton cominciava a prendere una piacevole piega. 

Emerge - a snamione story (Severus x Hermione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora