Nuova genesi

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Accadde tutto in un attimo: la ragazza dapprima guardò Lucius Malfoy mentre si avvicinava a loro e poi il Professore, a mezzo metro di distanza da lei.
Con un balzo felino si avvicinò a lui, ritrovandosi con i loro visi ad un soffio di distanza. Allungò la collana della propria giratempo, circondando anche il collo del Professore e diede un giro alla clessidra.
Si guardarono negli occhi e Piton si perse segretamente in quella calda e piacevole ambra. Non si rese conto, in quei pochi e concitati secondi d'azione, cosa stesse accadendo. Difatti non riuscì nemmeno a reagire, maledicendosi per aver abbassato i propri livelli di guardia tipici del suo ruolo di spia.
Proferì solamente un -Che stai facendo Gr..-
Non terminò la frase, che vide scomparire il cimitero di Godric's Hollow, Lucius Malfoy ed Hermione Granger.

Hogwarts - 2 giugno 1998

Il tranquillo paesaggio che circondava il castello venne sconvolto dal repentino arrivo della coppia.
Vi furono attimi di silenzio assordante. Attimi in cui entrambi cercarono di prendere coscienza dell'accaduto.
Hermione cominciò a guardarsi attorno, in cerca di un punto di riferimento che le potesse dar conferma di essere ritornata al mese successivo dalla fine della guerra.
Anche Piton si guardava attorno, confuso da tutta quella tranquillità, non capendo l'assenza della sanguinaria battaglia.

-Granger che diavolo hai fatto?- chiese Piton con un tono fin troppo basso e appena tremulo, come fosse la quiete prima della tempesta.
Ma la ragazza non prestava attenzione all'uomo bensì al paesaggio circostante, cosa che fece non poco alterare l'umore già cupo del Professore.

-Granger!!!- uscì a suon di ruggito dalla bocca dell'uomo.
Solo a quel punto Hermione si voltò come scottata verso di lui, ma nemmeno in quel momento gli rispose.
Severus riuscì inspiegabilmente a trovare la giusta razionalità e calma per affrontare i mille dubbi che lo stavano tormentando. Ma qualcosa in particolare lo calmò: non era il silenzio del posto, rotto dal frinire quasi fastidioso delle cicale, bensì una sfumatura di smarrimento negli occhi della ragazza, qualcosa che lui conosceva fin troppo bene.
Quante volte aveva provato quella sensazione, di fronte ad episodi di incontrovertibile natura tragica? Quante volte aveva dovuto celare il tormento dietro una maschera di marmorea impassibilità, nel vedere innocenti torturati fino allo stremo e poi uccisi?
Sospirò silenziosamente dalle narici per poi parlarle con più calma, incrociando le braccia ed alzando lievemente il sopracciglio destro

-Esigo delle spiegazioni-

-Siamo ad Hogwarts-

-Questo mi era chiaro, Granger- tentava di rimanere calmo, malcelando però una nota di sarcasmo in quell'affermazione.

-Dovremmo essere tornati al 2 giugno 1998-
Il viso corrucciato del Potion Master per un secondo, si distese, divenendo poi una maschera di pura rabbia.

-Hai usato una gi..-

-Si, una giratempo modificata. Sono venuta a riprenderla per salvarla-

-Come hai osato?!-

-Su ordine di Silente-

-Sapevo che dietro a tutto questo si celava quel pazzo burattinaio-

-Silente non è pazzo!- a quel punto Hermione perse il controllo, urlandogli in faccia.
Piton si avvicinò ad Hermione trafiggendola con lo sguardo.

-Primo, Granger, non ti permettere di urlare contro un tuo Professore- fece una piccola pausa -secondo, non hai idea di cosa abbia architettato in passato quel vecchio, comunque non deve interessarti-
Hermione lo guardava carica d'astio, senza proferir parola. Lui la ignorò, superandola e dirigendosi verso il castello.

-Dove sta andando?- chiese Hermione ad altavoce, ma non ebbe risposta, così tentò di inseguirlo. Peccato che Piton avesse un notevole passo di marcia, lungo e ben disteso, al punto tale che la giovane faticò a stargli dietro.

-Che intenzioni ha?-
Di nuovo nessuna risposta, così si mise a correre per raggiungerlo e frapporsi tra lui e il castello.

-Levati di torno, Granger!-
La ragazza aprì le braccia.

-Non finché non mi dirà cosa vuole fare-

-Ti avverto, ragazzina, stai giocando con il fuoco-
Hermione non rispose, rimanendo ferma sul posto, guardandolo con sfida.

-Come vuoi- sfoderò la propria bacchetta, lanciandole addosso un Levicorpus non verbale. Hermione si ritrovò a fluttuare in aria, colta di sorpresa dall'incantesimo.

-Mi tiri giù!- urlò a squarcia gola, ma l'unica cosa che il Potion Master fece fu nuovamente ignorarla e avanzare verso l'entrata della scuola.
Non vide però il divertimento dipinto velatamente sul volto del mago, girato di spalle, mentre si allontanava da lei. Non vi era terapia migliore, per il suo pessimo umore, se non quella di accanirsi contro degli sprovveduti e arroganti Grifondoro.

-Professore!- tentò di richiamarlo, ma nulla valse sull'attenzione dell'uomo.
Lo vide entrare all'ingresso principale e sparire dietro le mura.

-Severus!- lo richiamò in un ultimo e disperato tentativo che, a quanto pare, riuscì a centrare appieno. Difatti poco dopo si ritrovò stramazzata al suolo, sporca d'erba e terreno.
Infuriata si ripulì con un gratta e netta e, con passo deciso e sospirando in modo furioso, tentò di raggiungerlo. Entrò dal portone principale, rimanendo ferma: del mago non vi era nessuna traccia.

Presidenza di Hogwarts - 2 giugno 1998

La porta dell'ufficio si aprì di scatto, provocando un frastuono così potente su tutta la stanza, che persino i quadri ed i vari soprammobili vibrarono pericolosamente. Gli occhi neri come la pece del Professore vagarono su tutto l'ambiente, constatando non vi fosse anima viva. Lo sguardo quindi virò rapidamente alla parete di destra.

-Albus- richiamò gelidamente il vecchio Preside, senza staccare gli occhi dal dipinto.
Silente apparve nella cornice dapprima vuota, sorridendo al Professore.

-Ben tornato, ragazzo mio-
Il Potion Master ignorò le parole del vecchio mago.

-Anche da morto ti diletti ad impartire ordini come fossimo tue pedine?-
Il sorriso del vecchio Preside svanì.

-Meritavi una seconda possibilità, Severus. Inoltre questa scuola ha bisogno del tuo aiuto-

-Seconda possibilità? La scuola che ha bisogno di me? Stai vaneggiando-

-Saresti morto nella battaglia-

-Avresti dovuto lasciarmi morire!!!-

Si sentiva incredibilmente perso, in quel momento. Percepiva una sensazione di ingiustizia al solo pensiero di essere vivo contro natura. Avrebbe voluto morire per poter rincontrare Lily, per slegarsi da una vita da doppiogiochista, per assaporare la serenità della morte. Invece era lì, vivo, mentre una traccia di energia di Silente, impressa sul dipinto, lo vincolava ad altrettanti anni di doveri, seppur molto lontani dall'arduo compito di spia.

-So di certo che, in fondo, la tua affermazione non è vera. Sei mosso dalla rabbia nei miei confronti, non posso che darti ragione caro ragazzo. Ma non sopportavo l'idea che la vita non ti concedesse un'opportunità per redimerti. Ecco perché la Signorina Granger ti ha riportato qui-

Severus, che in quel momento ascoltava il Preside ad occhi chiusi e con le dita premute contro la radice del naso, alzò lo sguardo nella sua direzione.

-Che cosa vuoi?-

Emerge - a snamione story (Severus x Hermione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora