IV

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"Mi sembrava di udire la tua voce soave per tutto il supermercato piccola koala." Mi volto di scatto sentendo la voce di Josh e lo trovo a fissarmi, appoggiato allo scaffale con le braccia incrociate che mi sorride.

"Josh!" Sorrido e butto le braccia intorno al suo collo abbracciandolo, lui di conseguenza  mi cinge i fianchi e ricambia sorridendo.

"Ora si può sapere perché stavi urlando così tanto e perché hai fatto la spesa per un esercito?" Mi chiede appena ci stacchiamo, arrossisco inevitabilmente e sorrido con fare innocente. 

"Ma nulla piccole discussioni con vecchi conoscenti e per quanto riguarda il carrello, sono rientrata due settimane fa da Miami e avevo ancora cose in frigo quindi ho finito quelle ma oggi mi sono accorta di averle del tutto finite e non avevo niente da mangiare, quindi eccomi qui." Sorrido innocentemente e lui scoppia a riedere. 

"EI!" Gli do un leggero pugno sulla spalla.

"Non ridere di me!" Sento qualcuno tossire dietro di noi ma ovviamente è una tosse finta per attirare l'attenzione.

"Ah, voi siete ancora qui? Ma non ve ne andate?" Sbuffo. 

"Qualcuno si è svegliata male sta mattina." Fulmino Lukas con lo sguardo e lui abbassa la testa mentre Sarah sospira e se ne va portandoselo dietro come se fosse un cagnolino al guinzaglio. 

"Allora piccola Koala, come mai qui a New York? Pensavo che rimanessi a Miami per cercare di metterti con il tuo amato Cameron." Mi chiede Josh e giuro di averlo visto alzare gli occhi al cielo parlando di Cameron ma decido di non farci caso. 

"Beh è abbastanza complicato, che ne dici se ne parliamo a casa mia?" Gli chiedo e lui annuisce prendendo il mio carrello. 

"Ma tu non ce l'hai il carello?" Gli chiedo vedendolo a mani vuote e lui scuote la testa in segno di negazione. 

"Sono entrato per comprare una cosa ma non c'è quindi fa niente." Mi risponde e annuisco cercando di spostarlo per riprendere il mio carrello dalla sua stretta. 

"Pesa tre volte più di te per quanta roba ci ha messo, lascia lo porto io." Sorrido e lo lascio fare. 

"Va bene, andiamo alla cassa." Lui annuisce e ci avviamo alla cassa, ci mettiamo in fila e appena tocca a noi pago con la carta per poi iniziare a mettere tutto nelle buste, saliamo in macchina ed inizio a guidare, in poco tempo siamo da me e Josh mi aiuta a portare le buste in casa e lo ringrazio mentalmente visto che non posso fare sforzi sennò rischio di perdere il bambino o la bambina. 

"Grazie." Sussurro mentre stiamo sistemando la spesa e lui non mi risponde ma sorride come per dire "Lo faccio volentieri"

Appena finiamo di sistemare mi siedo sul divano e Josh si siede accanto a me. 

"Allora vuoi dirmi come mai sei qui?" Mi chiede e io sospiro ma annuisco. 

"E' una storia complicata." 

"Spiegamela, proverò a capirla." Così per la seconda volta in questa giornata mi ritrovo a raccontare la storia a due persone diverse ma a cui tengo particolarmente molto. 

"Quindi sei incinta." Annuisco.

"Ed è di Cameron." Annuisco ancora. 

"Ma non glielo vuoi dire." Annuisco l'ennesima volta. 

"Secondo me glielo devi dire, poi se non si prende le sue responsabilità la colpa è sua, tu la tua parte l'hai fatta e non potrà rinfacciarti assolutamente nulla." Sospiro sentendo e parole di Josh ma forse ha ragione. 

"Voglio aspettare il secondo mese, non glielo dirò ora, potrei perderlo da un momento all'altro e sarebbe stato tempo perso con Cameron." Josh annuisce e mi accarezza la guancia. 

"Ci sarò sempre per te e se vorrai ti aiuterò a crescerla o a crescerlo." Mi rivolge un sorriso splendido che ti scioglierebbe all'istante.

"Grazie." Lo abbraccio e mi stringo a lui mentre mi fa delle carezze sulla schiena e devo dire che è molto rilassante, soprattutto perché queste ultime due settimane la schiena mi fa un male atroce.

I Was Right To Leave AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora