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"Grazie." Sussurro e lui sorride.

"Ci sarò sempre per te." Mi risponde sussurrando anche lui.

"Grazie." Il mio telefono inizia a squillare e sospiro appena leggo il nome di Will sul display, rispondo al telefono e la voce di Will arriva fin da subito al mio orecchio.

"Kayla, mi dispiace per prima, mi sono messo solo nei panni di Cameron." Parla a raffica facendomi venire il mal di testa. 

"Sta calmo, è okay, so che non lo volevi dire." Gli rispondo e lo sento sospirare. 

"Mi dispiace, davvero." 

"Sta tranquillo, comunque ho scelto di dirlo a Cameron poi se non si prende le sue responsabilità la colpa è sua, io la mia parte nel dirglielo l'ho fatta e non potrà rinfacciarmi assolutamente nulla." Gli dico le stesse identiche parole che mi ha detto Josh e potrei scommettere che in questo momento sta annuendo dandomi ragione.

"Okay, quando verrai, ti faccio trovare una camera pronta da me e Kate, così non starai da loro." Sorrido nel sentirlo.

"Ti farò sapere, comunque non prima del secondo mese." Affermo e lui mi risponde con un "Va bene, ti voglio bene." rispondo che gli voglio bene anch'io e riattacco la chiamata. 

"Pop Corn?" Mi chiede Josh con il sorriso stampato in faccia. 

"E maratona di Fast And Furios?" Lui annuisce e io sorrido prendendo il telecomando, Josh va in cucina mentre io inizio a smanettare con il telecomando in cerca del primo film, appena lo trovo lo metto ma lo stoppo aspettando Josh, appena arriva faccio partire il film e metto la coperta addosso ad entrambi mentre lui posa le pop corn al centro. 

Passiamo la giornata a vedere la tv e non mi accorgo nemmeno quanto il tempo sia passato in fretta che è già ora di cena.  

"Avete fame?" Mi chiede Josh e sorrido per la sua premura.

"Un po' tu?" Gli chiedo e lui annuisce. 

"Pizza?" Mi chiede e sta volta sono io ad annuire freneticamente. 

"E pizza sia, che pizza vuoi?" 

"Semplice e classica, una margherita, tu?" 

"Io prendo una diavola." 

-La mia pizza preferita, ma non penso di poterla mangiare con la gravidanza.- Penso tra me e me 

Josh prende il telefono e chiama la pizzeria. 

"A che ora vengono?" Gli chiedo affamata.

"Tra mezz'ora." Annuisco e mi riappoggio sulla sua spalla, lui mi circonda il collo con il braccio e mi permette di appoggiarmi sul suo petto. 

"Grazie." Sorrido e lui ricambia il sorriso, passiamo la mezz'ora a chiacchiere e quando suonano al campanello Josh va ad aprire mentre io inizio ad apparecchiare, il bicchiere mi scivola dalle mani e cade sul pavimento rompendosi in mille pezzi.

"Kayla? Tutto bene?" 

"Si tranquillo, ho solo rotto un bicchiere." Prendo il secchio e inizio a raccogliere tutti i pezzi di vetro.

"Ecco le pizze." La voce di Josh mi fa sobbalzare e mi taglio con il vetro. 

"Aia." Ansimo dal dolore e Josh corre da me preoccupato.

"Stai bene?" Mi chiede e io annuisco mentre il sangue continua a scorrere sulla mano, Josh porta lo sguardo sul taglio e mi prende l'altra mano facendomi alzare. 

"E' abbastanza profondo ed ha bisogno di essere disinfettato, hai il kit di pronto soccorso?" 

"Si è in bagno." 

"In quale? quello di sopra o questo?" Mi chiede. 

"E' in entrambi." Josh mi fa sedere sul divano e poi va in bagno, poco dopo torna con il kit e si siede davanti a me.

"Dammi la mano." Faccio come dice e lui inizia a disinfettare la ferita. 

"Non ti si può far fare niente." Ride continuando a curarmi riportando alla mia mente quando ero prigioniera e lui mi curava le ferite inferte da mia madre. 



Sono rannicchiata sul materasso girata di spalle, Elizabeth mi ha torturato molto, ho molteplici ferite su tutto il corpo alcune più profonde e alcune meno.

"Kayla." La voce di Josh arriva lenta e docile al mio udito come se avesse paura di svegliarmi, mi giro a guardarlo e lo vedo sullo stipite della porta rigorosamente chiusa alle sue spalle. 

"Josh." Lo guardo e poi mi rigiro verso il muro. 

"Fammi vedere le ferite e poi me ne vado." Sbuffo sonoramente e mi rigiro ancora una volta mettendomi seduta con la schiena poggiata al muro si avvicina a me con un kit di pronto soccorso. 

Inizia a disinfettare ogni piccola ferita, le sue mani sono delicate  e morbide, cerca di non farmi male e la cosa mi fa spuntare un piccolo e lieve sorriso. 

-Non sembra poi così male- Penso tra me e me. 



"Kayla." A risvegliarmi dai miei ricordi è proprio Josh stesso.

I Was Right To Leave AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora