Capitolo 24

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POV BYEOL.

I giorni si susseguivano inesorabili, e tutto stava andando a rotoli, le voci che giravano e gli scherzi che mi venivano fatti mettevano a dura prova la mia pazienza e il mio autocontrollo.

La cosa che mi faceva più male era il comportamento di Sunghoon, da quando aveva scoperto quello che stava succedendo aveva preso le distanze.

Erano passate più o meno due settimane, e noi eravamo tornati ad essere quasi due estranei, come se tutto quello che avessimo condiviso non era mai esistito, faceva male, ma non era un dolore di quelli passeggeri, si era insidiato dentro di me e mi logorava, tutto aveva perso il suo significato, non mi interessava più nulla, non mangiavo, non riuscivo a dormire e anche i miei voti scolastici cominciarono a risentirne.

Le mie giornate non erano più le stesse, anche le ripetizioni erano fredde e prive di qualsiasi contatto verbale che non fosse strettamente collegato all'argomento che stavamo studiando.

Non riuscivo a spiegarmi il motivo di quel comportamento, non era da lui agire così, per lo meno non dopo tutti i momenti passati insieme.

Arrancare nei corridoi tra una lezione all'altra era diventata una prassi, non mi interessava lo sguardo insistente degli altri studenti, in quel momento avrei preferito solo essere invisibile.

<< Byeol-a tutto bene.>>

Alla mia sinistra comparve Sunoo e alla mia destra Jay.

<< Oh si benissimo, ho preso un insufficienza in matematica e fisica, non voglio parlare delle altre materie, nessuno mi rivolge la parola, come se avessi una malattia contagiosa, a giorni alterni sono: troia, lesbica, un infiltrata della corea del nord, una poveraccia, una ragazza madre...>>

Venni stoppata da Jay.

<< Si si Byeol, lo sappiamo, non c'è bisogno che continui.>>

Alzai le spalle

<< Peccato, ti stai perdendo la parte migliore.>>

Vidi Jay sorridere.

<< Correrò questo rischio.>>

A differenza di Sunghoon, il restante del gruppo mi stava vicino, cercavano di non lasciarmi mai da sola e giravano voci in giro che affermavano che Sunoo, Jungwon e Jay avessero minacciato qualcuno.

<< Byeol-a non dovresti ridurti così, non dare a nessuno il potere di farti stare male.>>

Oh, beh, avrei volentieri risposto che oramai era troppo tardi e che forse quel consiglio avrebbe dovuto darmelo qualche tempo prima.

<< Non mi sto abbattendo, sto bene.>>

Vidi Sunoo soppesare quello che avevo detto.

<< Io ora devo andare a lezione, ci vediamo dopo, Jay tienila d'occhio.>>

Nel dirlo mimò il gesto con le mani, scoppiai a ridere, se non fosse stato per loro avrei passato la maggior parte del tempo ad autocommiserarmi.

Nel libro di letteratura europea, avevo letto di autori che decantavano i sentimenti e l'amore come un qualcosa di magico, che faceva stare bene, che ti rendeva felice.

Tutte cazzate, l'amore faceva schifo e facevo bene a pensare che delle persone non ti puoi fidare, perchè sono infide.

<< Quante volte hai detto che stai bene?>>

Jay mi distolse dai miei pensieri.

<< Non le ho contate Jay.>>

Lui abbozzò un sorriso.

Paralyzed|| SunghoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora