Prologo

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Dove eravamo rimasti? Ah sì, ora ricordo. Mi ero interrotta dopo avervi raccontato la leggenda dei True Mate, alpha dagli occhi viola e omega dagli occhi arancioni, potenti, scaltri, innamorati ma soprattutto felici.

Ma ogni leggenda, per essere considerata tale, deve avere un qualcosa di misterioso, una narrazione nascosta che solo pochi curiosi potrebbero trovare all'interno del libro di storie antiche. La nonna di Jungkook aveva trovato il continuo del racconto e aveva immediatamente messo insieme tutti i pezzi del puzzle quando il nipote le aveva mostrato una delle sue ultime creazioni. Aveva dipinto un campo di lavanda, alberi di pesco all'orizzonte, un lupo seduto in mezzo al viola dei fiori con due cuccioli tra le zampe e un altro lupo in piedi, fiero, circondato da altri due lupacchiotti qualche anno più grandi degli altri. Areum non avrebbe mai potuto immaginare, però, che più di dieci anni dopo da quella sua sensazionale scoperta, Jungkook avrebbe chiamato la sua primogenita proprio col suo nome, portando avanti il ricordo di lei.

Nonna Areum non aveva voluto tarpare le ali al proprio nipote preferito, non aveva voluto dirgli la verità sulla leggenda dei True Mate, aveva preferito leggergliela più e più volte, non solo a lui, ma anche al fratello minore e ai suoi amici. Se non se ne fosse accorto da solo di essere predestinato a qualcun altro, allora forse le persone che gli ruotavano intorno e che gli volevano bene avrebbero potuto notarlo per lui. Lei ci aveva provato, aveva messo le basi per la conoscenza di quella storia, lo aveva guardato dritto negli occhi mentre gli leggeva di come l'alpha scattava di fronte al profumo dell'omega, di come niente e nessuno avrebbe mai potuto separarli o tenerli lontani, di quali poteri sarebbero stati in grado di sprigionare. Pensava che il nipote era davvero molto intelligente e quando si fosse ritrovato di fronte al suo omega, quello che la Luna aveva scelto per lui, sarebbe stato perfettamente in grado di seguire quel richiamo.

Nonna Areum aveva trovato anche una leggenda collegata a quella dei True Mate, una storia affine che si focalizzava sulla prole, nata dall'unione carnale dell'alpha con gli occhi viola e dell'omega con gli occhi arancioni. La stirpe generata dai True Mate sarebbe stata purosangue e la natura aveva bisogno per lo meno di un purosangue per ogni rango ed ecco perché l'omega della coppia sarebbe stato più fertile di qualsiasi altro suo simile, con la capacità di concepire più coppie di gemelli per portare avanti il gene limpido che contraddistingueva lui e il suo alpha. La coppia di True Mate avrebbe avuto un figlio alpha, un figlio beta dominante, un figlio beta recessivo ed un figlio omega. In caso di gravidanza gemellare, il rango più forte era anche quello con più possibilità di sopravvivenza. In parole povere, era più semplice per l'omega mettere al mondo due alpha o due beta piuttosto che una coppia di omega.

Era stato strano per la nonna scoprire così presto che il nipote probabilmente avrebbe avuto quattro o più cuccioli e che probabilmente quel disegno che aveva creato non era stato niente di casuale ma un messaggio donato dalla Luna al suo subconscio. Jungkook avrebbe avuto due coppie di gemelli e questo poteva solo voler dire che sarebbero appartenuti due al rango di alpha e due al rango di beta, non importava se dominanti o recessivi. Nonna Areum si era chiesta come mai nel dipinto del nipote non ci fosse il quinto, non aveva neanche ritratto uno dei due lupi col pancione perché a quella conta mancava proprio all'appello il cucciolo o la cucciola omega. Però poi si era anche detta che Jungkook all'epoca aveva a mala pena quindici anni, non sarebbe mai stato pronto. Non poteva spiegargli direttamente della leggenda, non poteva dirgli che era certa lui fosse l'alpha della coppia dei True Mate, non poteva incatenarlo alla consapevolezza che nel giro di poco tempo avrebbe incontrato un omega al quale era destinato, si sarebbero innamorati, sposati e avrebbero iniziato a fare figli presto per poterne concepire quattro o più. Jungkook aveva solo quindici anni, lei lo vedeva ancora come un bambino. Aveva troppa paura di traumatizzarlo e soprattutto, credeva di avere ancora molto tempo, pensava di poter festeggiare la maggiore età del nipote e, come regalo di compleanno, portargli in dono la verità, fargli sapere quale sarebbe stato il suo futuro. Però così non era stato. Si era gravemente ammalata, non aveva più trovato la forza fisica e mentale per leggere storie ai suoi nipoti, per stargli accanto, per spiegargli come funzionava il mondo intorno a loro. Se ne era andata molto velocemente, non aveva sofferto però si era portata nella tomba quel segreto. Jungkook era un True Mate. Lo sapeva solo lei.

Our red eyes shine brighter | kooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora