15. «Scappa!!»

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>Jimin<




Avevo allineato tutti gli ingredienti per fare una torta sul tavolo della cucina e stavo continuando a leggere e rileggere sempre la stessa ricetta perché non riuscivo realmente a concentrarmi su niente.

Quella mattina avevo praticamente rapito Jungkook prima che potesse incontrarsi con Junhyuk, l'avevo trascinato attraverso il bosco e fino alla vallata dove c'era il letto del lago perché con Taehyung avevamo deciso che un'intera giornata insieme alla sua famiglia lo avrebbe aiutato. Lui gli avrebbe raccontato tutto, gli avrebbe fatto sapere che cosa stava accadendo e poi insieme avrebbero trovato una soluzione.

Mi aveva chiesto di rimanere in allerta solo fino al primo pomeriggio, se poi né lui né Jungkook mi avessero dato notizie, voleva dire che stava andando tutto bene ed io sarei potuto rientrare a casa. Avevo aspettato molto di più, ero rimasto in attesa che cambiasse qualcosa fino a pomeriggio inoltrato per poi tornare in direzione della vallata e controllare la situazione. Dall'alto della collina avevo visto Jungkook giocare a pallone insieme a Jongdae e Joshua, Taehyung costruire castelli con i sassolini con Felix e Areum nuotare pacifica. Era stata una scena bellissima da osservare, mi si era scaldato il cuore.

Il problema a quel punto era stato rientrare a casa da solo perché Yoongi di certo era ancora al lavoro, Hoseok non potevo disturbarlo, tutti gli altri amici della Guardia che mi ero fatto, sicuramente erano ancora in servizio ed io non avevo la minima idea di come occupare il resto del mio pomeriggio. Così avevo deciso di provare a cucinare una torta, non l'avevo mai fatto da solo ma avevo spesso aiutato Yoongi.

Yoongi che non mi guardava in faccia da un paio di giorni, dalla fine del mio calore. Da quando era tornato a casa e non mi aveva trovato ed io sapevo che stava soffrendo al pensiero che io fossi uscito per cercarmi un beta recessivo o un omega da scoparmi. La sua idea era poi stata rinforzata dal fatto che il giorno dopo io fossi stato come nuovo, calore passato. Non volevo che continuasse a credere che l'avevo tradito. Non l'avevo fatto. E avrei voluto dirglielo mentre mangiavamo una torta ma lui mi batté sul tempo perché aprì la porta di casa ed entrò in cucina trovandomi con il libro di ricette in mano.

«Che stai facendo?»

«Alpha, ciao!» Chiusi immediatamente il ricettario, lo appoggiai sul ripiano e poi feci il giro del tavolo per provare a raggiungerlo. «Sei tornato presto.»

«Mh-mh.» Schizzò fuori dalla cucina velocemente così come ci era entrato ed io ci rimasi molto male però decisi di non demordere e gli corsi dietro.

«Yoongi.» Non mi rispose, non si voltò neanche. «Yoonie.» Lo seguii fino in camera nostra e poi finalmente riuscii a raggiungerlo e ad afferrarlo per il polso. «Ehi, fermati.»

«Vorrei andare a farmi una doccia.»

«Vengo in doccia con te.»

«Jimin-» Sospirò e allontanò delicatamente la mia mano dal suo polso.

«Che hai?» Chiesi come se non lo sapessi.

«Niente. Sono stanco.»

«Non mi hai neanche chiesto dov'ero l'altra sera. Sei tornato e non c'ero.» Dovevo tirare fuori io l'argomento o era palese il fatto che lui non l'avrebbe fatto e probabilmente avrebbe continuato ad ignorarmi finchè il suo lupo non si fosse placato. Lo conoscevo fin troppo bene.

«Non mi interessa.» Aprì il cassetto del suo mobile ed estrasse mutande pulite e calzini nuovi.

«Non ti interessa sapere con chi ero? Da chi sono andato?»

«No!» Finalmente alzò lo sguardo su di me. I suoi occhi erano rossi, accesi. «Non mi interessa sapere chi cazzo ti sei scopato, okay?»

«Mi hai detto tu che potevo farlo.»

Our red eyes shine brighter | kooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora