Capitolo Cinque.

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Le mie palpebre si spalancarono, e mi misi velocemente a sedere.

Le manette erano ancora legate attorno ai miei polsi, piuttosto allentate, ma erano comunque irritanti. La pelle attorno ai miei polsi era rossa e dolorante, persino con qualche taglio, perchè per cercare di liberarmi non smettevo di strattonarle. Harry avrebbe potuto togliermele, dannazione.

Sospirai e mi guardai attorno nella stanza senza finestre, ma non c'era niente nell'armadio, sotto il letto o nei paraggi. La porta era stata chiusa a chiave.

Sobbalzai quando sentii qualcosa rompersi ed un'imprecazione. Il suono del vetro che si rompeva in milioni di pezzi. Il mio cuore stava palpitando rapidamente a causa del rumore improvviso, ed improvvisamente mi sentii irritata sapendo che non sarei stata in grado di riaddormentarmi, nonostante la situazione. La fastidiosa luce blu continuava a lampeggiare le '3:48 AM' ripetutamente, segnalando l'orario. Soffocai il bisogno di gemere dalla paura quando udii una risata. Una risata sconosciuta.

"...razza di idiota," lo sentii brontolare ad alta voce, facendomi accapponare la pelle. "Pulisci questo casino-" soffocò Harry, iniziando a tossire ripetutamente, "-immediatamente."

Udii un forte tonfo e la stessa voce rise sommensamente anche se un'altra si lamentò. "Cazzo," udii respirare Harry. La sua voce era attutita dalle spesse porte di legno, ma stava parlando a voce abbastanza alta, sembrava frustrato. "Non riesco nemmeno a reggermi in piedi!"

"Faremo un po di casino domani e lui si sta sballando," parlò tranquillamente una voce, ed io mi rannicchiai. Quante persone aveva come ospiti? A quest'ora?

Udii Harry tossire di nuovo, "Chiudi quella cazzo di bocca, ed aiutami, o dormirò sul pavimento." Ci furono un paio di grugniti e supposi che Harry si stesse rialzando.

Harry sospirò, "No. La partita non è ancora finita." Borbottò Harry ed il suono di un chiacchericcio cominciò di nuovo, questa volta, più tranquillo. Non li potevo sentire più.

"Che cazzo stai facendo?" Urlò una voce familiare. "Quello è, tipo, il peggiore portiere del mondo, e tu riesci maledettamente a perdere! Cosa diavolo sta succedendo?"

"Ti dimostrerò come il portiere può 'salvarlo'," sembrava come se qualcuno non fosse seduto sulla propria sedia, prima che potessi sentire un'altro colpo, come se qualcuno fosse caduto per terra. "Non ha nemmeno colpito il fottuto palo! È solo... caduto!"

"Non c'è nessun posto dove possa dormiiiiire," mugulò Harry, con la sua voce roca.

"Harry," la voce di qualcuno sembrava seccata e cauta, "è nella tua altra stanza, testa di cazzo. Basta che vai in quella del piano di sopra. Adesso," ci furono alcuni colpi, i suoi diventavano più forti ad ogni passo.

La porta si spalancò dopo un tenue click e mi nascosi al di sotto del piumone, spingendomi contro il muro.

"Devo dormire quì perchè non ho ancora ripulito il casino," si lamentò Harry, inciampando nella stanza. Sbirciai da dietro le coperte e strizzai gli occhi, guardando attraverso lo spessore delle mie ciglia. Una figura instantaneamente familiare si trascinava dietro di lui.

"Dove hai nascosto il corpo?" Domandò la stessa voce.

"Te l'ho detto, non me ne sono ancora occupato," scattò Harry.

"È un letto grande," qualcuno ridacchiò, "ci starai. Solo lascia la tua ragazza per questa sera. Non vorrai rovinare la sua prima notte, giusto?"

Zayn urlò di nuovo, "Per l'amor del cielo! Gioca male all'ultimo minuto, sì?" E la voce gli disse, "Chiudi quella cazzo di bocca."

La porta si chiuse, lasciandomi da sola con Harry. Guardai con attenzione come, in maniera dolorosa, incrociò le braccia davanti al petto e si sfilò la camicia verso l'alto da sopra la testa.

redemption :: harry styles (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora