Capitolo Tre.

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La folla che c'era stava poco a poco diventando più piccola, ma essendo tutti un po brilli o peggio, inciampavano nella mia direzione, alcuni si scusavano ed altri imprecavano. Riuscii a superare le persone sulla pista da ballo, riuscendo finalmente a recuperare il respiro.

"-po più di pelle, piccola." Sentii un'aspra voce che esultava, e la mia fronte si corrugò in un cipiglio. Mi girai per vedere un gruppo di quattro o cinque persone osservare una misteriosa ragazza dai capelli mori, quale schiena stava di fronte ai ragazzi. Continuavano a fischiarle ma stava facendo un buon lavoro ignorandoli.

Mi tesi quando realizzai che era Eleanor, stando in piedi da sola. Mi feci strada oltre ad una ragazza dai capelli azzurri per arrivare dalla mia migliore amica. Troppo all'improvviso percepii un dolore tagliente alla testa. Pulsava con il mio battito cardiaco ma diedi la colpa all'alta musica e provai a dimenticarmene.

"Non essere così," le urlò un ragazzo muscoloso e lei fece una smorfia. Iniziai lentamente a correre con un'andatura moderata, e poi a correre, nonostante il fatto che indossassi dei tacchi. Eleanor si allontanò dal gruppo, camminando in direzione opposta a loro. Dovevano averla presa di mira visto che tutti gli altri erano già in compagnia di qualcuno.

"Hey," un'altro uomo disse severamente, e spalancai la bocca quando afferrò il suo polso. "Ti avevo detto di passare per di qua."

"Levati dai piedi," lo avvertì, e mi avvicinai al gruppo, seguendo da dietro la persona che stava tenendo Eleanor mentre agitava la mano via dalla sua presa.

Stetti di fronte a lei. "Non azzardarti a toccarla," lo colpii quando indietreggiò di un passo da noi.

"Beh," tubò l'uomo mentre tre altri ragazzi apparsero da dietro di lui. "Ragazzi, guardate cosa abbiamo quì. Penso che l'abbiamo trovata."

"Per l'amor di Dio," sussurrò uno dei ragazzi mentre la musica si placava lentamente, per poi finire. Aveva le radici dei capelli colorate di marrone che finivano in un biondo. Non potevo vedere molto la sua faccia per la scarsa illuminazione. "Questo posto fa schifo-" si girò per trovarsi faccia a faccia con uno dei ragazzi quale profilo era creato contro le lanterne che pendevano dal soffitto dietro di lui, "-è quì o no? Voglio andarmene."

Il ragazzo non si mosse ne disse niente ma sentivo come se mi stesse guardando. Usai la scusa pensando di essere solo paranoica ed abbassai lo sguardo da loro.

"Dai, Eleanor, andiamo." La presi per la mano e la trascinai fuori dal gruppo di ragazzi.

"Eleanor," chiamò uno di loro. "Aspetta! Ti conosco!"

Udii dei passi da dietro di me e pianificai di muovermi più velocemente, ma Eleanor smise di camminare e strattonò il mio braccio quando tentai di muovermi.

"El, fanno venire il voltastomaco," sibilai sotto il mio respiro mentre uno di loro ci si avvicinava, quello che la stava tenendo prima.

Il mio mal di testa passò da un leggero pulsare a delle legnate contro il cranio. Picchiettai il piede impazientemente come il ragazzo stava in piedi di fronte a noi.

"Ti conosco," ripetè il ragazzo mentre si rivolgeva ad Eleanor, ignorando la mia esistenza. "Non ci siamo incontrati ma..." Esitò, poi fece un segno verso il suo gruppo.

Il biondo lanciò un'occhiata al ragazzo dagli occhi blu poi camminò in direzione della porta. Lo seguirono gli altri due ragazzi, rimanendo in piedi di fronte a noi.

Per allora ero certa che la mia testa si sarebbe rotta in due parti. La stanza iniziò a girare. Stringevo la mano di Eleanor e la mossi ma mi chiese un'altro minuto.

"Posso vedere il tuo tatuaggio?" Sentii chiedere al ragazzo. Fissavo il pavimento e chiusi gli occhi, cercando di calmarmi. Mi sentivo come se stessi per avere un attaco di panico.

redemption :: harry styles (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora