0-l'inizio di tutto

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"benvenuta a Yale Hayley

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"benvenuta a Yale Hayley..hai finalmente realizzato il sogno di Noah."

Stavo realizzando il mio sogno, stavo davvero passeggiando per il giardino di Yale, ero stata giorno e notte sui libri, sudando sangue e sudore per arrivare qui, per ottenere la borsa di studio che tutti bramavano e desideravano, ero arrivata lì dove nessuno si sarebbe mai immaginato, soprattutto mio padre.

Stavo camminando lungo il grande giardino, dove ragazzi come me non smettevano di gridare esaltati per essere qui, alcuni con familiari altri invece insieme a degli amici

Ed io mi ritrovavo da sola con una valigia più grande di me che conteneva quasi tutta la mia vita, sperando di trovare il prima possibile il dormitorio e la mia stanza così da potermi rilassare un po', erano stati giorni così frenetici da non permettermi di dormire e poter respirare in maniera normale, anche se ormai il mio sonno da tre anni a questa parte era disturbato da altro.

Arrivai davanti ad un piccolo tavolino dove delle ragazze ti aiutavano ad orientarti e a farti conoscere il campus

-"Ciao-" una ragazza bassina mi sorrise -"io sono Meghan, ti aiuterò a trovare la tua stanza-" mi porse la mano, era una bella ragazza, non troppo alta, fisico da modella, capelli castani a caschetto e occhi del medesimo colore

-"Sono Hayley piacere-" gli strinsi la mano ricambiando il sorriso

-"winter?-" mi chiese allargando il sorriso, Annui cercando di capire come faceva a conoscere il mio cognome -"sei in stanza con me, vedi come è piccolo il mondo, vieni andiamo-" afferrò la valigia dietro di me e iniziò a camminare, non capivo come faceva ad essere così amichevole, io per stringere amicizia come minimo ci mettevo mesi, allungò il passo trascinandosi la mia valigia e non capivo come faceva a trascinarla senza il minimo sforzo, eravamo fisicamente molto simili, e quella valigia pesava il triplo di noi

Sorrisi e Scossi la testa, iniziando a seguirla

-"allora da quella parte c'è la biblioteca, da quella invece c'è la caffetteria dove ci ritroviamo sempre tutti e invece da quella parte ci sono le varie aule dove si terranno le lezioni-" muoveva le mani senza fermarsi, parlava praticamente senza respirare -"questa invece è la nostra stanza, piccola ma accogliente-" aprì la porta e mi fece cenno di entrare, la stanza era piccola ma come aveva detto lei era davvero accogliente, non appena entrati c'era un piccolo salone con una cucina, alla mia sinistra il bagno e invece a destra la stanza con i nostri letti.

Non ero felice di dividere la stanza con un'altra persona, ma per quanto l'idea non mi andasse a genio la maggior parte delle spese erano state coperte dalla borsa di studio, era già una fortuna essere qui e nonostante non la conoscessi ancora sembrava davvero una brava ragazza

-"allora coinquilina non pensavo di incontrarti subito ma visto che siamo qui vorrei elencarti alcune regole-" mi fece segno di sedermi accanto a lei sul divano -"se vuoi fare sesso con qualcuno devi avvisarmi e non devi mai farlo nel mio letto, non amo i batteri e soprattutto non amo ritrovarmi qualcosa che non esce dal mio corpo sul mio letto, punto numero due voglio avere un'amica e non una compagna di stanza incazzata col mondo con cui non puoi parlare o altro-" si fermò e mi osservò-" non sei incazzata Col mondo vero?-" gli feci segno di no con la testa cercando di non scoppiarle a ridere in faccia, mi conosceva da neanche 5 minuti è già mi parlava di amicizia ed altro

Travolta Dall'OscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora