67-un nuovo destino

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La settimana in ospedale era passata velocemente,i punti alla gamba erano stati tolti e nonostante la cicatrice che sarebbe rimasta,ogni volta che l'avrei guardata mi sarei ricordata che ancora una volta avevo vinto io

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La settimana in ospedale era passata velocemente,i punti alla gamba erano stati tolti e nonostante la cicatrice che sarebbe rimasta,ogni volta che l'avrei guardata mi sarei ricordata che ancora una volta avevo vinto io.

Ero stata costretta a restare a letto,ero tornata in quella che doveva essere la nostra casa,ero rimasta senza parole nel vederla completamente diversa,era stata arredata e sistemata rendendola diversa da come l'avevo vista prima della mia partenza a Londra

Aaron si era impegnato,sapevo quanto si fosse dedicato insieme a jack e peter per rendere questo posto un luogo dove poter vivere insieme

Avrei voluto che le cose fossero andate in maniera diversa,che il mio rientro da Londra non fosse stato così turbolento e che la nostra vita non avesse avuto tutti questi problemi

-"mamma-" incontrai lo sguardo di haeven correre verso di me e saltarmi in braccio

-"haeven piano,così le fai male scendi-" Aaron la rimprovero mettendola di lato a me,il mio rapporto con lui era cambiato,sapevo che aveva accettato la gravidanza ma non era ancora riuscito a togliersi la preoccupazione di poterci perdere

Mi trattava come un qualcosa di estremamente delicato,come se potessi rompermi da un momento all'altro,sapevo della mania di Aaron,sapevo quanto fosse testardo e non poter fare neanche un passo senza il suo aiuto per me era estenuante

-"non mi fa male,vieni qui piccola peste mi sei mancata-" la presi in braccio abbracciandola,chiusi gli occhi ispirando quell'odore di talco che mi era mancato,un odore che tra pochi mesi sarebbe stato in quasi tutte le stanze per l'arrivo del mio bambino.

-"tu bua?-" la piccola mi indicò la coscia scoperta con sopra un cerotto,passo la manina in maniera dolce facendomi una carezza

-"non più piccola,adesso non fa più male-" le accarezzai la guancia pensando alle parole di Julie,mi aveva chiesto di occuparmi di sua figlia,di amarla e di continuare perché entrambi avevano bisogno di me,e adesso sapevo che lei stava trattando la mia di bambina come una figlia,che nonostante tutto io sarei dovuta stare serena e pensare che in qualche strano universo lei adesso era felice con mio fratello e Julie

-"sai haeven-" mi sistemai meglio mettendomi seduta,notai lo sguardo di Aaron seguirmi in ogni movimento ma stavo bene e doveva lasciarmi un po' di pace -"vorrei tanto andare giù sul divano e darti il regalo che ti ho portato,in più c'è anche una sorpresa per te che so che ti renderà felicissima-"

Osservai la piccola battere le mani elettrizzata iniziando a saltare sul letto

-"il medico ha detto di restare a riposo-" ed ecco che iniziava con la predica

-"il medico ha detto che posso continuare la mia vita in maniera normale,devo solo evitare di fare sforzi e di restare lontano dallo stress,non ha mai detto che io debba stare per altri otto mesi in un letto-" sollevai le coperte per alzarmi,col passare dei giorni la gamba non mi faceva più male e riuscivo a camminare senza il bisogno di appoggiarmi a qualcosa

Travolta Dall'OscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora