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18 Febbraio 2023

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18 Febbraio 2023

<<Buongiorno>> Andrea salutò Charles appena sceso di casa per la loro corsa mattutina <<Buongiorno!>> gli sorrise e iniziarono a correre insieme <<cosa mi racconti questa volta?>> Andrea ridaccchiò dopo quella domanda <<Con Emma come va?>>  Charles sorrise <<Bene, ci scriviamo>> il suo amico annuì <<Hai intenzione di fare qualcosa?>> continuò Andrea. <<Non lo so, oggi la porto a vedere Monaco da lì>> indicò sopra una montagna, dove lui e andrea si stavano dirigendo di corsa, era il loro solito punto dove fermavano la corsa e poi scendevano giù. <<La sera?>> il monegasco annuì <<Wow, vuoi farla innamorare>> Lo fece ridere <<Smettila>> Risero insieme prima di continuare a parlare della prossima stagione, di come Charles si sentiva pronto per il Bahrein e della mancanza che provava nello stare in una monoposto rossa.
Quando arrivarono a Tête de Chien, guardarono per un po' il panorama per poi scendere e tornare a casa.
Si salutarono e Andrea ricordò il pranzo a Charles, che sorrise alzando il pollice.
Quando entrò in casa si diresse verso il bagno, fece una doccia di una decina di minuti e iniziò a prepararsi perché aveva un appuntamento importante, aveva da registrare una pubblicità alle 12 e si mise una tuta nera con cappuccio, prese il suo telefono, le chiavi ed uscì di casa.

Rimase lì per circa un'ora e mezzo, tornò a casa e mandò un messaggio ad Emma, prima di calare la pasta.

Stasera passo a prenderti alle 19, tieniti pronta

Lei stava preparando il pranzo per lei e il nonno, aveva il telefono sul tavolo da pranzo già apparecchiato per due, sapeva che stasera sarebbe uscita con Charles perché glielo aveva accennato, ma non sapeva ancora a che ora, quindi quando sentì la notifica arrivare si precipitò a guardare il suo telefono e sorridere al messaggio.

A dopo allora, Hervé

Lui sorrise al nomignolo, lei ancora non sapeva della storia di suo padre, non avevano avuto dei momenti abbastanza intimi per parlarne, era sicuro che oggi sarebbe stata la giornata giusta, si conoscevano da soltanto un mese ma lei era stata la prima a conoscerlo come Charles, e non come Pilota della Ferrari, e lui era felice che lei non seguiva quello sport, ma allo stesso tempo sapeva quasi più di lui parlando di motori.

Dopo aver mangiato si guardò un film sul suo divano e poi passò del tempo a suonare il pianoforte, amava farlo ma con la sua routine frenetica non aveva mai abbastanza tempo. Ormai si erano fatte le cinque e mezzo e iniziò a prepararsi, decise di indossare dei jeans scuri, sul grigio quasi nero, e una camicia di lino bianca. mise al collo la sua collana preferita e i suoi anelli che aveva appoggiato sul comodino, quando arrivò la preparazione che costava la maggior parte del suo tempo, i capelli.
Passò quasi mezz'ora davanti quello specchio e si arrese lasciandoli disordinati come li aveva trovati.
Sospirò, lasciando che l'ansia abbandonasse il suo corpo. <<Pronto>> annuì a se stesso, prese le chiavi della sua auto e uscì di casa chiudendo la porta a chiave.

La ragazza si era messa un top nero di pizzo e un paio di jeans chiari, come giacca aveva indossato una nera di pelle e le sue solite converse, questa volta del colore del top.
Non sapeva minimamente dove doveva andare quindi si era vestita abbastanza comoda.
Alle 19 precise il monegasco bussò alla porta, diede un veloce bacio sulla guancia al nonno e lo salutò prima di aprire la porta.
<<Ciao nonno!>> fece un gesto con la mano e si girò verso la porta, trovandosi Charles sorridente. <<Ciao>> gli sorrise <<Mia Juliette, andiamo?>> domandò e lei annuì, uscendo dalla porta.
Entrò in macchina dopo che Charles le aprì la portiera, la bionda non riusciva a smettere di sorridere.
<<Dove andiamo?>> gli chiese una volta entrato in auto <<Vedrai>> le fece l'occchiolino prima di accendere il motore, che ogni volta le faceva venire i brividi.

<<Odio le sorprese>> sbuffò <<Non è vero, le ami, odi aspettare>> la corresse, e aveva esattamente ragione, ma non lo ammise ad alta voce.

Durante il viaggio parlarono del più e del meno, quando arrivarono ad un punto in cui non si potrva più andare con la macchina scesero e camminarono vicini.
<<Fa parte della guida turistica?>> lui annuì <<Da qui si vede tutta Monaco.>> disse il moro quando arrivarono in cima, lei sorrise come una bambina e lui continuava a guardare lei e non la vista mozzafiato.

Click. Emma non pote' fare a meno di scattare una foto al panorama.

<<È bellissimo>> uscirono soltanto queste parole dalla bocca della bionda, che era aperta formando una leggera O.
<<Non è più bello di te stasera>> fortunatamente era buio, perché Emma si sentiva andare a fuoco.
<<Credi che farci incontrare era scritto nel destino?>> La bionda si girò verso il monegasco, che la stava già guardando.
<<Credo di si>> annuì, per poi sorridere.
La ragazza tornò a guardare le luci di Monaco, che le riflettevano negli occhi rendendoli luminosi.
Anche Charles spostò lo sguardo verso il panorama, appoggiò gli avambracci sul muretto davanti a loro e iniziò a pensare.
<<Non credo nel destino>> riflette' Charles ad alta voce <<No?>> lei domandò, e lui scosse la testa. Emma si Appoggiò al muretto guardando il mare prima di fargli un'altra domanda. <<Perché?>> lui sospirò prima di rispondere <<Perché se esiste è un bastardo>> lei corrucciò le sopracciglia, rimanendo in silenzio per farlo continuare.
<<Ho perso mio padre, per colpa del destino, anche il mio padrino e un mio amico>> Lui continuava a guardare giù, le luci della città che ha sempre amato.
Lei era rimasta in silenzio, si era leggermente irrigidita quando Charles aveva menzionato l'argomento "morte".
Non voleva dire niente, appoggiò la sua mano sinistra sulla schiena del ragazzo, iniziando a carezzarlo dolcemente, lui era sicuro di avere gli occhi lucidi.
Charles si staccò dal muretto e abbracciò la ragazza senza dire niente, lei colse il messaggio e ricambiò subito.
<<Non devi parlarne per forza>> gli accarezzò i capelli <<Voglio che tu conosca me e anche i demoni che mi perseguitano da anni>> Tirò su col naso.
<<Charles..>> lei si allontanò un po', facendo toccare le loro fronti.
<<Vieni in Bahrein con me>> le disse, le iniziò a battere forte il cuore, le sembrava di averlo in gola. <<Si, va bene. >> annuì, sorridendo.
<<Emma, voglio baciarti però allo stesso tempo voglio andarci piano con te>> lei poteva giurare di star per avere un infarto, annuì velocemente e lui appoggiò le sue labbra sulla fronte della ragazza.
<<Tutto quello che desideri.>> gli disse e lui sorrise, facendo formare le due fossette ai lati della sua bocca.

Erano felici, a loro bastava quello.

Eccomi con un nuovo capitolo!🫶🏻Prima di tutto voglio ringraziarvi di tutte le letture e di tutte le stelline✨La gara di ieri

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Eccomi con un nuovo capitolo!🫶🏻
Prima di tutto voglio ringraziarvi di tutte le letture e di tutte le stelline✨
La gara di ieri..non ho parole. Davvero vorrei dimenticarla. Charles nell'intervista dopo la sua "gara" (se così si possono chiamare tre curve) si è arrampicato sugli specchi. Secondo me ha sbagliato lui, ma non voglio più parlarne.
È sembrato uno show e l'unico che ha vinto questo gran premio è stato netflix.
Spero che comunque questo capitolo ci piaccia..magari vi solleva l'umore, che a me è a terra. Sono felicissima del podio di Lewis però, l'unica cosa positiva.
Lasciate una stellina se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate 🏆❤️

Destinati [Charles Leclerc] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora