𝐜𝐡. 𝐨𝐭𝐭𝐨 | 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚.

303 13 0
                                    

Luke dormiva e di tanto in tanto aveva qualche spasmo. Magnus era davanti la tavolo e mischiava la pozione mentre guardava Clary disegnare.

«Certe volte è come se la mia arte, i miei ricordi e la mia vita siano spariti con il Demone della Memoria.»

Kyle era stesa sul divano libero a leggere uno dei tanti libri della libreria di Magnus e seguiva la conversazione con le orecchie, intervenendo quando lo riteneva opportuno.

«Clary» la richiamò la bionda poggiando il libro «La tua arte, tutto quello che sei è ancora qui con te.»

«Tua madre sapeva che saresti diventata come sei» disse lo stregone.

«Ma voleva evitare che lo diventassi.»

«Ed è per questo che devi scoprire perché sei qui» affermò Magnus.

«Scoprirlo mi farà riavere mia madre?»

«È l'unica ragione per cui Luke è stato così irremovibile sul volertelo raccontare» le rispose.

Mentre Kyle stava parlando con Alec, Luke si era ripreso per qualche minuti e fece giurare a Magnus che avrebbe raccontato tutto a Clary.

«Credo che sia arrivato il momento che tu ci dica cosa Luke voleva tanto raccontare a Clary» fece Kyle guardando Magnus.

Qualsiasi cosa fosse doveva essere importante e qualunque informazione poteva essere decisiva.

Per sconfiggere un nemico, bisogna conoscerlo, altrimenti sarà lui a distruggere te.

Magnus lasciò il mestolo, si sedette su una poltrona e cominciò a raccontare.

«Quando venni a sapere di tuo padre nel periodo in cui lui e Jocelyn si misero insieme, molto prima della rivolta e del Circolo, Valentine aveva portato il nome dei Morgenster ad essere sinonimo di virtù. Due anni dopo era già sinonimo di devastazione. Jocelyn si accorse delle prime avvisaglie: Valentine iniziò a uccidere i Nascosti e i loro corpi non furono mai trovati. Noi eravamo con il Clave da secoli.»

«Possibile che non gliene importasse?» domandò Clary stupita.

«Era ossessionato dal garantire la purezza del sangue. Era convinto che le impurità minacciassero la pace.»

«Era lui a minacciarla» borbottò disgustata Kyle.

«Le azioni dei folli non hanno senso, sono guidate dall'odio e lui odiava noi per le nostre doti che lui non aveva. Un tale odio da ucciderci tutti» disse Magnus, anche lui con un'espressione di disgusto sul volto.

«Da quando mia madre è stata rapita e io faccio parte di questo mondo i Nascosti mi hanno sempre aiutata senza neanche pensare alle conseguenze. È possibile che Valentine non ci abbia visto nulla di buono?!» Clary era scioccata dal comportamento che suo padre aveva con gli altri membri del Mondo Invisibile.

Magnus aveva in mano il disegno che Clary aveva realizzato durante il suo raccolto. Aveva rappresentato un ragazzino con due piccole corne ai lati della testa che veniva trafitto al cuore da una lunga spada.

«Era accecato dalla sua ambizione.»

«Allora perché il Clave non l'ha fermato?» chiese Kyle.

«È stato molto arguto» rispose Magnus «Lui e i suoi seguaci convinsero il Clave che i Nascosti avevano ucciso durante le missioni speciali e quindi, in qualche modo, avevano infranto gli Accordi.»

Lo stregone si alzò aumentando il tono di voce «Era tutto completamente falso.»

«Come hanno fatto a credergli?» domandò Kyle veramente sconvolta da quello che stava sentendo.

LITTLE ANGEL , a. lightwood¹ | it. version Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora