𝐜𝐡. 𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨 | 𝐦𝐚𝐠𝐧𝐮𝐬 𝐛𝐚𝐧𝐞 - 𝐢𝐥 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐧𝐞.

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Kyle e Alec si separarono dal resto del gruppo e raggiunsero il loft di Magnus.
Gli Shadowhunters di Valentine era arrivati e avevano messo a soqquadro l'intero appartamento.

«Sicura di non aver sbagliato?» domandò Alec che aveva seguito la ragazza senza fare storie.

Kyle non dovette rispondere: sentirono un tonfo e arrivarono nella stanza in cui si trovava Magnus. Lo stregone stava combattendo contro due membri del Circolo.
Kyle non aspettò a reagire: prese uno dei due coltelli che si era portata con sé e lo lanciò contro uno dei due uomini colpendo al torace. Alec atterrò l'altro con una freccia. Infine Magnus emise un'onda di magia che uccise entrambi gli uomini.

«Cotto a puntino» ironizzò Kyle.

«Più media cottura» la corresse Magnus.

Successivamente lo stregone raggiunse i due nephilim facendo scivolare il suo sguardo su Kyle, poi su Alec e nuovamente su Kyle.

«Non credo che nessuno ci abbia presentati, io sono Magnus Bane.»

«Alec Lightwood.»

«Kyle Marshall.»

Magnus riportò i suoi lucenti occhi da gatto sulla figura della ragazza. La stava ispezionando come la polizia fa con un possibile sospettato. Il suo comportamento infastidì Alec e non di poco.

Borbottò qualcosa e parlò «Dobbiamo raggiungere gli altri.»

«Certo» affermò il sommo stregone «Seguitemi.»

Kyle fece per seguirlo, ma lo Shadowhunter la fermò.

«Quel coltello da dove viene? Non ricordo che ne avessi preso uno.»

Con lo sguardo di sfida sul suo volto Kyle alzò il bordo della sua gonna e gli fece intravedere il secondo coltello.

«Credevi che vi avrei seguito qui senza portarmi nulla dietro?»

«Certo che no» disse «Ma pensavo fossi furba abbastanza da non farti scoprire.»

«Se non fosse stato per la situazione sarebbe rimasto al suo posto» controbatté Kyle raggiungendo Magnus nel salotto del loft.

Ad attenderli c'erano già Isabelle, Clary e Jace.
Magnus si diresse immediatamente verso la rossa e nel mentre Isabelle le raccontò di come Clary aveva difeso una piccola strega.

«Tenetevi forte. Stiamo per muoverci» annunciò Magnus.

Iniziò a muovere le sue mani e una luce blu fu spigionata, cambiando la location del loft trasportandoci vicino al ponte di Brooklyn.

«È inevitabile: dopo ogni trasloco mi viene voglia di riarredare» spiegò Magnus mentre aggiustò il tavolo con il piede.

Si voltò poi verso Isabelle e prese dalla tasca il ciondolo dell'istituto.
«È giusto ricompensare chi ti ha offerto un servizio. Grazie per aver protetto gli stregoni.»

«Non posso accettare.»

«Si che puoi» le rispose ovvio mentre la agganciava al suo collo «I Lightwood indossano questa collana da generazioni e poi sarebbe ridicola su tuo fratello.»

«Vogliamo invocare il Demone della Memoria?!» domandò Clary seccata.

«Non prendere questa decisione alla leggera, i demoni sono imprevedibili» la avvertì Kyle.

«Imprevedibili e mortali se parliamo di un Demone Superiore» aggiunse lo stregone.

«Farò qualsiasi cosa per riavere mia madre» affermò Clary «Chiama quel demone.»

LITTLE ANGEL , a. lightwood¹ | it. version Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora