𝐜𝐡. 𝐮𝐧𝐝𝐢𝐜𝐢 | 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐢 𝐢𝐧 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐨.

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La Coppa Mortale era uno degli oggetti più belli che Kyle avesse mai potuto osservare.
Luminosa come un raggio di luce e dorata come il sangue degli Angeli, la Coppa Mortale si poteva paragonare a un pregiato bicchiere di vino.

Dopo averla tenuta in mano Kyle la ridiede alla Fray, la quale la ripose all'interno della carta dove sarebbe stata al sicuro.

Tutti loro erano ancora ammaliati dallo Strumento Mortale a eccezione di Alec, il quale era preoccupato per un possibile attacco all'istituto.

«Nessun Nascosto può entrare nell'istituto» disse Jace cercando di farlo rilassare un po'.

«Almeno non senza l'invito di uno shadowhunter» precisò Isabelle.

«Da quel che so Valentine è uno Shadowhunter» affermò Alec voltandosi verso gli altri.

Per un momento i suoi occhi sguizzarono su Kyle seduta sul bordo di un tavolo di vetro.

«La Coppa non è al sicuro qui, dobbiamo darla al Clave.»

«Scusate credo non di non aver capito» esclamò la bionda richiamando l'attenzione di tutti «Dopo tutto quello che quella Coppa ci ha fatto passare tu vuoi cederla in questo modo al Clave?»

«Oltre questo è l'unica chance che ho per ritrovare mia madre» la sostenne Clary stringendo la carta tra le mani.

«Hanno ragione loro» disse Jace interrompendo il silenzio.

Kyle lo guardò sorpresa. «Hai appena detto che abbiamo ragione?»

«Non è questo il punto Ky» esclamò Jace puntandolo il dito contro quando vide un sorriso da parte della bionda.

«Ti ho già detto di non chiamarmi così» gli ricordò lei.

«Sappi che continuerò a farlo» affermò tornando poi serio «Comunque, non possiamo dare ora la Coppa al Clave. Serve a noi, è la nostra mercé di scambio.»

«Alec so quant'è potente la Coppa, può creare nuovi Shadowhunters, controllare i Demoni e uccidere un mondano se la usasse per bere» cominciò a dire la rossa «Ma vi prometto che non permetterò a Valentine di metterci le mani sopra.»

«Ora hai anche la sua parola» lo ammonì Jace.

Alec sospirò e fece poi segno a Clary di seguirlo.
La portò nella sala addestramento e ripose la carta all'interno della stessa cassaforte dove aveva riposto il ciondolo di Clary.

«Allora» disse Kyle rivolgendosi ai due che erano rimasti «A cosa servono tutti questi monitor?»

«Principalmente li usciamo per individuare i demoni per la città, ma servono anche per controllare l'istituto e ciò che lo controlla» le rispose Isabelle.

«In che senso?»

«Se qualcuno si avvicinasse all'istituto noi lo sapremmo ancor prima che possano mettere piede qui dentro» spiegò Jace sedendosi sulla sedia accanto.

«Ingegnoso» disse Kyle.

La ragazza si poggiò al tavolo e prese il telefono.

LITTLE ANGEL , a. lightwood¹ | it. version Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora