Blackout

2. Mancato controllo

Molto bene, prima di procedere, che ne dite di riassumere un po'? Nello scorsa parte, nominata  [Lo stop alla vita] la vita del giovane Kyle Weder viene stroncata da un terribile cancro, portandolo a sua insaputa, verso la morte certa; accade però qualcosa di inaspettato, un ombra dall'aspetto tetro incrocia il ragazzo, che da quel momento in poi, non sarà più lo stesso.

Buona lettura.   -Il Dotto-

Giorno 1

Tutto procede come previsto, il paziente è stato trasferito senza problemi nella base sotterranea del quadrante Sud. Abbiamo cominciato con i test, il paziente non mangia né beve da 2 giorni ma non sembra subirne alcuna conseguenza; il prossimo test è sull'intelligenza, la prova scorsa è stata sull'udito con risultati strabilianti, il paziente è in grado di sentire il suono di un capello che tocca il suolo. Il presidente è già stato avvertito, il suo arrivo imminente alla struttura è confermato.

Moji finisce di scrivere il rapporto e si sieda alla scrivania dinnanzi a lui per rilassarsi quel poco che basta; essendo il responsabile dei rapporti, tra scartoffie e cartelle è facile stancarsi... "Allora, come andiamo?!" Moji sobbalza sulla sedia, una voce lo interrompe all'improvviso; dopo una risatina, dall'ombra esce uno scienziato "Che succede... ti manca l'aria? Sarà che siamo 150 metri sotto terra.".

Moji si alza per stringere con forza la mano dell'uomo -Maledetto bastardo, ahahahah, che piacere rivederti... quanto tempo è passato?- lo scienziato si accarezza la lunga barba bianca  "Come puoi vedere, potrei facilmente essere tuo padre." i due ridono di gran gusto, essendo grandi amici.

Lo scienziato si chiama tenente George Trand, uomo di scienza molto appassionato, fratello di un famoso generale militare; fin da piccolo contro la strada bellica imposta dai genitori, detesta la guerra e sempre lo farà, nonostante ciò è molto legato al fratello che invece ha scalato fin in cima alla montagna ed ha donato ai genitori la vista di un generale di successo.

Tutti nel laboratorio lo chiamano Dr. Gigh per rispetto, è ormai risaputo che non vuole avere nessun legame con il mondo militare. Indossa un paio di occhialini rotondi, per proteggersi dalle luci dei macchinari, un camice lungo che ricopre il corpo, lasciando esposti solo un paio di stivali neri; soffre di una fastidiosa gobba e si trascina una lunghissima barba color grigio chiaro.

Il laboratorio sotterraneo è molto grande, quasi un labirinto per i novellini, un vero capolavoro tecnologico; tutti i corridoi portano al centro, proprio dove è presente la stanza più importante, la stanza del Cilindro. l'aria vibra di elettricità statica e aria condizionata.

Il Cilindro, un'invenzione magnifica, una gigantesca teca di vetro modificato, in grado di sigillare al suo interno suono e calore nel modo più efficace possibile; inespugnabile ed indistruttibile, con le pareti a senso unico spesse 50 centimetri. Il complesso sistema di schermatura impedisce a colui che sta all'interno di osservare l'esterno.