febbraio-marzo '22
Ho vissuto millenni senza tempo
nella dimensione della lotta
nel sentimento del contrario
Corpo e anima lacerati
da sanguinose contraddizioni
per morire di bene e di male
Separato dal principio d'amori sofferti
pie illusioni del mondo che fu
ho respinto le voci di coloro che sanno
Sono stato esiliato dal regno dei sensi
camminavo senz'accorgermi
che in realtà stavo correndo
Sono partito per lunghi viaggi
senza sapere di essere già tornato
Non amavo volare più in alto
e m'impegnavo a restar sempre ligio
ma primo nella vita è uno soltanto!
L'oracolo ha parlato, e questo ho udito:
"Necessario è per un corretto intendere
se tu mai conoscerai questi patemi
il linguaggio ch'io devo sottintendere
Lasciami in pace, ora, e va':
controcorrente è inutile che remi!
Tale è il circolo vizioso del sapere
che di futura disgrazia son questi i semi!"
Ho domandato a tutti:
ai veggenti, ai saggi, ai maestri e agli inermi
quale fosse la via da costruire
La rabbia prima e dopo il pianto
per scoprire che la strada che scendeva nell'abisso
era la stessa che mi riportava a casa