marzo '23
Catene arrugginite
di routine ed apatia
stringono i polsi
d'un'umanità violata
nei suoi animi profondi
Parole piatte e vacue
come strade di città deserte
Idee appassite come foglie
nel pieno d'autunno
cadute al suolo e lì dimenticate
Comunicazioni narcotiche
che spazzano via
ogni diversità e verità
Mari d'immagini sfocate
e suoni ripetitivi
E risona l'eco di voci estranee
che coprono i gemiti
di spiriti affranti e malati
Dissensi sepolti
sotto cumuli d'obbedienza
Le nostre menti sono vuote
come stanze in attesa d'affitto
Ma la coscienza e l'immaginazione
danzano allegre nel vento
del desiderio di vera libertà