Capitolo 9, l'arrivo di Asmodeo

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In qualche modo, la madre lo venne a sapere e per tutto il resto della settimana la fece seguire da una scorta di quattro soldati, in modo che non potesse uscire dal castello senza che lei lo sapesse.
Tutti i giorni Riax si svegliava all'alba per il gracchiare di Egel alla sua finestra e in poco tempo si abituò a quell'uccello come sua sveglia.

Ma dopo una settimana Egel non arrivò a svegliarla, e lei, stanca, dormì fino a quasi mezzogiorno. Quando scese nella sala delle colazioni trovò la madre che l'aspettava con sguardo torvo -non c'eri a colazione- la madre scrutò com'era verstita -e sei ancora in abito da notte. Vedi di darti una sistemata. In fretta. Gli ositi stanno arrivando- Riax ancora assonnata annuì, per poi dirigresi di nuovo verso la propria camera.
Come succedeva per ogni occasione importante, una delle sue sarte le aveva lasciato un vestito già pronto sul letto, quasi sicuramente commissionato da sua madre. La peculiarità di quest'ultimo era il colore, del più bel blu mai visto. Se lo mise, e poi si guardò allo specchio. Le spalle erano lasciate scoperte dal taglio del vestito, all'altezza del seno c'era un elaborato intreccio di corde, aggiustabile, e solo in quel momento Riax si rese conto che il vestito non era stato fatto su misura per lei. Guardandosi attorno vide per terra una busta bianca, e immaginò fosse una lettera per lei. Raccolse le lunghe maniche del vestito che interferivano con i suoi movimenti e si piegò a raccogliere la lettera, per poi sedersi sul letto e aprirla.

Davanti non c'era scritto niente, solo delle onde marine impresse con una cerino blu scuro, immaginò provenisse dalla famiglia Rogoel. Con l'indice alzò la parte sopra della lettera, rompendo il sigillo e aprendola. Dentro c'era una foglio di pergamena ingiallita e piegata con cura su cui si intravedevano delle scritte in inchiostro blu. Riax la tirò fuori a fatica, visto come la busta fasciava perfettamente il foglio, rendendo il suo passaggio difficile e fastidioso.
Quando finalmente ebbe tirato fuori il foglio piegato lo aprì e si mise a leggere.

"mia cara principessa, scrivo questa lettera ancora prima di incontrarvi, ma se la state leggendo vuol dire che siete la creatura più bella che io abbia mai visto.
Insieme a questa lettera vi dono un vestito creato con uno colori tipici del mio paese, il blu, che spero voi abbiate il piacere di indossare prima o poi.
Se ho fatto bene i calcoli ci vedremo tra un settimana, quindi aspetterò con gioia di rivedere i vostri occhi,
il vostro futuro marito
Asmodeo Rogoel"

Quando Riax finì di leggere aveva tutto il viso rosso dall'imbarazzo, sia per la lista di complimenti scritti di pugno da Asmodeo stesso, sia perchè iniziava a provare qualcosa verso quell'elfo tanto bello quanto curioso.
In fretta chiamò nella stanza una delle sue vecchie balie, che le strinse il corsetto del vestito e le legò i capelli in elaborate trecce che poi fissò sulla sua testa, rendendola molto simile a un personaggio di un libro che aveva letto. Il libro parlava di creature simili agli elfi, ma senza poteri o le loro peculiari orecchie a punta. Nel libro si parlava della storia di questa principessa che viveva nello spazio, e combatteva per proteggerlo dai cattivi.
Anche Riax avrebbe voluto combattere nello spazio, libera dalla madre e dai suoi impegni reali.

Si guardò allo specchio prima di uscire. Era tutto in ordine e pronto, quindi scese e si diresse verso la sala principale, dove i suoi genitori erano già lì ad aspettarla.
La madre la squadrò, cercando imperfezioni nel suo abito o nei suoi capelli -hai dieci minuti, vai a farti decorare il viso dalle serve- mosse la mano, l'ordine era stato dato.
Riax non apprezzava decorare il proprio viso, con gioielli e trucco, ma poteva capire perchè la madre voleva che fosse perfetta.
La sua balia le mise un pastura di ciliegi sulle labbre, rendendole rosse, e delle piccole pietre sotto gli occhi. Per sua fortuna la balia non ebbe tempo per truccarla oltre, perchè dalla camera in cui era sentì il rumore degli zoccoli sul vialetto, la famiglia Rogoel era arrivata.

Dalla camera corse fino alla sala grande, dove la madre con la coda dell'occhio la guardò male -appena in tempo- sussurrò, prima di girarsi e sorridere alla famiglia Rogoel, che stava entrando accompagnata dalle guardie.
Al contrario delle guardie reali del regno di Riax, vestite in argento di Arduin, un antico vulcano spento al ovest del continente, e con un pennacchio verde acceso sull'elmo, queste avevano armature candide e scintillanti, adornate con pietre azzurre e con intagli in cui erano rappresentate enormi creature marine e conchiglie. Attaccato alla cinctura c'erano due falci nerissime, che cozzavano con l'armatura.
Riax, con divertimento, notò che Asmodeo, appena uscito dalla carrozza, era più alto di ogni altra guardia.
Se Riax era vestita bene con quell'abito, Asmodeo era mille volte meglio. Il corpo era fasciato da un abito verde scuro, a richiamare i colori del regno della sua promessa sposa, nei capelli candidi si potevano notare intrecciate dei filamenti verdi, aggiungendo colore al tutto. Gli occhi erano decorati con delle linee verdi, richiamando la forma di una freccia, allungando la percezione dell'occhio.

-benvenuto principe Asmodeo, benvenuto nel nostro regno- la madre guardò dentro la carrozza, aspettando che il padre uscisse. -mio padre non è presente- Asmodeo fece un piccolo inchino di scuse -è da ieri notte che sta male, i medici pensano sia un intossicazione alimentare- Asmodeo non si alzò dal suo inchino finchè la madre non annuì e parlò -va bene, fortunatamente non ci sono documenti da firmare. Fate i miei auguri a vostro padre, spero in una guarigione veloce-
La madre si girò verso i servi, che subito scattarono e corsero a scaricare le valige presenti nella carrozza e iniziarono a portarle nell stanza preparata per il suo arrivo.
-principe Asmodeo, abbiamo fatto preparare una stanza vicino a quella di Riax. Questa sera ci sarà una cena in vostro onore, fino a quell'ora potete fare conoscenza con mia figlia nella biblioteca-

Elf's Crown, Il Regno Degli Elfi Delle ForesteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora