Il mio problema è che non riesco a vivere appieno il presente, sono costantemente proiettata verso un ipotetico futuro dove si concretizzano gli scenari più terribili che la mia mente possa realizzare. È così per qualsiasi cosa; per un lavoro, per un progetto, per la salute, per un amore. Tendo a farmi mille paranoie mentali su cose che non sono reali e che per il novantanove % delle volte non si realizzeranno mai. E mi domando, perché noi esseri umani siamo così dannatamente preoccuparti per il futuro e magari delusi dal passato da non riuscire a concentrarci su quello che abbiamo di più importante: il nostro presente?
Sono Jennifer Tyler, una matricola del Boston College e non faccio altro che rovinarmi la vita da sola con le mie mille paranoie. Credo che tutto ha avuto inizio quando ero piccola. Mia madre era molto malata e mio padre le disse che sarebbe andato a comprare le medicine ma non è mai più tornato. Fortunatamente per noi, lei si riprese, superò il brutto periodo e si rimboccò le maniche per crescere da sola una figlia di sei anni, io però da questa cosa, non mi sono mai ripresa. Ho sviluppato la sindrome della paura dell'abbandono. Dapprima verso mia madre, ad esempio quando mi lasciava a scuola avevo paura che non sarebbe più venuta a prendermi e siccome abitavamo lontanissimo e non ci sarei potuta tornare da sola, avevo imparato a memoria l'indirizzo da dire all'uomo del pullman nel caso questo mio incubo si fosse avverato. Passavo tutte le ore scolastiche con lo stomaco aggrovigliato in una morsa per la paura di non vedere mia madre fuori all'uscita. Ovviamente lei è sempre venuta, fatto sta che negli ultimi tre anni rimanenti prima della Middle School, quel pensiero non mi ha abbandonata un solo giorno. Credo che se dovessi mai rivedere mio padre, gli rinfaccerei senz'altro questa cosa così come molte altre. Per via di numerosi problemi di salute che ho avuto durante l'High school, invece, ho iniziato ad essere ipocondriaca, qualsiasi dolore mi conduceva ad un'ipotetica malattia fulminante che stando alle ricerche su Google colpiva una persona su mille e guarda caso i sintomi che leggevo di notte, con la luminosità al minimo del mio cellulare e la testa che viaggiava a mille, erano sempre gli stessi che avvertivo io. Ah la mente, che magnifica e complicata cosa. Ritornando a ciò che dovrei rinfacciare a mio padre, abbiamo al primo posto della top ten, il fatto che non riesca a credere nell'amore. Per me gli uomini hanno tutti la sua faccia, la sua voce e i suoi passi strascicati il giorno in cui è uscito dalla porta di casa e non ha fatto più ritorno. Ho avuto alcune relazioni ma nulla di serio, appena avvertivo che stavo iniziando a provare qualcosa mettevo fine io stessa alla storia, giocando d'anticipo, convinta che prima o poi avrebbe finito con lo spezzarmi il cuore. Ho appena chiuso da qualche settimana la relazione con Dan, il coinquilino di Dalilah, una delle miei migliori amiche. Dan mi piace, è un bravo ragazzo ma quando ha detto di volermi presentare alla sua famiglia durante le feste di Natale ho dovuto chiudere. Quindi sono felicemente single quando mi imbatto in Lui.
Sono in biblioteca con il naso su un libro di letteratura straniera e mi dirigo a passo svelto verso il tavolo che avevo adocchiato appena entrata, quando vado a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno. Il libro mi cade rovinosamente dalle mani finendo ai miei piedi e anche a quelli di chi mi è venuto addosso. "-Scusami, non volevo. Ti sei fatta male?" Alzo lo sguardo verso il tizio con lo strano accento e incrociando i suoi occhi, mi sembra di essere finita in uno dei tanti film romantici che ho visto su Netflix. Due grossi occhi azzurri mi fissano attraverso le ciglia scure e qualche riccio castano gli ricade dolcemente sulla fronte. Mi porge il libro e io per un attimo mi dimentico come si fa a parlare, poi mi schiarisco la voce e riprendo padronanza della mia lingua. "-No, sto bene. Grazie." Prendo il libro sfiorando per sbaglio le sue dita e quando lui fa per parlare di nuovo giro su i tacchi e vado via. Uno così bello non può che portare guai.
STAI LEGGENDO
Amici Amanti e...
RomanceJennifer Tyler è una matricola del Boston College che non crede nell'amore. Un giorno il destino la fa imbattere in Josh Pine, un nuovo studente bello e attraente, arrivato direttamente dell'Inghilterra. I due decidono di stipulare un patto: tra di...