CAPITOLO 18

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"-Josh, non ci credo! Sei venuto per il mio compleanno."
Mamma si alza e mi viene incontro stringendomi in un abbraccio. La stringo a me guardando oltre la sua spalla Queen, che se ne sta seduta come se niente fosse a casa mia, quando ci siamo lasciati molti mesi fa, prima che partissi per il college. Ha tagliato i capelli dall'ultima volta che l'ho vista. Ciocche ondulate castano scuro le arrivano appena sopra le spalle. Mi guarda con quei suoi occhi neri che un tempo amavo e un sorriso sulle labbra che mi fa rabbrividire. Non so cosa ci faccia qui ma non ho intenzione di farla rimanere un minuto di più. "Auguri Mamma." Le stampo un bacio sulla testa. "-Cosa ci fa lei qui?" Chiedo con una nota di nervosismo nella voce. "-Josh, Queen mi ha raccontato tutto. Mi ha detto che vi siete sentiti in questi mesi e che vi siete rimessi insieme. Oggi è venuta per farmi gli auguri e per sapere il tuo indirizzo esatto. Voleva farti una sorpresa ma a quanto pare l'hai fatta tu a noi. È così bello averti a casa caro." Rimango a bocca aperta per la storia inventata dalla mia ex, quando mi volto nella sua direzione me la ritrovo davanti e così mi coglie del tutto impreparato. Mi butta le braccia al collo stampandomi un bacio sulle labbra che devio non appena mi rendo conto di quello che sta facendo. "-Mi sei mancato così tanto cucciolo mio. Non mi aspettavo questa sorpresa." Dice sorridendo come se niente fosse. "-Infatti sono venuto qui per vedere mia madre." Rispondo brusco. "-Non essere così scortese Josh, vi lascio un attimo per parlare. Intanto vado a preparare il thè." Seguo mamma in cucina e cerco in tutti i modi di mantenere la voce calma.
"-È da molto che è qui?"
"-Sì caro, l'ho invitata a pranzo, non dovevo?"
"-Non preoccuparti ci penso io, dacci un minuto."

Ritorno in salotto e trafiggo Queen con lo sguardo. "-Che ci fai qui? Ci siamo lasciati, non ricordi?" Dico incrociando le braccia al petto per cercare di calmarmi. Lei è girata di spalle un po' china sul tavolino in cristallo vicino al divano, non appena sente la mia voce sobbalza leggermente e voltandosi si mette qualcosa in tasca. Ma non ci faccio più di tanto caso, in realtà non mi aspettavo di vederla questa settimana e devo dire che averla davanti dopo tutti questi mesi, a comportarsi come niente fosse dopo quello che ha fatto mi fa imbestialire. "-Mi manchi, ho sbagliato ho commesso un errore. Non ha significato nulla. Voglio solo te." Prima della mia partenza Queen mi ha tradito con il suo vicino di casa. Diceva di essere arrabbiata perché avevo deciso di andare via ad inseguire i miei sogni anche se le avevo promesso che ogni week-end sarei tornato. Quando lo sono venuto a sapere ho deciso di troncare. Chi tradisce per me non merita seconde opportunità ma ho troncato soprattutto perché mi sono accorto di non essere realmente innamorato di lei. Se fossi stato realmente innamorato mi sarebbe caduto il mondo addosso, invece dopo un giorno di amarezza avevo concluso di aver preso la scelta giusta nel voler partire, nonostante Queen avesse cercato di farmi sentire in colpa e convincermi del contrario. "-Credevo che mi avresti tradita una volta a Boston, ero arrabbiata per la tua partenza e ho commesso un errore. In questi mesi mi sono accorta di volere solo te. Non mi importa se posso averti solo nei week-end... ti ricordi com'era bello quando scopavamo a casa mia ogni fine settimana? Possiamo tornare a farlo, ti desidero tantissimo." Si avvicina cingendomi il collo con un braccio mentre con la mano destra scende a toccarmi il cavallo del pantaloni. Mi allontano velocemente. "-Non mi interessa cosa hai pensato e nemmeno che ti sei pentita. Noi due non stiamo più insieme e sono fidanzato ora. La amo molto più di quanto abbia mai amato te." Urlo queste parole e nel momento in cui le pronuncio capisco che non possono essere più vere. Sono completamente e follemente innamorato di Jennifer. Queen rimane scioccata, non si aspettava che stessi con un'altra. "-Tutto bene cari?" Mia madre entra con il thè nel salotto ma io non perdo tempo e mi affretto a parlare. "-Sì, tutto bene, Queen stava per andarsene."
La guardo e ha gli occhi lucidi, si alza e dopo aver salutato mia madre via via senza dire altro.

Racconto tutto a mia madre. Le rivelo del tradimento, perchè non sapeva del motivo della fine della nostra relazione. E poi le dico che sono fidanzato e innamorato di una ragazza. "-Chi è questa ragazza misteriosa?" Mi chiede con un sorriso sognante sulle labbra.
"-È bellissima mamma. Si chiama Jennifer, è bionda, ha chiarissimi occhi verdi. Andiamo così d'accordo."
"-Si vede che la ami, parli di lei come io parlo di tuo padre." Si rabbuia quando dice questo e il peso di tutti questi anni di assenza torna a gravare su di noi, ma è il suo compleanno perciò oggi non ho voglia di essere triste ricordando la morte di papà. "-Mamma andiamo a mangiare fuori, ti va? Festeggiamo il tuo compleanno come si deve." "-Va bene andiamo al Quo vadis."
"-Okay, vado a darmi una rinfrescata e scendiamo." L'abbraccio e poi vado nella mia vecchia camera a cambiarmi. Finisco di vestirmi e faccio una chiamata veloce a Jennifer. Risponde al terzo squillo. "-Ciao, ho fatto una promozione per le chiamate, cosi tu non paghi. Come va lì a Boston?" "-Tutto bene, sto studiando. Lì a Londra? Che ora sono?"
"-Sono le dodici e mezza." Dico ancora stordito dal jet leg.
"-Cosa farete di bello oggi per il compleanno di tua madre?" "-Andremo a pranzare in un posto, ci andavamo spesso in passato."
"-Tu cosa farai oggi?" "-Tra poco mi vedo con Dalilah e Chris, andiamo a mangiare qualcosa, niente di che." "-Adesso devo andare, ti amo." Rimane per qualche istante in silenzio prima di rispondere. "-Ti amo anche io Josh." Non ce lo eravamo mai detti in maniera così diretta ma tra la lontananza e ciò che è successo con Queen mi è venuto proprio spontaneo dirglielo. E sono felicissimo di averlo sentito dire anche a lei.

"-E così vi siete conosciuti in libreria. Molto romantico."
Dice mia madre dopo aver sentito il mio racconto, ovviamente ho tralasciato la parte che siamo stati amici di letto per un po' di mesi, le ho detto che inizialmente eravamo solo amici. "-Sì, la prima volta che l'ho vista è stata in biblioteca, fortunatamente qualche ora dopo l'ho ritrovata al mio corso di letteratura."
"-Quando il destino si mette in mezzo non ci sono ostacoli che tengano. Probabilmente siete destinati." Dice mamma tutta un sorriso.

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