CAPITOLO 10

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Josh sa di fresco, di menta e la sua acqua di colonia così familiare m'invade le narici mentre entriamo in casa spogliandoci senza interrompere il bacio. Josh si sfila la tuta e rimane in boxer, io tolto il mio body rimango nel mio completino di pizzo rosso. Viene verso di me prendendomi per le cosce e sollevandomi mi conduce in camera da letto, dove mi prende fino a portarmi al culmine del piacere per ben due volte. Esausti ci addormentiamo nudi dopo aver violato tutte le regole del patto.

"-Jen? Sei in casa?" La voce di Tiffany, la mia coinquilina mi fa svegliare e un mal di testa lancinante mi fa socchiudere gli occhi. Allungo il braccio per prendere il cellulare e vedere l'ora e tocco un corpo caldo e muscoloso. Sobbalzo e voltandomi vedo Josh completamente nudo dormire nel mio letto. Afferro il telefono, oggi è martedì, lui non dovrebbe essere qui. Piano piano la mia mente ricostruisce ciò che è successo la sera precedente. Io che mi ubriaco e mi faccio baciare da un ragazzo, lui che vuole portarmi di sopra contro la mia volontà. Josh che mi difende e mi riaccompagna a casa, io che gli dico che ci sono rimasta male nel vederlo con un'altra. Noi che facciamo sesso nel giorno non stabilito dal patto. Ieri sera abbiamo superato ogni limite.
"-Emm sì, sono a casa Tiffany." Rispondo farfugliando per via della bocca impastata dall'alcol bevuto la sera prima. Josh apre un occhio e un sorriso fa capolino sulle sue labbra. "-Hey..." Dice allungandosi e afferrandomi con il braccio destro e trascinandomi sul suo petto. Rimango impietrita, lui si protende e mi bacia sulle labbra per poi accorgersi che qualcosa non va. "-Tutto bene?" Chiede mettendosi a sedere e passandosi una mano tra i suoi bellissimi capelli ricci. "-Emm, no. Non va nulla bene. Cos'abbiamo fatto ieri?"
"-Non te ne ricordi? Eppure mi sembrava di capire dalle tue urla che ti fosse piaciuto parecchio."
Dice e un sorriso a trentadue denti gli si allarga sul volto al ricordo della notte appena trascorsa. "-So cos'abbiamo fatto, quello che intendo dire è che non dovevamo farlo. È stato un errore." Mi alzo e dopo aver indossato la biancheria intima prendo una vestaglia dall'armadio e la indosso. "- In che senso un errore? Io...ieri mi hai detto che hai provato gelosia nel vedermi con Mary, io provo lo stesso. Quando ti sei lasciata baciare da quel tizio mi è ribollito il sangue nelle vene. Sto benissimo con te, mi piaci molto credevo che avremmo potuto..." Anche lui si alza dal letto ed indossa i suoi boxer, la vista di Josh nudo mi manda in iperventilazione, distolgo lo sguardo per rimanere lucida.
"-Ti avevo avvisato che non volevo una relazione ma solo..."
"-Una scopata abituale? Io provo qualcosa per te e anche tu provi qualcosa per me, so che è così perché non possiamo andare oltre? Stare insieme?"
"-Ti ho già spiegato il motivo, non voglio soffrire quando finirà."
"-Io non sono lui, non ti farei mai del male, non ti abbandonarei come ha fatto tuo padre."
"-Mi dispiace ma non posso crederti, sei bello e intelligente, hai tantissime ragazze che farebbero la fila per stare con te."
"-Ma a me non interessa, io voglio te!"
"-Mi dispiace ma non posso..."
"-E quindi ora è finita non è così?" La sua voce trema visibilmente, mi schiarisco la gola prima di parlare e cerco di cacciare indietro le lacrime che stanno minacciando i fuoriuscire dai miei occhi. "-Siamo andati troppo oltre, non credo sia il caso di vederci ancora." Il suo volto triste assume un'espressione arrabbiata.
"La paura di soffrire non ti fa vivere appieno, stai commettendo un errore. Spero che prima o poi te ne renda conto." Dice questo per poi voltarsi e uscire dalla mia camera da letto sbattendo la porta e facendo un rumore pazzesco proprio come il rumore che fa il mio cuore che si spezza in tanti piccoli pezzi mentre lui va via.

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