CAPITOLO 16

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"-Quindi tu e Mary non state più insieme?" Gli chiedo proprio nell'istante in cui mi sta posando un bacio sul dorso della mano. Ormai l'adrenalina mi ha fatto smaltire l'alcol e mi sento estremamente lucida. "-Non siamo mai stati davvero insieme, siamo usciti un paio di volte, abbiamo studiato insieme ma non ha funzionato. Pensavo sempre a te." Lo dice in modo così spontaneo che mi si scioglie il cuore. "-Di te e Zac cosa mi dici? È innamorato di te, hai notato prima durante il gioco?"
"-Un giorno quando studiavamo insieme ha provato a baciarmi." Lo sguardo di Josh di fa più duro mentre aspetta di sentire il seguito. "-Non ho ricambiato e gli ho detto che lo vedevo solamente come un amico. La verità è che non riuscivo a togliermi te dalla testa." Arriviamo al suo appartamento e mi lascia la mano per prendere le chiavi. Una volta entrati si avvicina e prende a baciarmi tutto il viso. "-Cos'è cambiato? Cosa ti ha fatto cambiare idea e decidere di volere una relazione?" Lo guardo negli occhi e gli do un bacio a fior di labbra prima di parlare. "-Tu mi hai fatto cambiare idea. Questi due mesi senza di te sono stati terribili. Mi sei mancato tantissimo, oltre il tuo meraviglioso corpo e il tuo splendido viso, mi sei mancato proprio tu. La tua ironia, la tua allegria, le tue battutacce." Dico ridendo. "-Allora dobbiamo recuperare un po' di quel tempo perso." Dice avvicinando le mani alle mie cosce e facendo salire il vestito fino a sfilarmelo dalla testa. Gli sbottono la camicia e poi faccio altrettanto con la cintura dei pantaloni, li toglie velocemente gettandoli per terra insieme al resto dei vestiti. Si prende un momento per guardarmi, a differenza sua, sono completamente nuda ora, non indosso il reggiseno e prima in bagno, Josh ha strappato la mutandine quindi non le porto. Mi fa scorrere gli occhi per tutto il corpo e poi ritorna sul mio viso e l'espressione che ha, così dannatamente sexy mi manda in iperventilazione. Mi era mancato da morire vedere quest'espressione ogni qualvolta mi vedeva nuda.

POV JOSH

Sono innamorato di lei, questa è la verità. Ecco perché mi ha fatto così male quando mi ha respinto due mesi fa dicendo che non voleva una relazione. Adesso che è qui davanti a me, bellissima ed eccitata mi sembra di andare fuori di testa. "Credo di amarti" mi ha detto e poi ha confessato che le sono mancato e che si sente pronta per una relazione. Ed io non me lo sono fatto ripetere due volte. La desidero tantissimo ma non è solo questo. Con lei è diverso. Io mi sento diverso. Con Jen il tempo vola, mi sento me stesso, posso dare libero sfogo ai miei pensieri senza essere giudicato. La guardo venire verso di me e posare le sue dita fredde dapprima sulla mia spalla destra e poi lungo la mia schiena passando poi ai pettorali. La mia pelle si corsparge di brividi mentre mi tocca, reagisce immediatamente alla sua vicinanza. Lei si accorge della mia eccitazione e fa un sorrisetto sexy che mi fa gemere. Allungo le braccia e l'afferro per i fianchi attirandola a me, ci baciamo con trasporto e tra un bacio e l'altro, Jen allontana si qualche millimetro dal mio viso, lasciandomi percepire i suoi respiri sulle labbra. Mi avvicino nuovamente, mi bacia e poi si riallontana sorridendo e guardandomi le labbra si prende fra i denti le sue. Questo suo giochetto mi fa eccitare maggiormente tanto che la sollevo e la porto immediatamente in camera da letto dove affondo dentro di lei e infine raggiungiamo il culmine del piacere contemporaneamente.
Siamo distesi nel letto ancora nudi, guardo l'ora e noto che la mezzanotte è passata già da un pezzo. "-Buon anno nuovo." Le dico girandomi e baciandole il punto tra il collo e la spalla appena sopra la clavicola. "-Buon anno e buon compleanno." Mi dice lei, sporgendosi e sfiorandomi le labbra. "-Te ne sei ricordata?" Dico riferendomi al fatto che le avevo detto del mio compleanno durante le nostre prime uscite. "-Certo che sì, ti avrei preso qualcosa ma non immaginavo che la serata si sarebbe conclusa così, un po' ci speravo ma pensavo che sarei tornata a casa da sola e affranta."
"-Ed invece sono qui, sei tu qui. Non voglio nient'altro, sei tu il mio regalo di compleanno." Dico baciandole dolcemente la testa e respirando il profumo fruttato dei suoi capelli.

"-Ho fame, cuciniamo qualcosa?" Dice Jen alzandosi d'un tratto. Voglio prepararti una cena per festeggiare il tuo primo compleanno insieme. Tu mi hai fatto un regalo così bello quando è stato il mio." Dice sventolando il braccio per farmi vedere che porta ancora il braccialetto che le ho regalato, quello che contribuiva a salvare una specie a rischio. "-Che ne dici di un bel piatto di spaghetti con il sugo? Adoro la cucina italiana."
"-Anche io, che spaghetti siano allora. Hai tutti gli ingredienti?" Annuisco alzandomi dal letto. Guardo Jen andare in salotto completamente nuda, indosso un paio di boxer puliti e una maglietta e la seguo. Quando arrivo nella stanza, ha indossato la mia camicia nera. Le arriva appena sotto il sedere, si è legata i capelli in una coda alta ed è vicino alla cucina intenta a cercare gli ingredienti. È molto sexy con indosso la mia camicia. Le vado vicino dandole una pacca giocosa sul sedere e lei mi fa la linguaccia, poi apro i cassetti e prendo due pentole, la pasta e la bottiglia di sugo e insieme ci mettiamo all'opera.

"-Non è identica alla loro pasta con il sugo però può andare." Dice Jennifer e io concordo in pieno. L'Italia è uno degli stati più belli del mondo. Ha tutto. Cibo ottimo, gente solare, varietà di paesaggi e tantissime località storiche. Ci sono stato una volta. Sono andato a Roma da adolescente in gita scolastica e ne sono rimasto molto affascinato. "-Un giorno andremo in Italia insieme." Dico, non appena lo faccio il suo volto si rabbuia, per un solo istante, poi ritorna a sorridere. "- Sì...sarebbe meraviglioso." "-Cos'hai pensato poco fa? Perché quell'espressione triste?" "Nulla, è tutto okay." Dice scuotendo la testa come per dire che era solo un pensiero. Ma per me è importante, deve capire che non sono come suo padre. "-Non sono lui okay? Non tradirò la tua fiducia, non ti abbandonerò, non lo farò, va bene? Ti fidi di me?" Mi guarda per qualche secondo negli occhi prima di rispondere e io trattengo il fiato per la paura che possa cambiare idea e possa lasciarmi ma poi mi risponde e lascio andare tutto il fiato che stavo trattenendo. "-Ti credo, voglio fidarmi."
Le bacio la fronte e poi i capelli avvolgendola in un abbraccio.

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