CAPITOLO 20

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La lezione del lunedì di letteratura è appena finita, Josh ha quella di lingue straniere ora, mentre io ho un'ora di buca. "-Ci vediamo a pranzo al Puddington bar?"
Dice appena usciti dall'aula, portandomi una ciocca di capelli ribelle dietro l'orecchio. "-Sì, vado a prendere i miei appunti nel tuo appartamento, gli ho dimenticati questo week-end che stiamo stati da te." Josh mi porge la chiave baciandomi sulla fronte. "-A dopo allora." "-A dopo."
Digli facendogli l'occhiolino.

Quando arrivo dinanzi al corridoio della confraternita vedo una bella ragazza con i capelli scuri che le arrivano poco sopra le spalle che se ne sta seduta davanti alla porta della stanza di Josh. Arrivo davanti a lei ed estraggo la chiave dalla tasca e faccio per aprire continuando a guardarla. Lei non appena vede che ho la chiave si alza spazzolandosi la polvere dalla gonna e balze blu."- Oh che fortuna, ho provato a suonare ma Josh non dev'essere in casa. Meno male che qualcuno doveva entrare sennò chissà fino a quanto avrei dovuto aspettare qui fuori."
Il suo accento londinese mi fa accelerare il battito e la paura di scoprire chi sia questa ragazza mi paralizza. Lentamente mi giro verso di lei e vedo che ha un sorriso a trentadue denti stampato sul volto. Allunga la mano nella mia direzione e la sento pronunciare le parole che mi fanno sprofondare il cuore nel petto. "-Io sono Queen, la ragazza di Josh...tu sei?"
"-...Non vi eravate lasciati?" Dico in poco più di un sussurro e penso che non mi abbia sentita ma invece deve averlo fatto perché mi risponde immediatamente. "-Sì, ma siamo tornati insieme questa settimana che è stato a Londra, ci siamo visti ed è bastato guardarci negli occhi per far scattare nuovamente la scintilla..." Mi sento male, il cuore batte fortissimo e ho come un macigno sullo stomaco. Non posso crederci che Josh mi abbia fatto questo, sopratutto sapendo quanto mi è costato lasciarmi andare. "-Non hai ancora risposto alla mia domanda, tu chi saresti? La sua coinquilina?" La sua sicurezza mi devasta, come se io non fossi all'altezza di Josh e lei non dovesse temermi minimamente. "-In realtà io e Josh...usciamo insieme." Mi faccio coraggio e glielo dico, mi ripeto che non può essere, che lui non mi farebbe mai una cosa simile, che deve esserci una spiegazione, tipo che la sua ex non ha mai superato la cosa e deve aver saputo di noi e voglia metterci i bastoni tra le ruote. "Oh cara, mi dispiace non ti ha detto che siamo tornati insieme quand'è tornato?" "-Non ti credo, perché dovrei, adesso gli mando un messaggio e gli chiedo spiegazioni." "-Posso dimostrarti che è tutto vero." A quelle parole il macigno che ho sul petto si fa un po' più pensate. Si fa largo verso l'ingresso e dopo avermi chiesto quale sia la stanza di Josh ci entra, violando il suo spazio e poco dopo quando estrae un foglietto da un suo paio di Jeans appesi nell'armadio, viola anche tutta la nostra relazione. "-Ecco la prova che cercavi." Afferro con mani tremanti il foglietto e leggo ciò che c'è scritto con un inconfutabile calligrafia da donna. "È stato fantastico, non vedo l'ora di venire a trovarti a Londra per recuperare il tempo perso."
"-Gliel'ho infilato nei Jeans dopo aver fatto sesso, il miglior sesso della mia vita mi era mancato così tanto in questi mesi." Mi porto una mano sullo stomaco e lascio andare il foglietto facendolo cadere per terra, dopo di che senza dire una parola esco dall'appartamento con il cuore a pezzi. Mi sembra di essere tornata bambina al giorno in cui mio padre ha abbandonato me e la mamma. Un dolore sordo si diffonde in tutto il petto e la gola mi si stringe in una morsa. Inzio a piangere e nemmeno me ne accorgo, prendo il telefono e mando un messaggio a mia madre, è ora di tornare per un po' a casa.

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