Cαριƚσʅσ 20

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Era la vigilia di Natale e Jisoo se ne stava in pigiama e calzettoni davanti allo schermo della tv, facendo zapping da un canale all'altro.
Cercava uno stramaledetto film che valesse la pena di vedere.
Voleva piangere, sfogare i sentimenti che sentiva ribollirle dentro ma che non riusciva ad esternare.
Un mix di solitudine, tristezza, apatia e incredulità.
Continuava a pensare a quanto le relazioni sentimentali facessero schifo: l'immagine di Yoongi tra le braccia di quello sconosciuto le passava continuamente per la testa, accompagnata dal fastidio provato la mattina seguente, quando lui l'aveva salutata augurandole "Buon Natale" , per poi raggiungere il suo presunto amore a Daegu.
Jisoo aveva abbozzato un sorriso di circostanza, proprio per non far trapelare nulla di quanto in realtà sapesse, mentre la bile le era risalita fin sugli occhi.
Jimin non meritava quella melma, quell'amore farsa che lui credeva unico e indissolubile.
Il pensiero che il suo migliore amico stesse sognando e progettando un futuro con quel Giuda le faceva bollire il sangue nelle vene.

"Yoongi io giuro che ti spezzo le braccia, poi le gambe, poi... poi....", pensava, stringendo tra i pugni i lembi della coperta grigia regalatale da Taehyung.

Il solo pensiero di vivere a stretto contatto con entrambi e di continuare a serbare per lei quella verità così scomoda le faceva percepire un senso di vero e proprio disagio.
Come avrebbe potuto fare finta di niente?
Doveva raccontare ciò che aveva visto a Jimin? Gli avrebbe rovinato la vita in due miseri secondi... oppure lo avrebbe salvato per sempre?
E se avesse travisato? Se quello abbracciato a Yoongi fosse stato un semplice amico e per salutarsi si fossero dati un bacio sulla bocca?
Magari nel mondo gay era una cosa ritenuta normale tra due amici...

"No Jisoo, sai quello che hai visto! Niente amici, è solo uno sporco traditore! Pensavo fosse una persona diversa...".

A trent'anni suonati ancora non riusciva a rassegnarsi all'idea che le persone spesso non sono come appaiono. Continuava a stupirsi delle maschere che tutti riuscivano ad indossare o dei voltafaccia che erano in grado di fare.
Il pensiero saettò verso Taehyung, la persona che più di tutte credeva di conoscere nella sua purezza cristallina. Lui era stato in grado di deluderla profondamente, rinunciando a tutto ciò che erano stati fino ad allora in un battito di ciglia.
Ma forse, riflettendoci bene, anche lei lo aveva deluso a modo suo, seppur senza averne l'intenzione.

"L'amore fa veramente schifo" fu questa la conclusione a cui Jisoo arrivò in quell'appartamento deserto di Seoul, davanti ad un televisore che trasmetteva solo volti felici, regali e pupazzi di neve.
Allontanò lo sguardo dallo schermo e lo puntò sulla pila di fogli che la cara dottoressa Kim le aveva lasciato da leggere durante le vacanze natalizie, che invece lei avrebbe trascorso bellamente sulla neve nella stazione sciistica di Yongpyong.

Si era allungata per afferrarli svogliatamente, quando la vibrazione del cellulare catturò la sua attenzione: una videochiamata di gruppo dalle sue amiche.
Jisoo non ci pensò due volte e accettò subito la chiamata.
Lo schermo si divise immediatamente in quattro quadranti: Lisa sorrideva in alto a sinistra, stretta in un maglioncino a collo alto color panna che contrastava con il rosso acceso delle sue labbra, Chaeyoung aveva i capelli biondi raccolti in una lunga treccia che le scendeva delicata sulla spalla destra e Jennie indossava un maglione rosso tipicamente natalizio e un paio di orecchie da renna alquanto ridicole.
Jisoo non riuscì a trattenere una risata.

«Ehilà!», esclamò Jennie, facendo muovere in modo buffo il cerchietto sopra la sua testa.

«Vedo che lo spirito natalizio si è impossessato del tuo corpo, Big Mama», commentò Lisa.

«Ci puoi scommettere! A quanto pare a Seoul il Natale non è ancora arrivato, invece», commentò sarcastica Jennie, fissando Jisoo di sottecchi.

𝑺𝒌𝒊𝒏𝒏𝒚 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝑺𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒅𝒊 𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora