Segreti

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La luce calda del sole entra dalla grande finestra della camera e l'ambiente si ricopre di essa mentre la fisso allo specchio, ha in mano il suo rossetto rosso di chanel, i suoi capelli emanano un profumo di casa e mi guarda mentre sorride con uno sguardo amorevole e pieno di affetto.

Camila "sei bellissima mamma"

Madre Camila "grazie amore"

Camila "da grande voglio essere bella come te"

Madre Camila "tu sarai sicuramente bellissima amore come lo sei ora"

Il mio cuore si ferma improvvisamente e vedo una luce molto forte entrare nella stanza mentre di colpo mi tiro su per poi con calma riprendere coscienza e ritrovarmi seduta sul letto con il respiro affaticato con gli occhi spalancati che fissano il vuoto.

Dopo qualche minuto in quella posizione mi ributto sdraiata sul mio comodo materasso, mi stropiccio gli occhi per cercare di svegliarmi, le mie emozioni prendono il sopravvento anche nei miei sogni e mi impediscono di isolarle per prendere coscienza del fatto che prima o poi sarò costretta ad accettare che lei se n'è andata, cosa su cui a volte mento sia a me stessa sia a gli altri.

Mi alzo e cerco di concentrarmi sulla realtà mentre prendo in mano il mio telefono, sulla schermata di blocco vedo il nome della mia playlist che ascolto quando sono triste o arrabbiata e questo mi fa ricordare meglio della sera prima, della litigata con mio padre e del mio dolore nel sentirmi isolata da tutto e da tutti, improvvisamente mi sento di nuovo tutte quelle emozioni addosso, nonostante le basse temperature solite di questi ultimi giorni di dicembre ho l'impulso di farmi una doccia, vado davanti ad essa è mi tolgo i vestiti che avevo addosso dal giorno prima e dopodiché salgo gli scalini per salire sul piatto.

Appena apro il getto ho la pelle d'oca nonostante sia calda, posiziono le mani sui capelli e li metto indietro mentre l'acqua scorre sul mio corpo come una cascata e lo riscalda completamente.

Chiudo gli occhi cercando di concentrarmi solo e unicamente sul momento, ma improvvisamente sento un vuoto nel mio cuore che me li fa aprire improvvisamente.
È un' emozione che non ho mai provato fino ad ora e mi mette una sensazione di pesantezza e tristezza, l'acqua scorre goccia per goccia mentre affogo nei miei pensieri.
Quando ho finito mi metto il mio accappatoio, quando per un secondo mi sembra di abbandonare quella sensazione ma essa mi inganna e ritorna.
Mi dirigo in bagno in cerca del mio asciugacapelli e mentre mi chino lo vedo, il braccialetto che mi aveva regalato mio padre qualche mese fa, lo raccolgo ricordandomi di quella sera, il momento in cui Liam mi prese la mano in quel bagno i brividi di spavento, mi sembra di rivivere quel momento ancora una volta.
Mi alzo e lo posiziono sul lavandino, quando trovò quello che stavo cercando torno nella mia stanza e mi asciugo con calma i capelli e poi quando ho finito mi metto una tuta.

Sento il mio stomaco brontolare preso dalla fame e a quel punto mi sistemo per scendere sicura che troverò sicuramente qualcuno nonostante l'ora a cui di solito dormono tutti come giusto che sia.

Scendo le scale e arrivata al piano di sotto mi dirigo in cucina, entro dal gigantesco arco e mi ritrovo il contrario di quello che aspettavo, tutto totalmente desolato.
Vado dritta all'isola su cui c'è posizionata una biscottiera sempre piena.
Inizio a mangiare con i gomiti appoggiati al bancone mentre osservo e mi chiedo se mio padre dopo ieri sera sia tornato, ma presumo di no.
Per provare la mia supposizione e per la curiosità di sapere cosa ci sia in quell'armadio decido di andare nella camera da letto che una volta doveva essere di entrambi i miei genitori ma che ora purtroppo è dove mio padre dorme raramente.

Attraverso il corridoio.

Apro la maniglia silenziosamente e mi intrufolo dentro, apro la porta scorrevole della cabina armadio e dopo che l'ho chiusa accendo la luce, davanti mi ritrovo dei vestiti meravigliosi, riconosco subito chi era il prioritario di essi.
Mia madre.
Erano ovunque, appesi alle gruccie negli armadi con le ante trasparenti, sulle mensole bianche addirittura uno coperto da un velo nero per proteggerlo dalla polvere su un manichino.
Per la curiosità lo scopro e non credo ai miei occhi, è il vestito da sposa di mia madre.
Nonostante il tempo è ancora bellissimo, mi guardo in torno e facendolo mi viene in mente il motivo per cui sono lì.
Mi avvicino ai cassetti e aprendo il primo il mio sguardo casca su un oggetto a me molto famigliare, sapevo che mia madre era abituata a conservare tutte le cose importanti però di questa mi sorprendo.
Il mio primo ciuccio avvolto in un fazzoletto di stoffa rosa con ricamato sopra il mio nome.

BROTHERS - prima parte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora