CAMILA
Liam guida velocemente lungo le trade più vicine al aeroporto, sono vuote, è sera e la vegetazione si muove in modo agitato, il mio cuore batte velocemente, non ho chiesto a Liam novità, non nè ho il coraggio, stiamo scappando ma non vogliamo pensarci, è l'ultima cosa a cui voglio pensare, le ultime ore non sono state ansiose, anzi sono state intense di emozioni e sensazioni piacevoli che ho cercato di godermi fino all'ultimo istante, anche se spero che non siano finiti.
Siamo sulla pista completamente deserta, solo le luci ci guidano verso il get che spero ci porterà lontani da qui, in un posto dove potremmo essere più liberi.
Forse ricominciando potremmo creare qualcosa di nostro, finalmente potremmo amarci senza nasconderci.Lui ferma la macchina e mi fa segno di scendere subito quando mi toglie la mano che fino a pochi attimi prima era posizionata sopra la mia coscia.
Io faccio come dice.
Il vento è molto forte e i miei capelli scuri volano all'indietro, anche la gonna bianca che ho addosso si alza lungo i merletti di pizzo lasciando nude le mie cosce sensibili al freddo portato dalle forti folate nell'aria.
Mentre io mi ero persa nei miei pensieri vedo lui camminare verso il jet, avvicinandosi sempre di più alle persone posizionate davanti ad esso, mi affretto a raggiungerli mentre cerco di tenere ferma la gonna.
Sono a due passi da lui mentre noto che sta stringendo la mano al comandante, mi immobilizzo notando i suoi occhi scuri posarsi sulle mie cosce scoperte, mi affretto a coprirle.
Penso che Liam non lo abbia visto o se lo ha visto ha fatto finta di nulla.Liam "bene"
Quando pronuncia questa parola capisco che è arrivato il momento di salire, lo seguo sui ripidi scalini, i miei stivaletti non sono molto comodi in queste circostanze.
Sono quasi arrivata all'ultimo scalino ma la mia concentrazione viene ostacolata da il suono di un telefono, quasi cado ma Liam si accorge della mia difficoltà e mi prende in tempo per un fianco, lo vedo passare i bagagli nell'altra mano mentre il telefono lo tiene tra il collo e l'orecchio, gli faccio segno di lasciarmi andare visto che ora sono in equilibrio ma lui non mi da ascolto e mi solleva.
Mi sento come la sera del gala, solo al pensiero di quanto è successo quella sera mi viene la pelle d'oca e mi sento umida tra le gambe, mentre lui mi posa lo nota e mi porge un sorrisetto, io come risposta rido imbarazzata mentre le guance mi diventano rosse, cerco di calmarmi quando si allontana, sicuramente un'aereo non è il luogo adatto, perciò è meglio che entrambi restiamo più calmi possibili, quando arriveremo in un posto dove fare una nuova vita non dovremo più trattenerci, il pensiero purtroppo mi fa l'effetto opposto e mi sento improvvisamente accaldata.
Vedo tornare Liam, ha lo sguardo rivolto verso il basso ed i suoi occhi chiari sembrano più cupi, questo non promette nulla di buono.
Si siede a fianco a me, non esito ad avvicinarmi, posiziono la mia mano sulla sua, e le pongo una domanda di cui ho paura di sentire la risposta.Camila "cosa c'è che non va?"
Lui piega indietro la testa e sospira.
Liam "bimba..."
Dal tono che usa quando pronuncia il mio soprannome mi preoccupa ancora di più.
Incrocio le sue dita nelle mie.Camila "cosa c'è che non va? Chi era al telefono?"
Sospira ancora, e non mi guarda, tiene i suoi occhi visibilmente afflitti che guardano sopra il soffitto. Cercando di convincerlo a parlare gli stringo ancora la mano, nella presa immetto tutta la tensione che il mio corpo prova.
Liam "era..."
Nel preciso istante in cui lui mi sta per rispondere l'assistente di volo annuncia che stiamo per partire e di allacciare le cinture di sicurezza, lasciandomi in attesa di una risposta che una parte di me non vuole sapere.
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BROTHERS - prima parte
RomanceCamila è la figlia di un'importante capo mafia. Suo padre dalla morte di sua madre per proteggerla fa un patto con un'altro capo mafia che aveva dei debiti con lui . Al posto dei soldi che gli doveva gli avrebbe dato i suoi tre figli maschi come pro...