Ciao isola del paradiso

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La mattina seguente veniamo svegliati da Pope che urla e farnetica.

"Un aereo, ragazzi quello è un aereo" dice.

"Ragazzi, ragazzi, forza svegliatevi" incita Cleo.

JJ è il primo che apre gli occhi.

"Jhon B alzati. Jhon B quello è un aereo" dice all'amico.

C'è frenesia, Pope e Cleo corrono ad accendere la sterpaglia che abbiamo posizionato sul punto più alto dell'isola per permettere un facile avvistamento qualora qualcuno avesse attraversato questo pezzo di mondo.

Io e Jhon B ci alziamo velocemente e corriamo verso la riva dell'oceano, da cui iniziamo a sventolare vistosamente le braccia.

"Ehi! Siamo qui!" urla Jhon B.

"Ehi! Aiuto!" urlo io.

Ma l'adrenalina si trasforma presto in senso di colpa.

Guardo JJ dietro di me. Accanto a lui c'è Sarah. Si guardano in silenzio e quando lui si accorge che lo sto fissando mi restituisce uno sguardo pieno di tristezza e di disillusione.

L'aereo, nel frattempo, sembra ignorarci – almeno finché non vira improvvisamente e si dirige verso la zona paludosa dell'isola.

"Ci ha visti, ragazzi ci ha visti" urla Jhon B.

Tutti corriamo in quella direzione, ma non posso fare a meno di osservare JJ per tutto il tempo.

L'aereo plana nella palude, unica zona con una distesa pianeggiante abbastanza lunga da poter accogliere l'atterraggio di un aereo. Ci fermiamo ad osservarlo da una piccola duna di sabbia ai limiti della palude.

Ho gli occhi fissi su JJ, il quale non riesce a ricambiare lo sguardo.

"Andiamo" mi dice a bassa voce, avviandosi verso l'aereo prima che lo facessi io.

Gli altri sono già corsi verso il nostro salvatore.

"Ciao gente, che ci fate qui?" domanda un uomo sulla quarantina, uscendo dall'abitacolo dell'aeroplano.

"Io sono Jimmy, continua. Che è successo? È affondata la barca?" domanda.

"No, in verità siamo saltati giù da quella di suo padre" dice Jhon B, indicando con una mano Sarah che gli restituisce un'occhiata truce.

"Già, i suoceri sono ossi duri a volte" risponde l'uomo.

Sarah e JJ si guardano di colpo e sembrano comunicare semplicemente con l'irrigidimento dei muscoli del viso.

"Ma non vi preoccupate, c'è Jimmy ora. Salite su, avanti" continua l'uomo.

"Beh, ragazzi. Lunga vita a Jimmy" urla Cleo.

"Quanti siete? Sei?" domanda l'uomo.

"Sì, siamo sei. Troppo peso?" domanda Jhon B.

"No... Beh, forse tecnicamente. Ma penso che questo piccolo bolide reggerà. Al massimo butteremo qualcuno in mare, no?" dice Jimmy, credendo di suscitare una risata che nessuno ha accompagnato.

"Già" dice Jhon B titubante.

Tutti iniziano a salire e io e JJ ci avviciniamo e incrociamo la strada di Sarah.

"Lo hai notato?" domanda lei a JJ.

"Sì, principessa. Non mi fido" risponde lui a bassa voce.

"Di che state parlando?" chiedo con un po' di insoddisfazione.

"Niente, tu sali e non preoccuparti" mi dice JJ passandomi avanti e salendo sull'aereo.

Io resto per un attimo ferma prima di salire.

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