Jordan

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Sono passati 3 anni da quando non vedo Natalia, l'ultima volta che l'ho vista è stato al pub.
Mi manca tantissimo, non ho saputo più niente di lei, so solo che non vive più a New York.
Da quando è andata via il mio mondo è crollato, mi manca ogni giorno di più.
I primi tempi sono stato male, non sono andato a lavoro per 1 mese, ma ora ho ripreso in mano la mia vita, insieme a mia figlia ormai 12 enne.
Nina, la madre di Nora è scappata poco dopo che Natalia è andata via, alla fine non stava morendo, le servivano solo dei soldi.
Dopo Natalia non ho frequentato nessuna ragazza, solo qualche scopata ma niente di più.
<< papà è tornata Natalia. Insegnerà alle medie>> dice Nora usciata da scuola.
Oggi è stato il primo giorno delle medie per Nora.
Mi scendono delle lacrime che cerco di nascondere.
<< mi ha chiesto come stai>> dice lei.
Il mio corpo inizia a tremare, le mani le sento sudare.
Come può tornare?? È andata via senza dare delle spiegazioni, mi è mancata, ma l'ho odiata.
Ormai è notte fonda ma io non riesco a dormire, penso costantemente a lei, è di nuovo qui a New York, sento il cuore battere fortissimo.

Sono le 8:05 del mattino, tra cinque minuti Nora entra in classe, ora siamo davanti scuola.
<< mi raccomando, fai la brava>> dico.
<< ok papy. A dopo>> dice lei scendendo dalla macchina.
Ad un tratto vedo in lontananza Natalia, l'ho rivista dopo 3 anni, è cambiata, è diventata più donna.
Non riesco a distogliere lo sguardo da lei. Vedo che ride mentre parla con una signora, io sorriso e penso a quanto l'ho amata.
Sono le 21:39 di sera, sono in ospedale, ho appena finito di fare una operazione ad un mio paziente, per fortuna niente di complicato.
<< grazie dottore, lei è il migliore>> mi dice.
<< quanti complimenti>> dico io sorridendo.
<< Dottor Miller serve il suo aiuto in sala 3, una bambina si è tagliata ad un dito e ha bisogno di alcuni punti>> dice l'infermiera.
Vado in sala 3 e vedo il volto di Natalia.
I miei occhi si spalancano e tutti e due siamo in imbarazzo.
<< che cosa è successo??>> domando io
<< si è tagliata con un pela patate>> dice lei
La bambina ha ancora le lacrime agli occhi, così mi avvicino a lei e le accarezzo la testa.
<< come ti chiami?>> domando io.
<< Vittoria>> dice lei.
<< mi fa tanto male>> dice sempre lei con la sua dolce vocina. 
<< ora lo guarisco ok?>> dico io sorridendole.
<< si>> dice lei.
Nel frattempo che le ho messo i punti si è addormentata.
<< grazie>> dice Natalia.
<< è tua figlia?>> dico.
<< si>> dice lei.
L'avevo già immaginato ma non volevo crederci. Ha una bambina, avuta tra l'altro poco dopo esserci lasciati.
<< bene. Vi auguro ogni cosa>> dico io freddamente andando via sbattendo la porta.
Quella bambina è la sua fotocopia, è bellissima, mi si è spezzato il cuore quando mi ha detto che è figlia sua, volevo costruire una famiglia con lei, avere tanti bambini insieme e amarci ogni giorno sempre di più.
Sono tornato a casa e sono distrutto, stasera Nora dorme da mia mamma poiché è venerdì e il fine settimana non c'è scuola.
Chiamo mia madre a telefono per sapere cosa fa Nora.
<< mamma, l'ho rivista>> dico.
Mia mamma aspetta qualche secondo prima di rispondere.
<< come ti senti?>> mi chiede.
<< sono distrutto, ha una figlia>> dico.
<< come una figlia? Quanto ha?>> chiede lei.
<< 3 anni, ed è uguale a lei>> dico io.
<< vedrai che anche tu troverai la felicità con una donna>> dice lei.
<< lo spero tanto mamma>> dico io riagganciando.

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