RAISSA
Eravamo entrambi stesi nudi sul suo letto, stanchi e appagati fin quando non decise di rompere quel silenzio.
«Penso dovremmo dire la verità» ed ecco ciò che temevo sarebbe successo
«James e ormai partito, perché vuoi rovinare tutto adesso?» mi alzai e presi i miei vestiti per rivestirmi.«Ma è mio figlio, Raissa ho iniziato a giocare un gioco troppo grande per me, non posso fargli questo» sbuffai mentre lui si alzò per avvicinarsi a me.
«Queste non erano le tue parole quando pregavi per avermi nel tuo letto Doron, sono anche incinta» lui annuì
«Lo so, ma non intendo più spacciarlo per il figlio di James essendo che è mio»Non mi resta altra scelta..
«Vuoi davvero dire la verità e lasciarlo insieme a quella sgualdrina? Ma non era vostra prigioniera?!»Lui scosse la testa quasi indignato dalle mie parole «Lo era, ma non più ormai. Raissa noi due potremo pur sempre regnare insieme»
Vuole rovinarmi tutto..Stavo iniziando ad andare nel panico più totale, non può farmi questo, non adesso.
Fu in quel momento che mi venne in mente la soluzione a tutti i miei problemi.«Hai ragione, regneremo insieme. Come una famiglia.»
Mi avvicinai al tavolo e presi due calici d'argento «Dobbiamo brindare»«Sono felice che tu l'abbia presa bene, ma ti ricordo che non puoi bere»
Annuì «Infatti berrai solamente tu, per entrambi»Senza farmi vedere tirai fuori la piccola boccetta e versai tutto il liquido nero nel bicchiere del Re, fortuna che Viktor sia riuscito a procurarmi il veleno di scorpione.
Gli passai il bicchiere e sfoggiai il mio miglior sorriso «A noi» lo bevve tutto in un sorso senza nemmeno preoccuparsi di che sapore abbia, e in poco tempo il suo corpo iniziò a paralizzarsi, di li a poco avrebbe avuto un attacco cardiaco.
«Non mi hai lasciato altra scelta... sogni d'oro mio Re»
Gli lascia un bacio sulla fronte e uscì in fretta dalle sue stanze assicurandomi di non lasciare traccia della mia presenza in esse.
Era fatta, il Re è morto e io non correvo più rischi.«Ti vedo piuttosto distratta, che succede?» Lidya mi scrutava attentamente in cerca di qualche indizio.
«Niente, va tutto bene, a che punto sei arrivata con il tuo compito?»
Lei sospirò portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
«Ci sto lavorando, Viktor e Vivienne ci procureranno l'occorrente per il tuo piano ma...»«Ma cosa?» sembrava titubante «Non dovevi vendicarti solamente con lei?» scossi la testa facendo una smorfia «No, uccidere sua sorella non mi è più utile. Voglio puntare in grande» presi un piccolo specchio e mi osservai il collo, i piccoli segni violacei lasciati da Doron erano ben visibili.
«Nessuno mi ha accettata qui, quindi perché risparmiare? Loro non l'hanno fatto con i tuoi genitori» riuscivo a usare il suo punto debole a mio vantaggio, grazie a questo l'ho potuta usare come meglio mi pare «Hai ragione, non meritano pietà» si alzò e uscì dalla stanza.
LINDA
La notizia della morte del Re sconvolse tutti, Edward e Iris erano a pezzi.
Io avevo visto e sentito tutto ma come avrei potuto dire la verità davanti a tutti in condizioni del genere.
Juliette era insieme a loro mentre cercava di consolarli mentre io non riuscivo ad avvicinarmi, non avrei mai potuto guardare Edward dritto negli occhi sapendo chi aveva ucciso suo padre.
«Juliette ho bisogno di parlarti» le feci cenno di seguirmi un po' più lontano dalle persone «Che succede?»
Non sapevo esattamente da dove iniziarle il discorso, i suoi occhi azzurri erano coperti da un velo di tristezza.«Il Re...»
«Ragazze... com'è potuto succedere?» Raissa ci raggiunse con gli occhi pieni di lacrime, se non sapessi la verità ci sarei cascata per davvero, Juliette non la degnò di uno sguardo «Sono così dispiaciuta che il mio povero bambino non potrà vedere suo nonno»
Come può far finta di niente dopo averlo ucciso lei stessa?«Di cosa volevi parlarmi Linda?» nonostante tutto la sua voce era dolce.
«Oh ehm..niente, magari ne parleremo più tardi»Una volta che Juliette si fu allontanata Raissa mi prese per il braccio portandomi in un corridoio desolato.
Si asciugò le lacrime e mi guardò indagatoria «Di cosa le dovevi parlare?» scrollai le spalle «Non credo questa cosa possa interessarti»
«Non credi possa interessarmi? Ti ho vista vagare per i corridoi sta mattina, più precisamente fuori dalla stanza di Edward»
Dove vuole arrivare?«Che grande dispiacere sapere che una serva ha una relazione con il principe, non mi costa niente urlarlo ai quattro venti, ti sbatterebbero fuori di qui all'istante» continuava ad atteggiarsi con altezzosità.
Non potei fare a meno di sorridere, il che sembrò darle sui nervi.
«Parlando di questa mattina, sono passata anche davanti a un altra stanza, ovvero la tua, chi era quella ragazza con te? Oh il suo nome era Lidya, bella squadra la vostra»
Spalancò gli occhi dopo aver udito le mie parole, come se avesse beccato una secchiata di acqua gelida in pieno viso.
«Questo è per dirti che non solo tu sai minacciare, stai al tuo posto e io starò al mio Raissa, e parlando di Edward...puoi dirlo a chi vuoi, non cambierebbe nulla» me ne andai lasciandola pietrificata al suo posto.
Non mi importava di ciò che avrebbe raccontato sul mio conto, ormai mi ero già prefissata di raccontare tutta la verità.
Era un Re biricchino.
R.I.P⚰️
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Dreams|| oltre ogni confine (2)
Storie d'amore𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘶 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘶𝘵𝘪. sequel di Dreams||seguendo il destino vi consiglio di leggere il primo libro così da comprendere i passaggi della storia 🔞