IL PRIMO INCONTRO

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Quel giorno si prospettava fantastico.
Mi svegliai alle 7 e mi feci una doccia, poi indossi una maglietta del Portogallo e una gonna di jeans + delle Convers rosse.
Indossai anche gli occhiali da sole rossi che avevo preso abbinati a Cri (lui li aveva verdi, così avevamo i colori del Portogallo)

Georgina quel giorno aveva deciso di portare i tre figli minori, ma allo stesso tempo aveva insistito per mandarmi con Cri.
Io e Junior uscimmo stranamente puntuali e accompagnammo mio fratello allo stadio per gli allenamenti.
Adoravo guidare la mia Mercedes rosa.
Ad ogni modo, io e Junior andammo in centro a Lisbona, dove c'era già il classico trambusto per la partita.
Con un po' di difficoltà arrivai a casa di Tatiana e Vanessa. Tatiana è la mia migliore amica, mentre Vanessa è la fidanzata di Cri. Mi piaceva molto il nostro rapporto.
Vanessa aveva 17 anni, e i capelli di un biondo perfetto. Adorava vestirsi bene e tutte le cose strane da ragazze, e soprattutto amava la mia macchina.
Poi c'era Tatiana. Eravamo migliori amiche da moltissimo. Lei aveva origini spagnole e aveva i capelli rossicci e gli occhi verdissimi. Non ho mai capito perché è stata single per così tanto tempo. Ammetto che non ha mai parlato un portoghese fluente, perché quando siamo sole parliamo sempre in spagnolo che è la mia seconda lingua.

Ovviamente mio nipote dovette fare lo stronzo anche con le mie amiche.
<<Allora, sei emozionata per vedere il tuo futuro ragazzo?>> mi domandò, più rivolto alle mie amiche che a me.
Era fortunato ad essere nel sedile dietro, se no lo avrei già picchiato.
Tatiana, nel sedile di fianco al mio, mi guardò scioccata.
<<Non fare quella faccia, Tati. Non è vero>> risposi calma <<Lui racconta sempre palle>> aggiunsi.
Vanessa ridacchiò.
<<E chi sarebbe questa presunta persona?>> mi chiese Vanessa.
Sospirai <<João Felix>>
Tatiana annuì <<Si ora capisco. È proprio il tuo ragazzo ideale. Stasera lo invitiamo fuori a cena?>>
Non provai neanche a protestare.
Ormai Junior e Tatiana si erano alleati.

Arrivammo allo stadio, e odio ammetterlo, ma
per tutta la partita osservai Felix.
Era piuttosto raro che mi piacesse qualcuno in realtà. Nella vita ero concentrata più sul lavoro che sull'amore.
Ovviamente João non mi notò, era molto preso a giocare e aveva anche segnato al 40'
La partita finì. Lussemburgo stracciato 0-6.
Io Vanessa e Tatiana ci allontanammo mentre i paparazzi facevano alcune foto alla famiglia di mio fratello.
<<Guarda!>> Vanessa mi strattonò la manica, e io mi girai per trovarmi davanti niente meno che João Felix.
<<Posso passare?>> ci domandò <<State bloccando il passaggio>>
<<João Felix!>> esclamò Tatiana.
Il ragazzo sorrise imbarazzato, forse aveva paura che gli avremmo chiesto una foto.
<<João!>> esclamò Cristiano jr avvicinandosi.
Non ci volevo credere. Tatiana si era messa d'accordo con lui per mandargli un segnale.
<<Hai tempo di uscire stasera?>> chiese Junior a João. Il ragazzo sembrò rifletterci un attimo, poi sorrise.
<<Posso portare un mio amico?>>
<<Certo>> si intromise Tatiana.
João sorrise ancora e poi si accordò con gli altri
per l'orario.
Quando se ne andò si girò più volte verso di noi e mi sembrò che guardasse me, ma non ne ero sicura.

La sera andai a casa con Tatiana e Vanessa a prepararmi.
Tatiana indossò dei pantaloni a zampa e un corsetto rosa, Vanessa indossò un top bianco con una mini gonna panna.
Io invece indossai un tubino nero, direttamente scelto da loro.
Non mi interessava di João. Nono.
Mi sarei solo divertita. Come sempre.

Vanessa andò a casa di Cristiano jr, da dove sarebbero partiti insieme ad un altro amico di lui.

Io e Tati ci dirigemmo direttamente al locale.
Era il classico posto pieno di trambusto, che in realtà non mi piaceva molto.
Fra l'altro era un locale privato, visto che Cri non voleva essere assalito dai paparazzi come al solito.
Andammo dal cameriere che ci diede il tavolo da
7 prenotato a nome "Ronaldo"
Ero piuttosto nervosa.

Ad un tratto vidi entrare João con un suo amico.
Lo riconobbi subito, Pablo Gavi.
La celebrity crush di Tatiana tra le altre cose.
<<Ciao ragazze!>> Gavi sorrise e anche Joao ci salutò con la mano. (In realtà lo spagnolo parlava un po' male il Portoghese)
Capii subito che João era quello timido della coppia.

Gavi e Tati iniziarono subito a parlare, mentre João rimase ad osservarli, piuttosto sorridente.
<<Bella partita ieri, Felix>> disse Tati ad un tratto <<Non ci hai viste ma eravamo in prima fila>>
João si voltò verso di me e accennò un sorriso timido.
Gavi roteò gli occhi sorridendo a sua volta.
<<Non mi sono presentato a te, perdonami. Ciao, sono Gavi>>
il ragazzo si rivolse a me.
<<Tania Ronaldo>>
Gavi sgranò gli occhi.
<<Sei figlia di Ronaldo? No aspetta. Sei sua
sorella! Si ho saputo che ti sei laureata in
medicina. E poi vedo sempre i post di Junior e...>>
Gavi ad un tratto sembrò imbarazzato e iniziò a guardare João, che in risposta lo fulminò con lo sguardo.
Non riuscii a trattenere una risatina.
<<Potrebbero avermi parlato di te>> concluse Gavi allusivo.
In quel momento Vanessa, Cristiano junior e l'altro suo amico ci raggiunsero.
João si alzò a caso e si sedette di fronte a me.
Ma che problema ha? Adesso mi viene troppo da fissarlo!
Cri jr si mise a capo tavola accanto a me e lui.
Stranamente João iniziò a parlare. Era molto simpatico e sembrava molto in confidenza con Junior.
Dopo un po' i due mi inclusero nella conversazione e parlammo per un po' di Cristiano, a cui
eravamo tutti e tre molto legati.
<<Quindi vivi da Ronaldo ora?>> mi domandò João.
<<No. Sto cercando casa. Sto solo aspettando che mi assegnino un lavoro>>
João annuì.
<<Ti consiglio di vivere nella zona di Barcellona.
Ci viviamo anche io e Gavi. Ci sono degli appartamenti che sono delle vere perle>> annuii concentrata.
Non sarebbe stato un problema. Per via del mio lavoro avevo studiato Inglese e Spagnolo, e avevo iniziato a studiare anche Italiano.
<<Come fai a vivere a Barcellona se giochi nel Chelsea?>> <<Solitamente faccio un mese qui in Portogallo e un mese a Barcellona, ma dipende
dai match>>
Parlai molto anche con Gavi. Anche lui aveva un carattere che mi piaceva molto, ed era molto carino, ma mai quanto João.
Lo avevo sottovalutato.
Oltre ad essere "attraente" era anche molto simpatico e mi metteva stranamente a mio agio.
Mentre la serata andava avanti, mi squillò il telefono.
<<Agenzia lavoro>> apparve sul display.
<<Scusatemi torno subito>> dissi frettolosamente dirigendomi in bagno per rispondere al telefono.
<<Salve signorina Ronaldo, scusi l'orario. Volevamo comunicarle che abbiamo scelto di farla lavorare presso Il Chelsea. Dal primo settembre inizierà a lavorare, spero che si troverà bene. Arrivederci>> Il mio capo riattaccò il telefono.

A Portuguese dream/ João FèlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora