<<Il mare mi mancherà molto>> dissi mentre appoggiavo la mia valigia su un sedile in aereoporto. Eravamo appena arrivati in aereoporto, avevamo ritardato un bel po' per via
di Floki che era scappato nella sabbia e il nostro taxista che aveva sbagliato aereoporto.
Pablo era accanto a me e stava bevendo un caffè appena preso <<Tieni duro. Roma è bellissima>> mi disse.
Osservai un paparazzo che pensava non l'avessimo notato. Era stressante.
Coprii il viso di Ana, che si era addormentata sulla mia spalla. Non volevo che le facessero foto troppo imbarazzanti.
<<Che ore sono?>> chiesi a Pablo <<Le 5.30>>
<<Non è tardissimo>> commentò João, mentre Floki si agitava tra le sue braccia. (Avrei voluto essere quel cane) Avevamo come al solito dovuto cercare un volto premium per portare il cagnolino con noi.Alle 9 ci fu finalmente la partenza. Mi trovai al finestrino accanto a Gavi, visto che entrambi eravamo intenzionati a dormire per tutto il viaggio.
Ana, Pedri e João erano dietro di noi.Dopo un'oretta mi svegliai mentre Gavi mi picchiettava la spalla.
<<Tania, sei sveglia? L'aereo sta atterrando>> mi disse.
sbuffai sonoramente mentre accendevo il telefono per mettere una storia e soprattutto avvertire Georgina che anche questo viaggio era andato bene.Dopo il check out lasciammo le valigie nella Mercedes che João aveva affittato. Il ragazzo estrasse una cartina dallo zaino <<Allora, si parte dal Colosseo>>
Cercai di protestare, ma lui mi trascinò per lo zaino.
Ana nel frattempo iniziò a bestemmiare sul fatto che potevamo prendere delle biciclette.
Alla fine la giornata mi piacque molto, adoravo Roma, Gavi aveva ragione.Il giorno dopo Ana mi sveglio alle 8 del mattino. Entro nella mia stanza in camicia da notte e con
un panno attorno ai capelli.
<<Cosa c'è?>> le chiesi.
<<Ho ordinato la colazione qui>> mi disse lei sedendosi sul mio letto.
Sorrisi e mi misi a sedere.
<<Ti volevo parlare un po'>> mi disse Tania.
<<Si certo>> la guardai preoccupata.
Nel frattempo arrivò la nostra colazione.
<<Serviti pure>> disse Ana.
Sul vassoio c'era un cappuccio, una ciotola di Macedonia e un croissant, il mio snack preferito.
Iniziai a mangiare osservando la mia amica, che sembrava molto a disagio.
<<Ok Tania, sono lesbica. Ovviamente spero che questo non cambierà nulla della nostra amicizia anche perché a me piace già un' altra ragazza>>
Rimasi un po' sorpresa, ma mi limitai a sorridere.
<<Non c'è problema, Ana. hai il mio supporto>>
La mia amica sorrise.
<<E parlando di questo, chi piace a te? Mi sembra che tu sia piuttosto interessata a Felix>>
Mi salì il calore alle guance ma cercai di sembrare innocente.
<<Forse un po'>> risposi.
Ana sorrise.
<<Stasera usciamo ad una festa. Ci saranno anche alcuni calciatori italiani amici di Gavi>>
<<Va bene>>
<<Ora i ragazzi sono usciti per un meeting sempre con gli Italiani. Vengono a prenderci stasera>>
<<Abbiamo giornata libera>> dissi.
<<Shopping?>>Non si rifiutano certe offerte.
Andammo al centro commerciale "Porta di Roma"
Diciamo che non volevo prendere nulla, ma alla fine sono uscita con 4 borse: H&M, Victoria Secret, Louis Vuitton (che è il marchio che sponsorizzo) e Fendi (avevo trovato delle borsette carinissime
per Vanessa e Tatiana. Fra l'altro riprendevano anche i colori Italiani, perciò volevo assolu-
tamente portare alle ragazze un souvenir)
Ho preso un sacco di cose carine matchate ad Ana, tra cui i vestiti di stasera.
Lei aveva un vestito bianco, io uno nero, ed entrambe avevamo preso dei tacchi alti.<<Ana, sono le 17. È meglio che torniamo a casa>> dissi.
<<Sisi arrivo>> mi rispose lei, che aveva il doppio delle mie borse.
Con un po' di fatica riuscii a caricare tutto in taxi
e riportarlo in hotel.
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A Portuguese dream/ João Fèlix
FanfictionLei, una modella di fama internazionale. Lui, un calciatore della stessa fama. Loro, la coppia dei social Portoghesi. Inizio scrittura:28/03/23 fine scrittura:12/09/23 ATTENZIONE! IN QUESTA STORIA ALCUNE ETÀ DELLE PERSONE SONO MODIFICATE. CRISTI...