2/4 ROMA🦋

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<<Il mare mi mancherà molto>> dissi mentre appoggiavo la mia valigia su un sedile in aereoporto.  Eravamo appena arrivati in aereoporto, avevamo ritardato un bel po' per via
di Floki che era scappato nella sabbia e il nostro taxista che aveva sbagliato aereoporto.
Pablo era accanto a me e stava bevendo un caffè appena preso <<Tieni duro. Roma è bellissima>> mi disse.
Osservai un paparazzo che pensava non l'avessimo notato. Era stressante.
Coprii il viso di Ana, che si era addormentata sulla mia spalla. Non volevo che le facessero foto troppo imbarazzanti.
<<Che ore sono?>> chiesi a Pablo <<Le 5.30>>
<<Non è tardissimo>> commentò João, mentre Floki si agitava tra le sue braccia. (Avrei voluto essere quel cane) Avevamo come al solito dovuto cercare un volto premium per portare il cagnolino con noi.

Alle 9 ci fu finalmente la partenza. Mi trovai al finestrino accanto a Gavi, visto che entrambi eravamo intenzionati a dormire per tutto il viaggio.
Ana, Pedri e João erano dietro di noi.

Dopo un'oretta mi svegliai mentre Gavi mi picchiettava la spalla.
<<Tania, sei sveglia? L'aereo sta atterrando>> mi disse.
sbuffai sonoramente mentre accendevo il telefono per mettere una storia e soprattutto avvertire Georgina che anche questo viaggio era andato bene.

Dopo il check out lasciammo le valigie nella Mercedes che João aveva affittato. Il ragazzo estrasse una cartina dallo zaino <<Allora, si parte dal Colosseo>>
Cercai di protestare, ma lui mi trascinò per lo zaino.
Ana nel frattempo iniziò a bestemmiare sul fatto che potevamo prendere delle biciclette.
Alla fine la giornata mi piacque molto, adoravo Roma, Gavi aveva ragione.

Il giorno dopo Ana mi sveglio alle 8 del mattino. Entro nella mia stanza in camicia da notte e con
un panno attorno ai capelli.
<<Cosa c'è?>> le chiesi.
<<Ho ordinato la colazione qui>> mi disse lei sedendosi sul mio letto.
Sorrisi e mi misi a sedere.
<<Ti volevo parlare un po'>> mi disse Tania.
<<Si certo>> la guardai preoccupata.
Nel frattempo arrivò la nostra colazione.
<<Serviti pure>> disse Ana.
Sul vassoio c'era un cappuccio, una ciotola di Macedonia e un croissant, il mio snack preferito.
Iniziai a mangiare osservando la mia amica, che sembrava molto a disagio.
<<Ok Tania, sono lesbica. Ovviamente spero che questo non cambierà nulla della nostra amicizia anche perché a me piace già un' altra ragazza>>
Rimasi un po' sorpresa, ma mi limitai a sorridere.
<<Non c'è problema, Ana. hai il mio supporto>>
La mia amica sorrise.
<<E parlando di questo, chi piace a te? Mi sembra che tu sia piuttosto interessata a Felix>>
Mi salì il calore alle guance ma cercai di sembrare innocente.
<<Forse un po'>> risposi.
Ana sorrise.
<<Stasera usciamo ad una festa. Ci saranno anche alcuni calciatori italiani amici di Gavi>>
<<Va bene>>
<<Ora i ragazzi sono usciti per un meeting sempre con gli Italiani. Vengono a prenderci stasera>>
<<Abbiamo giornata libera>> dissi.
<<Shopping?>>

Non si rifiutano certe offerte.

Andammo al centro commerciale "Porta di Roma"

Diciamo che non volevo prendere nulla, ma alla fine sono uscita con 4 borse: H&M, Victoria Secret, Louis Vuitton (che è il marchio che sponsorizzo) e Fendi (avevo trovato delle borsette carinissime
per Vanessa e Tatiana. Fra l'altro riprendevano anche i colori Italiani, perciò volevo assolu-
tamente portare alle ragazze un souvenir)
Ho preso un sacco di cose carine matchate ad Ana, tra cui i vestiti di stasera.
Lei aveva un vestito bianco, io uno nero, ed entrambe avevamo preso dei tacchi alti.

<<Ana, sono le 17. È meglio che torniamo a casa>> dissi.
<<Sisi arrivo>> mi rispose lei, che aveva il doppio delle mie borse.
Con un po' di fatica riuscii a caricare tutto in taxi
e riportarlo in hotel.

A Portuguese dream/ João FèlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora