ANA, PEDRI E GAVI★

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Quella sera tardi, quando ero già in pigiama, suonarono alla porta i nostri migliori amici.
Il loro volo era partito molto in ritardo, perciò il fatto che tra aereo taxi e macchina fossero arrivati alle 23 era un traguardo.
I 3 spagnoli mi abbracciarono subito, eravamo
tutti felicissimi di rivederci. Eravamo così affezionati l'uno all'altro, persino João e Gavi anche se sembrava sempre che si odiavano.
Decidemmo di far sistemare i nostri amici nelle camere, e ognuno dei nostri ospiti ebbe la sua.
Avevamo due camere vicine a quella matrimo-
niale, e dopo la camera degli ospiti che era dall'altra parte del corridoio.
Poi andammo subito a letto perché i nostri amici erano K.O e la sera seguente avremmo dovuto tirare fino alle 5 del mattino. Non si può andare avanti di caffè soprattutto perché Ana lo odia.

La mattina dopo mi alzai presto (rispetto a João sono molto mattiniera) e preparai i waffle alla frutta per tutti. Alla fine avevamo tutti una dieta piuttosto rigida da seguire.
Appena ebbi finito di preparare la colazione arrivò Pedri. Me lo aspettavo, perché siamo sempre stati i primi ad alzarci anche durante il viaggio in Italia.
<<È per me?>> mi chiese con gli occhi luccicanti.
<<I waffle sono per tutti e 5, e devi aspettare che
si svegliano anche loro per mangiarli >>
Pedri sorrise <<Vado subito a svegliarli. Torno subito. Mi puoi fare anche un caffè? Giuro che ti torno il favore appena posso>>
Non provai nemmeno a fermarlo, tanto era
inutile.
Con una risatina mi misi a preparare il caffè.

In poco tempo tutti i ragazzi scesero in salotto a mangiare.
Non ero abituata ad avere così tanti coinquilini,
ma essendo in una casa così grande non ci furono molti problemi di spazio e privacy.
Quel giorno feci alcuni scatti con Pedri e Gavi
per la Louis Vuitton, poi andai a casa di Vanessa insieme ad Ana. Ero felice che le mie amiche avessero fatto amicizia.
Decidemmo di prepararci insieme per Capodanno:
Io indossai un tubino nero e delle scarpe col tacco di cui mi pentii meno di un ora dopo, Ana indossò dei cargo parachute con un top argentato e
Vanessa un tubino rosso.
Ovviamente misi anche l'intimo rosso, perché se porta fortuna a me farà molto comodo.

Tornammo a casa di João e trovammo già tutto addobbato dalle cameriere.
Alla festa sarebbero venuti Gavi, Ana, Pedri,
Junior, Vanessa, Mason e Chloe.
Insomma, nulla di troppo grande, solo una decina di persone strette.

Passai a fare gli auguri alla mia famiglia, poi
tornai a casa dove erano già arrivati tutti gli ospiti.

Alle 11 finimmo di mangiare e io mi misi sul
divano insieme alle ragazze. <<Progetti per il
nuovo anno?>> chiesi. Versai il vino rosso a tutte e ognuna intinse un pezzo del pane della cena (tradizione portoghese)
<<Quest'anno la Spagna vincerà i mondiali!>> esclamò Ana.
<<Si, sognatelo>> rispose Vanessa.
<<Il mio progetto è di non ammazzare nessuno>> commentai.
<<Come progetto vedi di non rimanere incinta>>
mi disse Chloe.
Vanessa la guardò sorridendo <<Guarda che lei è così innocente che rimarrà incinta forse a 60 anni>>
<<Innocente?>> João fece capolino in salotto e squadrò prima Vanesa e dopo me.
<<Ho paura che sarò io a rimanere incinto, non lei>>
Ana fece una faccia sadica che mi spaventò.
<<Dai, spiegati meglio>> disse.
<<Settimana scorsa ero in doccia e lei è entrata e...>> <<Ti conviene stare zitto Felix>> dissi io alzando la voce imbarazzata. 
Lui roteò gli occhi e fece per andarsene
<<No aspetta!>> Ana tirò fuori dalla borsa una
sorta di boxer rossi.
<<Mutande?>> chiese João.
<<È il vestito di capodanno per Floki>> rispose lei.
João fece una faccia esasperata <<Tania! Glielo
hai detto tu di portarlo vero?>> 
Io ridacchiai <<Beccata>>
João sospirò <<Vado a prendere Floki>>
<<Grazie amore!>> dissi ridendo mentre si allontanava.

Alla fine, confermo che Floki vestito di rosso sta benissimo. È proprio il suo colore.

Alle 11.59 iniziammo a fare il conto alla rovescia
in giardino.
João mi mise una mano attorno ai fianchi, io lo guardai e gli sorrisi.
Junior e Gavi erano al centro del giardino che preparavano i fuochi d'artificio.
<<SETTE, SEI, CINQUE, QUATTRO, TRE, DUE, UNO....!>>
Buon 2024!
Diedi a João un bacio sulle labbra e dopo sulla fronte, poi abbracciai tutti gli altri.
Ero così felice!
L'anno scorso ero completamente sola, ma quest'anno avevo un sacco di amici, di amiche
e soprattutto João.

Alle 5 del mattino finimmo la festa, Mason Vanes-
sa Junior e Chloe andarono a casa mentre io e gli altri ci coricammo a letto.
Finii di struccarmi nel bagno privato della stanza

e misi la vestaglia. Raggiunsi João che era già nel letto e Floki a cui avevamo messo la cuccia ai
piedi del nostro letto.
Raggiunsi João e mi accoccolai subito tra le sue braccia. <<Hai l'intimo rosso?>> mi chiese malizioso.
Rimasi un po' stupita dalla domanda <<Solo il sotto. Il sopra l'ho tolto>>
J

oão mi guardò, e fui felice che la prima cosa che avrei ricordato dell'anno nuovo sarebbero stati i suoi occhi.
<<Mi piacciono i tuoi occhi>> gli dissi.
João sembrò un po' deluso per aver rovinato il suo momento “spicy”
<<È inutile che fai quella faccia, amore. Tanto ho
il ciclo>>
<<Non ci sono mica rimasto male>> disse lui ridendo.
Gli misi il viso nell'incavo della spalla e sorrisi
<<I nostri figli potrebbero avere i tuoi occhi>>
João annuì <<E speriamo che prendano anche le tue tette>>
<<Ma vaffanculo>> mi girai esasperata.
Non serve avere figli, tanto il bambino di casa
sarà sempre lui

Il giorno dopo andai a fare shopping con Ana e dopo andammo alla SPA.
Mentre sorsegiavamo dei drink in una piscina idromassaggio, la ragazza mi raccontò tutto ciò
che aveva fatto negli ultimi mesi, e ne andava molto fiera.
<<Stai bene bionda>> commentò dopo un po'
In quel momento mi sentii completamente a
pezzi, in colpa.
Ana mi guardò <<Ho detto qualcosa di sbagliato? Non ti piacciono tinti così?>>
D'altronde era la mia migliore amica, come avrei potuto nasconderle certe cose?
Incredibile come in un attimo la situazione fosse cambiata così tanto.
<<Ana, il biondo è il mio capello naturale>> le
dissi imbarazzata.
<<Ah>> Ana sembrava un po' preoccupata di dire qualcosa di sbagliato, era anche più imbarazzata
di me <<Pensavo che in Portogallo non ci fossero persone bionde con gli occhi chiari>>

Scelsi le parole con cura. Ne avevo già parlato con João, ma al di fuori di lui solo la mia famiglia e le mie amiche d'infanzia sapevano la mia vera storia.
Tuttavia non volevo mentire ad Ana, dopo che lei mi aveva rivelato il suo segreto la scorsa estate.

<<Ana, tu sei la mia migliore amica. Devo proprio dirtelo>>

 Devo proprio dirtelo>>

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A Portuguese dream/ João FèlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora