DOLCE ATTESA💕

673 13 2
                                    

I mesi successivi furono un vero tornado, sembrava il periodo più bello della mia vita anche se sapevo che la vera felicità doveva ancora arrivare.

Dopo una settimana dalla rivelazione della mia gravidanza, ossia due gemelli, João mi confessò che voleva portarmi a Parigi. Io non stavo nella pelle, ci ero già stata una volta tanti anni fa, insieme a Tatiana, ed era stato uno dei posti migliori che io avessi mai visitato.
E in più saremmo andati a Parigi per Capodanno!!!
Nel frattempo eravamo tornati a Madrid a casa nostra, io avevo ripreso a lavorare anche se presto non mi sarebbe stato più possibile, perché di solito le modelle non sfilano incinte.
Tuttavia la mia manager era alla ricerca di un brand che prevedesse di fare sfilare modelle incinte. Non mi piaceva stare ferma.
Ovviamente non avrei lasciato né Victoria's Secret né Luois Vuitton, era solo un occupazione momentanea.
Poi avrei avuto un anno di permesso per stare a casa dal lavoro. Avendo anche una palestra in casa sarebbe stato facile per noi occuparci dei bambini. Io ero a casa la mattina, e avevamo anche una tata. Ovviamente ci sarà anche João, ma lui è il più occupato dei due.

A parte tutto questorima di partire, il 30 dicembre, ci fu il gender reveal.
João mi aveva preparato una sorpresa per il gender reveal, o meglio i gender reveals.

Uscii di casa indossando un vestito completamente bianco, era il dress code di me e João (Floki indossava una pettorina bianca) e gli altri invitati avrebbero ovviamente indossato qualcosa di rosa/azzurro a seconda del sesso che credevano sarebbero stati i bambini.
Arrivai sul posto, avevamo deciso di festeggiare a Londra perché João in quel periodo aveva un sacco di allenamenti al Chelsea e perciò non avevamo tempo di spostarci in aereo e stavamo lì fissi da quasi un mese. Il luogo per il Gender Reveal era un prato vasto con tutti gli stuzzichini e il pranzo già pronti a mo' di Buffet.
Anche gli ospiti erano già arrivati in gran parte. Nel team rosa c'erano Ana, Vanessa, Pablo, Cristiano, Alana, Eva Mason e Chloé.
Nel team blu c'erano Junior, Gio (con la sua bambina appena nata) Pedri, Hugo e i genitori di João e Mateo.
Poi c'erano anche tanti altri invitati, ad esempio mie colleghe oppure compagni di squadra di João, ma vi ho detto solo i più importanti.
Andai a salutare tutti e poi mi fermai a parlare con Chloé, che ultimamente nonostante fossi a Madrid vedevo abbastanza di rado.
Mi guardavo in giro abbastanza agitata, mi ero aspettata di vedere palloncini o cose simili ma sembrava tutto normalissimo.
Gavi e Pedri vennero a salutarmi <<Come stai?>> mi chiesero osservan-
domi la pancia gonfia, consapevoli che probabilmente i bimbi li avrebbero chiamati zii come avrebbero chiamato Ana zia.
<<Bene>> risposi io sorridendo <<In realtà sto cercando di capire cosa ha organizzato João>>
Ero troppo curiosa ammetto che speravo in uno spoiler da parte loro.
Pedri sorrise<<Conosci João, ha lavorato molto in grande>>
<<L'avete visto in giro?>> chiesi.
Pedri lo indicò mentre parlava con due signori vestiti in modo sportivo, non li avevo veramente notati. Agitai le braccia verso João che mi notò e mi sorrise.
<<Chi sono quei signori?>> chiesi curiosamente ai miei amici spagnoli.
Pablo sbuffò e rise <<Tani, smettila di fare domande! Non ti diremo nulla>>

Quando i due uomini si allontanarono João venne verso di me e mi abbracciò, come al solito delicatamente per non farmi male alla pancia <<Tra poco iniziamo>> mi disse guardando l'orologio, mancavano circa 10 minuti al mezzogiorno.
<<Cos'hai preparato?>> chiesi.
<<Elicotteri che spareranno azzurro o rosa. ovviamente non lo so. È per quello che siamo vestiti di bianco, così i vestiti diventano del colore che scende dall'aereo>> mi disse.
Io stavo per esplodere dalla gioia, non me l'aspettavo per nulla.
In realtà non mi importava il sesso dei nostri bambini, li avrei amati nonostante tutto.
Nel frattempo i genitori di João vennero da noi. Dopo esserci salutati e tutto ci chiesero i nomi per i bambini.
Ovviamente li avevamo già scelti e anche la cameretta a Madrid era già pronta, mancavano solo i dettagli maschili oppure femminili.
<<Se è un maschio vorremmo chiamarlo João Junior>> spiegò João tutto orgoglioso dei nomi (come al solito)
<<Se è una femmina mi piacerebbe il nome Ilaria. È un nome italiano bellissimo, me ne sono innamorato durante il nostro primo viaggio insieme in Italia>>
<<A me piace moltissimo anche il nome Zoe. Significa vita... visto che questa gravidanza rischiava di non arrivare a termine>> spiegai timidamente.    
<<Per voi l'Italia è molto speciale>> disse la mamma di João con un sorriso.
<<Si. Lo è>>
João controllò l'orologio<<Si inizia!>> annunciò.
Io lo presi per mano e osservai gli elicotteri avvicinarsi, sempre più vicini... Poi una scia azzurra scese da un aereo... e una rosa dall'altra. Tutti iniziarono ad esultare, e io mi voltai a guardare João con le lacrime agli occhi, felicissima.
Lui mi sorrise di rimando felice quanto me, mentre i nostri vestiti si coloravano di pittura blu e rosa.

A Portuguese dream/ João FèlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora