chapter 16;

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Mariasole's point of view

La pausa pranzo la passai da sola in ufficio, mangiando con tanta tranquillità la pasta che avevo ordinato da un locale poco lontano dallo studio.
«Sole posso entrare?» bussarono alla porta e con un rapido "si" a bocca piena vidi Federica entrare nel mio ufficio.
Le feci cenno di sedersi su una delle poltroncine di fronte a me e così fece.
«Ho una domanda da farti» mi chiese tenendo gli occhi bassi sul suo pranzo e le feci cenno di continuare «Ma fra te e Alberto c'è qualcosa?» domandó.
Smisi di masticare per dieci secondi ed alzai gli occhi verso di lei tenendo il capo basso sulla mia porzione di pasta.
«No» mentí e lo si poteva benissimo comprendere dal mio tono; quel "no" sembrava più una domanda che un'affermazione.
«È solo che vi ho visti tornare insieme la sera di fine riprese del videoclip» parló imbarazzata «E che poi siete finiti nella tua camera d'hotel» concluse.
Mi portai una mano alla fronte per reggere la situazione.
«Non lo dico a nessuno sta tranquilla» mi rassicurò «Era una domanda che mi ponevo da giorni visto che vi ho visti più vicini da allora» sorrise.
«Allora è inutile dirti bugie» risi con le gote rosse «Stiamo insieme da poco, ma confido in te perché il segreto resti in questa stanza» continuai imbarazzata.
Lei mi sorrise e mise in bocca una forchettata del suo pranzo.
«Darebbe fastidio anche a me se quelle zitelle di lì scoprissero qualcosa del genere su di me» rise riferendosi alle altre colleghe e risi a mia volta dal momento che era una delle mie più grandi preoccupazioni.
«Ti andrebbe di vederci a cena una di queste sere? Niente di formale, due amiche a cena assieme» le sorrisi «E poi mi balenava da un po' l'idea di chiederti di diventare mia assistente» continuai con un sorriso enorme sul viso.
Lei mi guardò con occhi sognanti e accettò, per poi tornare a lavoro a fine pausa pranzo.
Il vero motivo per cui le chiesi di diventare mia assistente era perché volevo tenerla vicina a me il più possibile, per tapparle la bocca nel momento in cui avesse fatto riferimento alla conversazione avuta quel giorno nel mio ufficio.
Federica era una brava collega, si, ma chi non si sarebbe fatto sfuggire un gossip del genere sul cantante emergente del momento?
Averle detto la verità mi fece riempire la testa di finte copertine da prima pagina con me ed Alberto paparazzati in giro, e un titolo enorme del tipo "Tananai: il tempo delle mele con la sua manager", e questo mi metteva addosso una pressione inaudita.
Feci un profondo respiro e terminai di mangiare prima di rimettermi a lavoro.

eravamo da me e?||TananaiDonde viven las historias. Descúbrelo ahora