chapter 18;

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Mariasole's point of view

Cercai ogni indizio all'interno della sua mail che potesse ricondurmi a lei, uno qualunque, mentre Alberto sorrideva nel vedermi così concentrata.
Avevo i capelli raccolti in una crocchia non molto ordinata e gli occhiali sul naso che non volevano saperne di restarsene fermi, continuando a scivolare.
Avevo bisogno di vedere il viso di quella ragazza oltre che sentire la sua voce angelica.
Da come si era presentata all'interno della sua mail mi aveva dato l'idea di una di quelle ragazze che vanno virali su Tiktok postando cover di ogni genere, per quello aveva suscitato la mia curiosità.
«Sei così ostinata a trovarla Sole?» sbuffò una risata il moro ed io annuì senza distogliere gli occhi dallo schermo del mio computer.
«Va bene» sospirò con un sorriso «Cosa mangiamo per cena?» domandò poi sollevando le braccia verso l'altro per stiracchiarsi.
«Che ne diresti di...» parlai togliendomi gli occhiali e picchiettando lentamente la stanghetta sulle labbra «Cibo cinese?» dissi riducendo i miei occhi ad una fessura in attesa di una risposta, quasi per provocarlo.
Le sue labbra si incresparono in un sorriso genuino, simile a quello di un bambino, e non potetti fare a meno di imitare la sue espressione.
Mentre lui vagava sull'app di deliveroo scegliendo le cose più buone per la cena, io continuai ad analizzare quella mail che non conteneva nessuna informazione utile.
«Honey Moon!» urlai facendo sobbalzare l'uomo seduto accanto a me.
Sorridente e con gli occhi luminosi girai il computer verso di lui, indicando il nome della mail con cui quella ragazza mi aveva scritto.
«Sono contenta che alla fine tu ce l'abbia fatta» sorrise baciandomi fra i capelli e subito presi il cellulare cercando il suo nome s ogni social, trovandola subito.
Come immaginavo, era un'aspirante musicista alla ricerca di qualche boy scout che la scoprisse, ma da quel che vedevo avevo battuto tutti sul tempo.
Aveva dei grossi occhi blu ed una liscia chioma nera, mischiata a ciocche blu arrotolate in boccoli perfetti.
Un paio di occhiali sottili le davano colore al viso rosato, picchiettato da qualche allegra lentiggine.
Suonava il piano e la chitarra, lo compresi vedendo ognuno dei suoi video.
Nella biografia dei suoi profili social non era citata l'età, ma, dopo aver avuto la possibilità di ascoltare ancora la sua voce, mi decisi a risponderle.

"Buonasera signorina,
sono la manager di Alberto Cotta Ramusino, anche conosciuto come Tananai.
Ho ascoltato ripetutamente la sua cover e ne sono rimasta entusiasta.
Lei abita a Milano o nei dintorni?
Sarei felice di parlare con lei nel nostro ufficio.
Le auguro una buona sera
ta.

Mariasole Ventricelli"

Sorrisi contenta dopo aver inviato quella mail.
«Gliel'ho inviata!» mi voltai contenta verso Alberto.
«Ed io ho ordinato la cena» sorrise imitando il mio entusiasmo «Sono davvero felice che tu ci sia riuscita Sole! Le avrai sicuramente migliorato la giornata con questa mail, se non la vita! Posso esserci quando verrà in studio?» concluse con un sorriso ed io annuì senza indugi.
Ero felice, stavo aiutando qualcuno a realizzare il suo sogno.

eravamo da me e?||TananaiDonde viven las historias. Descúbrelo ahora