il passato

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Massimo ormai si era trasferito da me da qualche settimana anche se qualche volta stava ancora nella sua vecchia casa per stare insieme a Pietro...
Le cose andavano a gonfie vele, ed ero contentissima di ciò...
Finché una mattina non sentì suonare il campanello, allora andai ad aprire lasciando massimo nel letto che ancora dormiva, aprì la porta..era Lorenzo,
"Ciao Paola", disse,
"Ciao Lorenzo, ma che ci fai qui?"
"Ti volevo chiedere scusa, per come me ne sono andato, io ti amo"
"Lorenzo io non so cosa dire"
"Dire niente" mi prese con forza e mi iniziò a baciare, nel mentre cercavo di svincolarmi, arrivò Massimo
"Amore chi è?" disse con faccia sconvolta quando vide la scena, Lorenzo li si staccò, e io andai vicino a massimo, cercai di abbracciarlo,
"Paola non mi toccare"
"Massimo fammi spiegare", nel mentre Lorenzo stava ridendo sotto i baffi, massimo se ne andò infuriato,
"Paola allora stai insieme al comandante"
"Si, finché non sei arrivato" scoppiai a piangere, mi sentivo morire, avevo perso la persona che amavo più al mondo,
"Lorenzo esci" dissi urlando.
Quella mattina era iniziata malissimo, non avevo le forze di fare niente, però alla fine lasciai Futura con la babysitter e andai lo stesso all'ipm,
arrivata andai subito nel mio ufficio, per mettere apposto alcuni documenti , ma non riuscivo a concentrarmi,
entrò massimo per chiedermi una firma, speravo di risolvere, ma non mi guardo manco in faccia,
"Massimo aspetta"
"Paola che c'è?"
"Massimo sta mattina.." non feci in tempo a finire la frase che mi interuppe
"Sta mattina, cosa? Paola io ti amo, ma si vede che tu no" uscì dall'ufficio,
Ero devastata..
Arrivata sera, misi tutto apposto e scesi giù, pensavo che massimo mi avrebbe riportata lui a casa come ormai sempre, ma non c'era ma al posto suo c'era Lorenzo,
"Ei Paola, vuoi un passaggio"
"No, aspetto massimo"
"Ma che dici, non potrete mai stare insieme siete colleghi"
"Senti Lorenzo, io amo massimo."
mi prese da un braccio con forza e mi inizio a baciare, in lontananza sentivo dei passi, era massimo,
"Brava Paola, già te lo sei scopato" disse con tono di ironia,
"Massimo aspetta fammi spiegare"
Dopo Lorenzo se ne andò,era riuscito nel suo intento farmi lasciare con massimo; allora chiamai un taxi, arrivata a casa, vidi subito che al parcheggio c'era la macchina di massimo, pensai "forse c'è una speranza di risolvere".
Entrata in casa vidi massimo che aveva in braccio futura, erano così carini,
"Massimo, possiamo parlare?"
"Paola va bene, dimmi"
"Massimo per sta mattina, per prima non so come farmi perdonare, io ti chiedo scusa"
"Paola, non voglio sentire scuse, quello che è successo tra di noi per te non è contato nulla, sennò ti saresti scansata o avresti almeno fatto qualcosa"
"Massimo, ti prego perdonami"
Poggiò futura nella culla e se ne andò.
Sapevo che quella notte senza di lui, senza il suo calore, sarebbe stata infinita....

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