"Emma me lo devi dire!"
"No che non lo farò! Qualcuno mi dica perché tra le poche cose che ricordo di stanotte ci sia proprio questa!", disse esasperata, mentre tagliava elegantemente la sua pizza con il coltello.
"Davvero Emma fidati, voglio solo saperlo, non gli farò nulla."
"L'hai chiamato pezzo di merda solo un'ora fa, come posso fidarmi?."
"Ma cosa posso fargli? Sono su una carrozzina."
"Desiderate un'altra bottiglia d'acqua?", chiese gentilmente un cameriere dall'aria seria e pomposa con in mano una bottiglia di acqua minerale.
"NO!",
"Sì grazie!
Rispondemmo io ed Emma contemporaneamente, lasciando il cameriere con un'espressione dubbiosa e incerta.
"Passo più tardi.", disse stringendo le labbra nervoso e in imbarazzo, andando ad importunare un altro tavolo con la sua richiesta.
"Sembrate una coppietta cinquantenne che discute su cosa prepare a cena.", si intromise Raul nella conversazione.
"Zitto tu!", esclamammo all'unisono io ed Emma tanto che il moro mise le mani indietro.
Eravamo in un ristorante poco distante da casa mia in cui ero solita andare con i miei, specialmente perché il pizzaiolo era Napoletano e bisogna ammetterlo pure carino. La sala era grande e colma di famiglie che mangiavano una pizza o un piatto di pasta, come é normale che fosse in un comune sabato sera. Io e i miei due migliori amici eravamo seduti in fondo alla sala, lontani dalla pista da ballo dove alcune coppie anziane si stavano cimentando in un noiosissimo lento. I miei genitori, per mia grande letizia, avevano deciso di andare a casa a mangiare, lasciandoci così soli in quella che ormai stavo considerando come la mia vera festa di compleanno: in compagnia dei miei amici più stretti a fare quello che mi piaceva fare di più: mangiare la pizza.
"Tenetevi i vostri segreti, ho capito! Ma sappiate che scoprirò da sola chi ci ha provato con mia madre."
I miei due migliori amici alzarono gli occhi al cielo con un piccolo sorriso divertito stampato sulle labbra, mentre io cominciai a mangiare la mia pizza margherita che ormai era diventata fredda.
"Comunque voi non sapete cos'è successo!?", esordì improvvisamente Emma mantenendo il suo sguardo fisso sulla pizza davanti a sé. Passarono dei secondi che mi parvero interminabili, in cui non disse più nulla ed io mi chiesi se avesse perso improvvisamente l'uso della parola.
"C'è gente che è morta aspettando questa risposta.", disse Raul serio come non l'avevo mai visto. Avrei dovuto ringraziarlo perchè la mia battuta sarebbe stata decisamente più pesante.
Emma alzò gli occhi al cielo decisamente scocciata per la pressione che le stavamo mettendo. Raul con le parole, io con uno sguardo che era capace di dire tutto ciò che la mia bocca avrebbe voluto.
"Allora sapete che Giada era venuta per provarci con Raul?, disse molto tranquillamente, mentre l'unico maschio del nostro tavolo si strozzò con la coca-cola che stava bevendo.- Diciamo che se non avessi detto che lei poteva provarci con te non sarebbe venuta. E sappiamo tutti che se lei non c'è ad una festa la maggior parte dei maschi non viene."
"Stai scherzando Emma?", disse Raul con occhi spalancati dall'incredulità.
Prima di continuare con la narrazione di quella che so essere una conversazione piena di gossip, vorrei fare delle precisazioi sul miomigliore amico. Assodato che è un ragazzo bello da togliere il fiato e che tutte le ragazze della mia scuola, e non solo, gli corrono dietro con la bava sulla bocca, bisogna specificare che egli non se ne rende nemmeno conto. Se Emma è quella tonta del gruppo nella vita, Raul vince sicuramente il premio per tonto per eccelenza in campo amoroso. Potrebbe avere ai piedi tutte le ragazze del mondo, ma la verità è che vive senza sapere tutto ciò, sminuendosi e non sapendo che una ragazza mi pagherebbe una pizza solo per parlare con lui. È successo: mi sono fatta pagare una pizza da una ragazza cotta di Raul, ma se poi lui non l'ha degnata di uno sguardo quando gliel'ho presentata non è colpa mia, no?. La verità è che lui non ha occhi per nessuna, nemmeno per Giada che da come ha detto Emma è la più sognata dal genere maschile nella scuola. Tuttavia anche la sua innaturale bellezza, che devo riconoscere anche se non andiamo molto d'accordo, non è riuscita ad aprire gli occhi al ragazzo più in vista e desiderato dell'intero istituto. Raul, il ragazzo più bello che non è consapevole di tutto ciò, non ha mai avuto una ragazza. Nemmeno alle elementari barrava la casella del sì su quei bigliettini che avevano fatto più danni che altro alla nostra intera infanzia, ma si limitava ad andare dalla povera sventurata che pensava di essere la sua prescelta a dirle in modo gentile e garbato che non era interessato. Insomma un ragazzo d'altri tempi che non aveva ancora trovato la ragazza giusta a cui donare tutto il suo cuore.
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Quella notte dal sapore di fragole
Romanzi rosa / ChickLitArtemide. Una nome bizzarro per una ragazza. Se si pensa poi che abbia un gemello di nome Apollo, si potrebbe tranquillamente supporre di essere finiti in una storia di mitologia greca. Niente affatto. Da sempre Artemide ha fatto del suo nome un van...