– Preparati, Edin. Hai visite.
La voce rimbombò nella sua cella, ridestandolo di colpo dal lieve sonno che gli aveva appesantito gli occhi. Non aveva molto da fare lì dentro, oltre a dormire, riflettere e osservare Eve. Eddie l'aveva notata parlare al vuoto un paio di volte, senza riuscire a udirne la voce. Evidentemente dovevano aver spento l'interfono che gli permetteva di ascoltare le conversazioni tra la ragazza e i dottori, celandogliele per un qualche motivo.
Non ebbe bisogno di impegnarsi per comprendere se la voce che gli aveva parlato fosse quella di Iris o di Saryu, dal momento che solo la dottoressa Svart lo chiamava col suo vero nome.
Eddie sentì un moto di irritazione sbocciargli nel petto, e strizzò gli occhi per svegliarsi completamente.
Senza avere il tempo di tirarsi a sedere, vide la porta aprirsi, e l'uomo chiamato Xander affacciarsi sullo stipite. Quando un paio di ore prima l'aveva aiutato a lavarsi, Eddie aveva potuto constatare quanto fosse forte e massiccio, e con grande rammarico aveva dovuto realizzare che in una lotta corpo a corpo non avrebbe affatto avuto la meglio, cosa che accadeva di rado. Un altro ostacolo alla libertà.
Xander stava tamburellando il proprio piede per terra, attendendo che Eddie si rinfilasse la sua maglietta bianca. Lui lo osservò con la coda nell'occhio, notando quanto l'uomo sembrasse avere i nervi a fior di pelle. Quando si fu vestito, Xander lo mise maldestramente in piedi, senza dire una parola. Eddie si sentì sollevare, e d'istinto serrò gli occhi.
– Dove stiamo andando? – provò a chiedergli.
L'uomo stette in silenzio, trascinandoselo quasi a peso morto lungo il corridoio. Eddie sapeva che avrebbe dovuto approfittarne per memorizzare la piantina dell'ala, eppure l'ansia che esalava da Xander ebbe il potere di distrarlo da quel compito.
– Ora vedrai – tuonò l'uomo, facendo vibrare l'aria con la sua voce profonda. Qualcosa nel suo tono gli mise i brividi. Di chi mai dovrebbe avere paura un armadio del genere?
Non passò molto prima che Eddie sentisse una porta aprirsi davanti a sé, percependone lo spostamento d'aria. Sentì l'uomo adagiarlo su una sedia, prima di udire i suoi passi che si allontanavano in fretta.
– Grazie, Xander. Puoi andare.
A parlare era stata una voce maschile poco lontana da Eddie, il quale aveva ancora gli occhi serrati. Sembrava una voce familiare, e nonostante avesse pronunciato poche parole, notò comunque che grondava di una fredda autorevolezza.
Eddie si assestò meglio sulla propria sedia, decidendo infine di aprire gli occhi. Mise a fuoco la persona che aveva appena parlato, e sentì il proprio cuore mancare un paio di battiti.
Di fronte a lui stava il Presidente della Chiesa del Giudizio, Karl Abramizde. L'uomo teneva le mani intrecciate sul tavolo bianco che li separava, indossando un sorriso tirato e incredibilmente fasullo.
Ai lati del Presidente vi erano un paio di Sorveglianti, coi caschi rossi a coprirgli il viso e i manganelli elettrificati ben saldi tra le mani. Nella stanza non c'era nient'altro, a parte una telecamera e un altoparlante, dietro ai quali Eddie immaginò si celasse la costante presenza di Iris Svart.
Sentì la gola seccarsi, e le mani imperlarsi di sudore. Il suo corpo si fece più pesante, incollandosi alla sedia sulla quale Xander l'aveva posato in fretta, come un sacco di spazzatura. Per istinto si appiattì sullo schienale, cercando di mettere la maggiore distanza possibile tra lui e quell'uomo dall'espressione inumana.
Abramizde lo osservò, continuando a sorridergli placidamente. Eddie notò come la sua pelle non mostrasse alcuna ruga, né alcuna piaga del morbo di Met. La sua figura, tuttavia, era chiaramente quella di un uomo che aveva superato i settant'anni. In quel momento, l'idea che lui e gli altri oligarchi avessero tenuto per sé la cura per il morbo non gli sembrò una semplice ipotesi, quanto una lucida certezza.
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Nell'ombra di Antares
Ficção Científica2090. Sul pianeta Terra gli esseri umani hanno scelto di estinguersi. La Chiesa del Giudizio è il regime dittatoriale che sorveglia il tramonto dell'umanità, ormai ridotta a un fantasma di se stessa da guerre, virus e catastrofi ambientali. Ian è un...